martedì 3 gennaio 2012

Teaser Tuesday # 13: "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley


Eccoci giunti al primo appuntamento del nuovo anno con la rubrica dedicata ai libri in lettura!
Come sempre, riepilogo gli ingredienti della rubrica prima di cominciare....

- il libro che stai leggendo
- una pagina aperta a caso
- copiane un pezzo evitando accuratamente gli spoiler
- rivelare autore e titolo del libro

Il Teaser di oggi è tratto, come suggerisce il titolo, dal libro "Le nebbie di Avalon", di Marion Zimmer Bradley:

Verso il tramonto giunsero in vista della torre di guardia che Uter aveva fatto erigere a Caerleon. Sulle alture sventolava la grande bandiera cremisi del Pendragon, e Ginevra si fece il segno della croce quando le passò accanto. 
Ora tutti i cristiani devono opporsi ai barbari... è giusto che lo facciano sotto l'insegna di un'antica reigione diabolica? Una volta ne aveva parlato ad Artù; ma le aveva risposto che aveva giurato al suo popolo di regnare come il Grande Drago. senza favoritismi, e aveva riso tendendo le braccia cinte dal tatuaggio dei serpenti che Ginevra detestava.
"Li porto in segno della regalità che mi fu conferita come successore di Uter. Non parliamone più, mia signora." Ma adesso, mentre passava sotto la bandiera del Pendragon, Ginevra tremò. Se nostro figlio dovrà regnare in una terra cristiana, è giusto che la bandiera dei druidi sventoli sul castello di suo padre?
Passarono lentamente tra gli eserciti accampati sulla piana di Caerleon. Alcuni dei cavalieri che la conoscevano bene uscirono ad acclamarla. Passarono sotto la bandiera di Lot, con l'effige della Morrigàn, il Grande Corvo della Guerra. Gaheris, il fratelllo di Galvano, venne a inchinarsi alla regina e si affiancò al cavallo di Griflet.
"Mio fratello vi ha trovati, Griflet? Aveva un messaggio per la regina Ginevra..."
"L'abbiamo incontrato  quasi a metà del viaggio", rispose Ginevra, "Abbiamo preferito proseguire".
"Verrò con voi al castello... tutti i Compagni sono invitati a cenare con il re", disse Gaheris. "Galvano era seccato di dover fare il messaggero, ma nessuno sa cavalcare più velocemente di lui. La tua sposa è qui, Griflet, ma si prepara a raggiungere il bambino nel nuovo castello... Artù dice che tutte le donnedovranno andare là, perchè è più facile da difendere."
A Camelot! Ginevra si sentì stringere il cuore. Era venuta da Tintagel, e ora l'avrebbe mandata lontano?
"Non conosco quello stendardo", disse Griflet, indicando un'aquila d'oro che sembrava molto antica.
"E' l'emblema del Galles del Nord", rispose Gaheris. "Uriens è qui con suo figlio Avalloch, Uriens afferma che suo padre lo prese ai romani più d'un secolo fa."
"E quella bandiera?" chiese Griflet. Questa volta fu Ginevra a risponedere.
"E' di mio padre Leodegranz: la croce d'oro in campo azzurro."
Quand'era adolescente, nel Territorio dell'Estate, aveva aiutato le donne di sua madre a ricamarla. Leodegranz aveva scelto quell'emblema dopo aver saputo che un imperatore romano aveva avuto la visione della croce nel cielo, prima d'una battaglia vittoriosa. E noi dovremmo combattere sotto quel segno, non sotto i serpenti di Avalon! Ginevra rabbrividì e Gaheris si voltò a guardarla. 
"Hai freddo, signora? Proseguiamo per il castello, Griflet. Artù starà attendendo la regina."

(pagg. 287-288)

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