venerdì 31 maggio 2013

Lights and Shadows # 27


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Eccoci ritrovati con questa rubrica che molti di voi conosceranno con altri nomi, infatti me l'hanno gentilmente ceduta Alice del blog Stargazer's Tides, Rowan del blog Ombre Angeliche e Reina del blog Il Portale Segreto
Si tratta semplicemente di riportare le tre cose migliori (luci) e le tre peggiori della mia settimana (ombre).
Tre luci:

- Sono tornata a Triora dopo molto tempo che non ci andavo e ho passato un bel pomeriggio =D

- Abbiamo un nuovo membro in famiglia: la splendida gattina Penny! *_*

- Questa settimana abbiamo avuto la conferma che tra una decina di giorni partiremo per la Sicilia!


Tre ombre:

- La stanchezza e il non riuscire a dormire di notte per l'ansia

- Il freddo notturno

-Affrontare i miei genitori per portare la gattina a casa xD


E adesso ditemi: quali sono le tre luci e le tre ombre della vostra settimana?

giovedì 30 maggio 2013

Recensione: "La collezionista di cose perdute" di Alexis M. Smith


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Torno sul blog con una nuova recensione. Ho terminato da un po' di tempo la lettura di questo libro, che passo subito a recensirvi.

Autore: Alexis M. Smith
Editore: Frassinelli
Pagine: 182
Prezzo: 18,50 euro

Trama: Ci sono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, dove gli affetti hanno preso la forma morbida ed elegante di un libro dedicato con amore, di un abito portato solo una volta, di una cartolina spedita da città magiche riflesse nella luce trasparente di placidi canali. Per Isabel, che ha vent'anni e negli occhi l'immagine struggente della sua terra d'origine costellata dai ghiacci, quei luoghi sono diventati famiglia e amici: nelle botteghe traboccanti di vecchi oggetti, lasciati indietro da altri, cerca e raccoglie le tracce di storie passate e di posti da sogno. Lì, Isabel colleziona piccole cose che qualcuno ha abbandonato, testimoni muti di magnifiche esistenze intorno alle quali la ragazza ricama con fantasia e tenerezza. Per esempio, chi avrà indossato lo splendido vestito esposto nel suo negozio vintage preferito? Forse una donna innamorata, come è lei ora? Isabel si è innamorata. Non sa come sia successo, però Spoke, il collega che le sistema il computer in biblioteca, dove lei restaura testi antichi, le fa venire voglia di appartenergli. È perfetto, così discreto, gentile, disponibile e pieno di attenzioni. Tanto che Isabel comincia a raccontarsi una storia nuova, non intessuta dei ricordi e delle cose altrui, ma quella che potrebbe nascere dall'incontro con Spoke. E per sapere come andrà a finire che un giorno, finalmente, Isabel si compra quel vestito vintage a cui pensava da tempo, entra nel ristorante dove lui sta pranzando, e si siede al suo tavolo...

Voto:

Recensione:
Non avevo grandi aspettative nei confronti di questo libro e adesso, a lettura conclusa, posso affermare con certezza che il prezzo assegnato a questo volumetto è decisamente eccessivo, ma andiamo con ordine.
Isabel ha 28 anni e lavora in una biblioteca, come restauratrice di volumi antichi e danneggiati. 
Un lavoro che ogni bibliofilo del mondo vorrebbe svolgere. Il suo sogno più grande è quello di andare ad Amsterdam, seguito dal desiderio di poter amare apertamente Spoke, suo collega all'interno della biblioteca ed ex soldato. Ma la cosa più particolare di Isabel è che colleziona storie: le piace gironzolare nei negozi dell'usato alla ricerca di oggetti che abbiano storie da raccontare, storie che lei inventa e reinventa grazie alla sua fervida fantasia. E' così che inizia a recuperare vecchie cartoline, foto dimenticate e quant'altro. Isabel ci conduce nel suo mondo delicato, dai contorni sfuocati, a cavallo tra passato e presente, tra sogno e realtà.
Il linguaggio usato dall'autrice è semplice, a tratti metaforico e fiabesco. Lo stile di questo suo romanzo d'esordio è insolito: nonostante la storia in esso contenuta sia molto semplice e lineare, l'autrice riesce ad immergere il lettore in un'atmosfera quasi onirica. Le immagini, i ricordi e gli avvenimenti sembrano delle istantanee dai contorni sfuocati, bozzetti impressionistici dal sapore malinconico e nostalgico. Il ritmo della narrazione è lento, poichè all'interno del romanzo non vi è azione, tuttavia il libro scorre via in poche ore.
Le descrizioni sono precise e minuziose, soprattutto quelle che riguardano le situazioni narrate. Lasciano più adito alla fantasia quelle dei personaggi, la cui fisicità resta appena abbozzata.
Di questi ultimi, non si può dire che siano ben caratterizzati; l'unico personaggio che il lettore riesce a conoscere abbastanza bene a storia conclusa è Isabel, la protagonista, che per certi versi mi ha ricordato me stessa. Sognatrice, ingenua, semplice e fantasiosa, Isabel si dimostra fin dalle prime pagine una compagna di lettura particolare: lavora in biblioteca e vive di storie e di ricordi, che colleziona gelosamente. Ha un carattere dolce, pacato, e un animo raffinato; colleziona storie di vite passate, divertendosi ad immaginare i vecchi proprietari degli oggetti che recupera tra gli scaffali dell'usato. Questo libro è la sua storia, o meglio, una piccola finestra sulla sua vita, di cui l'autrice ci racconta degli sporadici episodi che si susseguono come veloci fotogrammi di un filmato in bianco e nero logorato dal trascorrere del tempo.
Si potrebbe dire che la trama è quasi del tutto inesistente, poichè la storia narrata in questo breve romanzo non conta molti avvenimenti. Le vicende narrate riguardano esclusivamente la vita di Isabel, i suoi ricordi d'infanzia che si intrecciano con il suo trasognato presente senza un vero filo conduttore, quasi come fossero i pensieri raccolti distrattamente dalla protagonista in un diario personale.
E' un libro poco incisivo, che ritengo sia quasi privo di carattere, proprio perchè in esso manca lo scheletro di una trama. Lo stile dell'autrice mi è sembrato immaturo, anche se in questo libro ha gettato le basi per divenire qualcosa di unico, particolare e personalissimo. Infine, la storia non è riuscita a coinvolgermi, mi ha trasmesso poco, lasciandomi una strana sensazione di vuoto.
Come avrete capito, si tratta di un libro particolare; non mi sento di sconsigliarlo, potrebbe essere una lettura adatta a chi desidera qualcosa di molto leggero, anche se non del tutto spensierato, e malinconico come l'ultimo tramonto d'estate.
Se siete persone pretenziose nella lettura vi sconsiglio questo libro, da cui rischiereste di rimanere delusi.

Voi che ne pensate? Lo avete letto?



mercoledì 29 maggio 2013

Scrivivendo # 1: Scrivi solo di cose che conosci bene


Bentornate nella mia Foresta Incantata creature del bosco!
Oggi sono lieta di presentarvi questa nuova rubrica, che ho tenuto da parte per un po' appositamente per voi. 
Scrivivendo è una rubricai nventata da me che non avrà cadenza fissa. In che cosa consiste? Come è facilmente intuibile dal titolo, tratterà di scrittura, la mia più grande passione. Il titolo nasce dall'unione di due parole: scrivere vivendo, perchè in fondo per poter scrivere bisogna anche saper vivere le situazioni che si hanno intenzione di raccontare, sia nella fantasia che nella realtà. In questa rubrica vi offrirò dei piccoli consigli di scrittura, quelli che mi sento di darvi in base alle mie esperienze (dato che non sono una professionista), a volte servendomi di citazioni famose per iniziare un discorso che ritengo importante, altre volte raccontavi qualche aneddoto che mi è capitato.
Finite le presentazioni, che dite, cominciamo?

Oggi volglio parlarvi di una regola che ormai considero fondamentale, e cioè:

Scrivi solo di cose che conosci bene.

