Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Torno sul blog con una nuova recensione. Ho terminato da qualche
giorno la lettura del libro "Il giardino dei raggi di luna" di Sarah
Addison Allen e ne sono rimasta incantata. Non mi dilungo, le cose da dire sono tante!
Autore: Sarah Addison Allen
Editore: Sonzogno
Pagine: 244
Prezzo: 18,00 euro
Trama: Arrivata nella casa del nonno,
l'intraprendente Emily si accorge ben presto che gli abitanti di Mullaby
si guardano bene dall'aiutarla. Anzi, i vecchi conoscenti della madre
sembrano volerla evitare, come se il suo nome fosse avvolto da un
maleficio. E mentre Mullaby finge una vita tranquilla, Emily realizza
che i misteri e le stranezze sono all'ordine del giorno - stanze dove la
carta da parati cambia a seconda dell'umore di chi la guarda, un uomo
gigante "così alto da riuscire a vedere ciò che accadrà domani", strani
fasci di luce che spazzano i cortili a mezzanotte. E una bizzarra
vicina, Julia, con le braccia piene di cicatrici, che sforna in
continuazione biscotti davanti alla finestra spalancata. Come mai
nessuno vuole rammentare gli anni della giovinezza della madre di Emily?
E cos'è quella storia d'amore, di cui si parla a mezza voce, che ha
spezzato il cuore e la vita di un giovane del paese? La verità non è
quella che Emily si aspettava. Perché in quel paese di curiose
stramberie, dove il tempo scorre più lentamente che in ogni altro luogo,
la fortuna sorride a chi sa assaporare il lato magico della vita. |
Voto:
Recensione:
Vi è mai capitato di leggere un libro che vi avvolgesse nella sua atmosfera in modo così accogliente da desiderare di poter rimandare il momento del congedo finale in eterno? A me è capitato più di una volta, e con questo libro non è andata diversamente.
"Il giardino dei raggi di luna" è un intreccio di storie, profumi e sentimenti dai quali è difficile distaccarsi, un romanzo con elementi di mistero e un tocco di rosa che non guastano mai.
Il libro è ambientato a Mullaby, nel North Carolina, una cittadina piena di stranezze e misteriosa, soprattutto per chi, come Emily, arriva da fuori.
Emily ha diciassette anni ed è orfana dei genitori; si trova così costretta a trasferirsi a Mullaby, città natale della madre e nella quale vive il suo nonno materno, un gigante buono alto più di due metri che abita in una vecchia casa impolverata e scricchiolante. Emily non si era immaginata che a Mullaby sarebbe stato così difficile ambientarsi, persino suo nonno sembra volerla evitare. Che dire poi delle strane luci che compaiono nel bosco davanti a casa di notte? E com'è possibile che la carta da parati della vecchia stanza di sua madre cambi a seconda dell'umore di chi la abita? L'unica persona a mostrarsi gentile con lei è Julia, la vicina di casa di nonno Vance e proprietaria del ristorante più in voga della città. Julia profuma di dolci e indossa sempre le maniche lunghe anche d'estate, per nascondere le profonde cicatrici del suo passato. Emily comprende che Julia non è la sola a nascondere qualcosa a Mullaby, perchè le ombre del passato si abbatteranno anche su di lei, sgretolando ogni sua certezza e cambiandole la vita. Emily ritroverà la sua via alla luce della luna e qualcosa cambierà per sempre a Mullaby.
Mi sento di fare subito un'osservazione sul titolo: trovo che fosse di gran lunga più appropriato quello originale, e cioè "The girl who chased the moon" (La ragazza che ha inseguito la luna). Niente da ridire invece sulla splendida copertina italiana, la trovo stupenda, magica ed evocativa.
Il linguaggio usato dall'autrice in questo romanzo è, come anche in "Giorni di zucchero fragole e neve", ricco di immagini e sensazioni, magicamente fiabesco, dolce ed onirico. Lo stile della Allen è incredibilmente unico, riesce ad incantare il lettore avviluppandolo in una nuvola di zucchero a velo profumata di vaniglia e cioccolato.