Questa frase è diventata per me una sorta di dogma, la regola prima per iniziare ogni nuova storia, ogni nuova avventura da raccontare su carta. Perchè la storia che abbiamo in mente sia efficace e proceda senza intoppi, dobbiamo essere sicuri di quello che scriviamo, dobbiamo conoscere la materia con cui abbiamo intenzione di lavorare meglio delle nostre tasche. Sembra una cosa banale, ma vi assicuro che non lo è affato! Vi faccio degli esempi pratici. 
Vogliamo scrivere un romanzo ambientato nella realtà; il primo quesito che ci si presenta a questo punto è: dove? 
Mettiamo caso che il nostro romanzo sarà ambientato in una città. Potremmo decidere di ambientarlo per esempio a New York, ma non ci siamo mai stati. Possiamo allora descrivere con sicurezza una città di cui non conosciamo praticamente  niente? La risposta è, ovviamente, no. Se vi state ancora chiedendo il perchè, provate ad immaginare come potreste far muovere il personaggio X all'interno di New York senza conoscerne le vie, i negozi in esse presenti, il tipo di gente che gira per le strade di New York, il traffico stradale, ecc. A questo punto converrete con me che l'impresa potrebbe risultare alquanto faticosa.
Questo è uno dei motivi principali per cui da quando ho iniziato a scrivere (e cioè da quando andavo alle scuole medie) ho sempre evitato di ambientare le mie storie in luoghi reali. Lavorare di fantasia è molto più semplice, poichè ci permette di inventare luoghi e situazioni del tutto nuovi, magari ispirandoci alla vita reale, ma senza sentirci vincolati da posti che esistono realmente. Solo due anni fa ho deciso di sfidare me stessa e descrivere posti esistenti, ambientandoli nella mia città o in centri abitati limitrofi al mio.
La regola però non vale solo per i luoghi, ma anche per le situazioni, i mestieri, le epoche e un'inifinità di altre cose.
Se un nostro personaggio è uno spadaccino professionista, o dobbiamo conoscere in partenza  le regole della scherma (medievale o moderna, dipende dall'occorrenza) e i diversi tipi di armi, oppure dobbiamo procurarci questo tipo di conoscenze tramite lo studio. Qui si sfocia già nell'argomento "Documentazione" però, che vorrei trattare più avanti con la dovuta calma...
Questo genere di problemi mi si è sempre presentato nei miei scritti, sia nel passato che nel presente. 
Ricordo ancora un giorno in cui dovevo scrivere di una guaritrice che doveva curare le ferite di un personaggio... ho trascorso almeno due giorni per decidere a quale rimedio farle utilizzare, cercando in tutti i libri che avevo in casa sulla fitoterapia per non incorrere nelle ire degli erboristi esperti che in un futuro (assai lontano) potevano incappare nelle mie maldestre pagine e nelle cure prive di fondamento della suddetta guaritrice xD (tra parentesi: è così che è nata la mia passione per la fitoterapia e l'erboristeria *_*)
Il mio modestissimo consiglio finale è quindi questo: se siete alle prime armi e non avete ancora mai scritto niente di importante, iniziate a scrivere di cose che sono alla vostra portata, di ambienti, materie, situazioni che conoscete bene e che padroneggiate.

Con questo concludo il primo appuntamento di questa rubrica, sperando che vi sia piaciuta, ma soprattutto che vi sia utile!
A presto =)


martedì 28 maggio 2013

Teaser Tuesday # 49: "Perduti tra le pagine" di Margherita Oggero


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco ^^
Eccomi di nuovo qui, a pubblicare un post di questa carinissima rubrica. Prima di cominciare, ricordo a tutti gli ingredienti che la costituiscono:

- il libro che stai leggendo
- una pagina aperta a caso
- copiane un pezzo evitando accuratamente gli spoiler
- rivelare autore e titolo del libro

Questa settimana ho iniziato un libro simpatico, che ho avuto modo di presentarvi nella puntata de "Il Gufo Postino" di giovedì: "Perduti tra le pagine" di Margherita Oggero. Ecco qui il mio estratto di oggi:


I bambini sgambettano inavvertiti tra la folla e poi, verso il fondo del padiglione 2, imboccano una scaletta dal mancorrente rosso, approfittando del fatto che gli addetti alla sorveglianza si sono allontanati di un paio di passi per sedare l'eccessiva e fastidiosa esuberanza di una dozzina di ragazzotti che impediscono il passaggio ai visitatori. Arrivati al primo piano della galleria (dove ci sono gli uffici ormai semideserti dei fornitori di servizi agli espositori), si infilano in un disimpegno e avanzano sino a trovarsi davanti un'altra scaletta. Eccitati dall'esplorazione, si avventurano anche su quella e approdano al secondo piano.

(pag.92) 

Qual è il vostro estratto?

lunedì 27 maggio 2013

Magie in Cucina # 6: Ciambella vaniglia, cocco e cioccolato!

Bentornati nella mia Foresta Incantata! 
Dopo tanto tempo torno a proporvi una nuova ricetta, sperimentata da me proprio qualche giorno fa =) Nel bosco si è sparso il profumo della mia torta appena sfornata ed è finita quasi subito!
Si tratta di una torta leggera e dal sapore delicato, che ben si adatta alla colazione, ma anche a uno spuntino pomeridiano. 
Ecco qui gli ingredienti, presi direttamente dal mio librone di ricette:

Se non li leggete chiaramente, potete cliccare sull'immagine per ingrandirla.
Prima di spiegarvi il procedimento e mostrarvi il risultato, vorrei fare delle piccole premesse:
- La ricetta prevede l'utilizzo della farina di cocco, come vedete negli ingredienti. Se Non vi piace potete tranquillamente evitarla.
- Per la torta io ho usato sia il baccello di vaniglia che la vanillina, ma ho notato che il sapore non è molto diverso da quello che hanno le torte fatte con l'aroma in boccetta, per cui potete mettere quello che preferite. Il baccello di vaniglia è un po' più costoso, ma è anche più naturale. Nel caso ne usiate metà, come da ricetta, l'altra metà si può conservare in frigorifero per due o tre giorni.
- Per arricchire un po' la torta potete aggiungere agli ingredienti un po' di granella di mandorle o nocciole a piacere, che a parer mio ci starebbero molto bene.

Come si fa:
Per prima cosa, ungere e infarinare una teglia, poi metterla da parte. 
Mettere il latte in un pentolino insieme al baccello di vaniglia tagliato a metà nel senso della lunghezza, accendere il fuoco e appena il latte inizia a bollire spegnere la fiamma e lasciare intiepidire.
In una terrina capiente rompere le tre uova e versare lo zucchero, lavorare il composto finchè non sarà morbido e spumoso.
A questo punto, accendere il forno a 180° per scaldarlo bene prima di infornare il dolce.
Aggiungere all'impasto il cocco e l'olio e mescolare. Quando saranno bene incorporati versare a poco a poco la farina girando bene per evitare la formazione di grumi, e la vanillina.
Estrarre il baccello di vaniglia e togliere tutti i semi in esso rimasti, mettendoli nel latte e mescolando. Il baccello a questo punto si può eliminare. Mettere la bustina di lievito nel latte aromatizzato alla vaniglia; diventerà così spumoso. Versarlo dunque sull'impasto della torta e mescolare il tutto finchè il composto sarà omogeneo, aggiungere le gocce di cioccolato a piacere e versare il tutto nella teglia. Infornare e cuocere per 40-45 minuti. 
Una volta cotto, lasciare raffreddare il dolce e cospargerlo poi di zucchero a velo.


Ed ecco qui la mia ciambella, sfornata, tagliata e... divorata! Gnam!
Fatemi sapere se la farete anche voi, in tal caso vi auguro buon appetito ^^

Fonte: http://www.chefcecio.it/dolci/ciambellone-cocco-vaniglia-e-cioccolato/


Segnalazione: "Il Segno del Destino" di Robin Lafevers


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Passo velocemente per presentarvi un libro uscito in libreria proprio pochi giorni fa, a me incuriosisce molto, e a voi?