I romanzi di Sarah Addison Allen sono come dolci irresistibili: una volta che si assaggiano, non si riesce più a farne a meno! Ho divorato questo libro in pochissimo tempo, non riuscivo a scollare gli occhi dalle sue pagine profumate ed è stato doloroso allontanarmi dalla storia e dai personaggi a romanzo concluso.
Come ho già ribadito per il linguaggio e lo stile, anche le descrizioni sono magiche; l'autrice ci descrive i personaggi, i luoghi e le situazioni senza prepotenza, permettendoci di scoprirne ed assaporarne le stranezze, le particolarità e le caratteristiche poco a poco, con una delicatezza spiazzante.
Se c'è una cosa che apprezzo della Allen, è il suo modo di intrecciare le vite dei diversi personaggi nelle sue storie. Questa particolarità mi aveva già colpito in "Giorni di zucchero fragole e neve". I personaggi creati dall'autrice sono infatti incantevolmente vivi, e questo loro essere reali è dovuto al forte background che la Allen costruisce sapientemente alle loro spalle. Nella vita reale ognuno di noi ha un passato che emerge inevitabilmente nel nostro presente; il nostro vissuto ci rende le persone che siamo oggi. Ogni persona nasconde dei fantasmi nel proprio passato, ognuno di noi ha le proprie stranezze e particolarità: è questo a renderci unici ed è questo che caratterizza in modo impeccabile i personaggi dei libri della Allen.
Ne "Il giardino dei raggi di luna" si intrecciano principalmente le storie di Julia, Emily, Sawyer e Win, in un turbinio di profumi e sensazioni.
Emily è un'adolescente sola e spaesata, si ritroverà a dover convivere con un nonno che non ha mai conosciuto e con i ricordi di una città a lei ostile.
Julia, donna dal passato burrascoso, insegue i suoi sogni dagli anni del liceo, alla ricerca di una felicità che troverà inaspettatamente nel posto in cui non avrebbe mai osato guardare. Il profumo inebriante delle sue magiche torte è arrivato fino alle mie narici, abbracciando la mia anima e facendomi tornare la voglia di sfornare dolci, che avevo perduto da un po'.
Sawyer, il bello e impossibile, dallo spiccato senso dell'umorismo. Dietro il suo fascino e la sua spensieratezza si cela il senso di colpa, un rimorso che si trascina dietro da anni.
Infine Win, su cui pesano le tradizioni familiari che non devono essere infrante e un segreto inconfessabile. La sua voglia di libertà, la sua fiducia nel prossimo e la sua testardaggine lo porteranno a ribellarsi per offrire a se stesso e a chi ama un futuro migliore.
I libri di Sarah Addison Allen sono surreali, all'apparenza leggeri e spensierati, ma al loro interno si celano temi importanti. Ne "Il giardino dei raggi di luna" troviamo la speranza, il perdono, il riscatto dal proprio passato, il rispetto nei confronti del diverso, l'affetto, l'accettazione di sè, la libertà e l'amore, non solo quello che lega due persone di sesso opposto, ma anche l'amore parentale, quello per le piccole cose, e quello che poniamo nelle nostre passioni.
La trama del libro si presenta semplice e lineare. Le storie dei personaggi sono intrecciate in modo impeccabile e la storia non è priva di colpi di scena che sapranno far palpitare l'anima del lettore. L'atmosfera che si respira è onirica e fiabesca, tant'è che per tutta la durata della lettura mi sentivo come in un sogno, dal quale è stato più difficile del previsto svegliarmi.
Se dovessi descrivere in poche righe questo libro lo definirei misterioso come la luna, profumato come una torta appena sfornata e sfuggente come un sogno.
In questo libro si nasconde la magia, quella che rende grandi i piccoli gesti quotidiani che ci fanno apprezzare la vita.
E' un romanzo che si rivolge soprattutto ad un pubblico femminile. Lo consiglio a chi ha bisogno di una storia fresca da gustare con piacere, di una favola dolce intrisa di magia e significati. Lo consiglio anche a chi desidera una lettura non impegnativa ma che coinvolga anima e cuore.
Da leggere d'estate, su una terrazza illuminata dal candore della luna piena con il gracidare delle rane come colonna sonora.
Voi che ne pensate? Lo avete letto? Lo leggerete?