Titolo: Il Segno del Destino
Autore: Robin Lafevers
Casa Editrice: Fanucci
Prezzo: 12,00 euro
Pagine: 464

Trama: Il destino di Ismae è stato scritto ben prima che lei nascesse: la Morte l’ha segnata con una cicatrice, ma questo marchio funesto si rivelerà invece la sua strada per la salvezza. Sarà proprio quella cicatrice a farla ripudiare dal marito, un uomo violento che è stata costretta a sposare. La mano della Morte continua a guidare la ragazza, che fugge da tutto per cercare riparo nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore osservano ancora gli antichi riti tradizionali. Qui viene trasformata in una perfetta assassina; silenziosa, seduttiva e letale, un’ancella della Morte. Presto, Ismae viene inviata alla corte di Bretagna per fare luce sugli intrighi che mettono in pericolo non solo il regno, ma anche la vita della giovane duchessa Anne. Per riuscire nell’impresa, dovrà fare appello a tutto ciò che ha imparato nel convento. Peccato che non le abbiano insegnato come tenere a bada i moti del cuore, e Ismae si ritrova lacerata tra il dovere e l’amore che preme nel suo cuore.

* * *

Settimana Stregata # 26

Bentornati nella mia Foresta Incantata e buon inizio settimana a tutti!
Questa rubrica serve forse più a me che a voi, ma vi terrà aggiornati sugli appuntamenti settimanali del blog.
Come potete notare, questa settimana inaugurerò una nuova rubrica che spero possa entusiasmaarvi =) non perdetevela, mi raccomando!

Vi aspetto più tardi con una nuovissima puntata di "Magie in Cucina"!


venerdì 24 maggio 2013

Lights and Shadows # 26


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Eccoci ritrovati con questa rubrica che molti di voi conosceranno con altri nomi, infatti me l'hanno gentilmente ceduta Alice del blog Stargazer's Tides, Rowan del blog Ombre Angeliche e Reina del blog Il Portale Segreto
Si tratta semplicemente di riportare le tre cose migliori (luci) e le tre peggiori della mia settimana (ombre).
Tre luci:

- Dopo tanto tempo sono tornata al ristorante cinese... che buono! =P

- La cena a sorpresa a casa dei miei nonni *_*

- Finalmente ho ripreso a scrivere! Dopo due mesi di quasi totale inattività, le storie hanno cominciato a tornarmi sulla punta delle dita, e io ne sono felicissima!


Tre ombre:

- Non essere libera di fare quello che voglio e non avere i miei spazi

- E' tornato il freddo e la sera fatico ad addormentarmi col letto ghiacciato >_< e meno male che tra poco siamo a giugno...

- E' tutta la settimana che ho una fame tremenda, ma mi conviene tenerla a bada se non voglio diventare una mongolfiera xD


E adesso ditemi: quali sono le tre luci e le tre ombre della vostra settimana?

giovedì 23 maggio 2013

Il Gufo Postino # 31


Bentornati in questa Foresta Incanta, creature del bosco!
Torno sul blog con questa rubrica, che altro non è che la mia versione di "In my mailbox". Per chi ancora non la conoscesse, ecco di cosa si tratta: il Gufo Postino consiste nel presentare i libri acquistati, regalati, prestati o ricevuti.... per rendere più accattivante la presentazione, io e la mia sorellina Yvaine del blog Il Pozzo dei Sussurri abbiamo pensato di lasciarvi, insieme alla trama, anche l'incipit dei libri in questione, di modo da darvi un piccolo assaggino ^^ La rubrica verrà postata da me il giovedì, ovviamente i giovedì in cui il Gufo Postino mi avrà mandato qualcosa =)

Ecco qui cosa mi ha portato il Gufo Postino queste ultime due settimane! 

Per questo libro, che ho avuto modo di recensirvi ieri, ringrazio la mia dolce metà, che me lo ha inaspettatament regalato =)

Trama:
Arrivata nella casa del nonno, l'intraprendente Emily si accorge ben presto che gli abitanti di Mullaby si guardano bene dall'aiutarla. Anzi, i vecchi conoscenti della madre sembrano volerla evitare, come se il suo nome fosse avvolto da un maleficio. E mentre Mullaby finge una vita tranquilla, Emily realizza che i misteri e le stranezze sono all'ordine del giorno - stanze dove la carta da parati cambia a seconda dell'umore di chi la guarda, un uomo gigante "così alto da riuscire a vedere ciò che accadrà domani", strani fasci di luce che spazzano i cortili a mezzanotte. E una bizzarra vicina, Julia, con le braccia piene di cicatrici, che sforna in continuazione biscotti davanti alla finestra spalancata. Come mai nessuno vuole rammentare gli anni della giovinezza della madre di Emily? E cos'è quella storia d'amore, di cui si parla a mezza voce, che ha spezzato il cuore e la vita di un giovane del paese? La verità non è quella che Emily si aspettava. Perché in quel paese di curiose stramberie, dove il tempo scorre più lentamente che in ogni altro luogo, la fortuna sorride a chi sa assaporare il lato magico della vita. 

Incipit:
Emily tardò qualche istante a rendersi conto che l'auto si era fermata. Alzò gli occhi dal braccialetto con i ciondoli, che girava distrattamente  intorno al polso, e guardò fuori dal finestrino. Le due querce gigantesche nel giardino davanti alla casa sembravano signore nervose colte a metà di un inchino, i vestiti di foglie, verdi e inamidati, che ondeggiavano al vento.



Questi due invece sono i miei due acquisti, dopo un sacco di tempo che non compravo libri di tasca mia =P

Trama:
Claire è una Waverley e conosce bene le magiche proprietà di frutti e fiori che crescono nel suo giardino. Dalla nonna, Claire ha ereditato la grande casa in cui vive sola e ricette preziose che possono cambiare il destino delle persone. I nasturzi inducono a mantenere i segreti, le bocche di leone spengono la passione e la lavanda... Tuttavia, la sua è una vita tranquilla. Almeno fino al giorno in cui la sorella Sidney, scappata di casa dieci anni prima, bussa inaspettatamente alla porta e fa vacillare il muro che Claire ha costruito attorno al proprio cuore. 
Incipit:
A ogni falce di luna, senza eccezioni, Claire sognava la propria infanzia. Cercava sempre di rimanere sveglia quelle sere in cui le stelle scintillavano, e la lunaera solo una scheggia che sorrideva provocatoria al mondo laggiù, come le belle donne sui vecchi cartelloni che pubblicizzavano sigarette e succo di limetta.


Trama:
Una classe d'asilo in visita al Salone del libro di Torino. Una baby-sitter romena appassionata di letteratura. Due coppie di genitori più o meno affannate, più o meno in crisi, più o meno felici nella giungla quotidiana, tra la routine del lavoro e le distrazioni del cuore. E, soprattutto, due bambini: Leone, che si chiama così per davvero, e Orso, che avrebbe un nome meno "feroce" ma non vuole essere da meno del suo amico. Leone e Orso non si conoscono fino a quando, proprio nella stessa mattina di caos e di carta, non si perdono entrambi tra gli stand della Fiera. E mentre le maestre, la tata e i genitori si mettono a cercarli tra i corridoi del Lingotto in un crescendo di preoccupazione, ai due dispersi si aggiunge Giulia, la fidanzatina di Orso. Questo bel "terzetto di evasi", ignorando i richiami, come in una meravigliosa avventura esplora i padiglioni e va alla scoperta delle sorprese che si nascondono tra le pagine dei libri, anche quelli dei grandi, anche quelli "senza figure". Perché i libri, a differenza degli adulti, non hanno mai fretta, non cambiano discorso nelle situazioni delicate, giocano con la fantasia e trovano le parole per ogni emozione. Una favola delicata e divertente che ci racconta quanto fitta è la trama che unisce la vita alla letteratura, quanto la poesia di una pagina può cambiare il senso della nostra piccola grande storia.

Incipit
"La naiba, accidenti, niente che quadri!"
Codrina ha un moto di disappunto e si mordicchia le unghie in cerca di soluzione.
Ha consultato su internet il sito del Salone del libro e ha visto che venerdì 11 maggio alle 15 Mircea Cartarescu, il suo scrittore preferito, terrà un incontro nello spazio di Casa Romania, ma anche letto che il servizio di baby-sitting letterario al Bookstock Village comincerà solo alle 16.



Voi che ne pensate?

mercoledì 22 maggio 2013

Recensione: "Il giardino dei raggi di luna" di Sarah addison Allen


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Torno sul blog con una nuova recensione. Ho terminato da qualche giorno la lettura del libro "Il giardino dei raggi di luna" di Sarah Addison Allen e ne sono rimasta incantata. Non mi dilungo, le cose da dire sono tante!

Autore: Sarah Addison Allen
Editore: Sonzogno
Pagine: 244
Prezzo: 18,00 euro

Trama: Arrivata nella casa del nonno, l'intraprendente Emily si accorge ben presto che gli abitanti di Mullaby si guardano bene dall'aiutarla. Anzi, i vecchi conoscenti della madre sembrano volerla evitare, come se il suo nome fosse avvolto da un maleficio. E mentre Mullaby finge una vita tranquilla, Emily realizza che i misteri e le stranezze sono all'ordine del giorno - stanze dove la carta da parati cambia a seconda dell'umore di chi la guarda, un uomo gigante "così alto da riuscire a vedere ciò che accadrà domani", strani fasci di luce che spazzano i cortili a mezzanotte. E una bizzarra vicina, Julia, con le braccia piene di cicatrici, che sforna in continuazione biscotti davanti alla finestra spalancata. Come mai nessuno vuole rammentare gli anni della giovinezza della madre di Emily? E cos'è quella storia d'amore, di cui si parla a mezza voce, che ha spezzato il cuore e la vita di un giovane del paese? La verità non è quella che Emily si aspettava. Perché in quel paese di curiose stramberie, dove il tempo scorre più lentamente che in ogni altro luogo, la fortuna sorride a chi sa assaporare il lato magico della vita.

Voto:
Recensione:  
Vi è mai capitato di leggere un libro che vi avvolgesse nella sua atmosfera in modo così accogliente da desiderare di poter rimandare il momento del congedo finale in eterno? A me è capitato più di una volta, e con questo libro non è andata diversamente.
"Il giardino dei raggi di luna" è un intreccio di storie, profumi e sentimenti dai quali è difficile distaccarsi, un romanzo con elementi di mistero e un tocco di rosa che non guastano mai.
Il libro è ambientato a Mullaby, nel North Carolina, una cittadina piena di stranezze e misteriosa, soprattutto per chi, come Emily, arriva da fuori.
Emily ha diciassette anni ed è orfana dei genitori; si trova così costretta a trasferirsi a Mullaby, città natale della madre e nella quale vive il suo nonno materno, un gigante buono alto più di due metri che abita in una vecchia casa impolverata e scricchiolante. Emily non si era immaginata che a Mullaby sarebbe stato così difficile ambientarsi, persino suo nonno sembra volerla evitare. Che dire poi delle strane luci che compaiono nel bosco davanti a casa di notte? E com'è possibile che la carta da parati della vecchia stanza di sua madre cambi a seconda dell'umore di chi la abita? L'unica persona a mostrarsi gentile con lei è Julia, la vicina di casa di nonno Vance e proprietaria del ristorante più in voga della città. Julia profuma di dolci e indossa sempre le maniche lunghe anche d'estate, per nascondere le profonde cicatrici del suo passato. Emily comprende che Julia non è la sola a nascondere qualcosa a Mullaby, perchè le ombre del passato si abbatteranno anche su di lei, sgretolando ogni sua certezza e cambiandole la vita. Emily ritroverà la sua via alla luce della luna e qualcosa cambierà per sempre a Mullaby.
Mi sento di fare subito un'osservazione sul titolo: trovo che fosse di gran lunga più appropriato quello originale, e cioè "The girl who chased the moon" (La ragazza che ha inseguito la luna). Niente da ridire invece sulla splendida copertina italiana, la trovo stupenda, magica ed evocativa.
Il linguaggio usato dall'autrice in questo romanzo è, come anche in "Giorni di zucchero fragole e neve", ricco di immagini e sensazioni, magicamente fiabesco, dolce ed onirico. Lo stile della Allen è incredibilmente unico, riesce ad incantare il lettore avviluppandolo in una nuvola di zucchero a velo profumata di vaniglia e cioccolato.
I romanzi di Sarah Addison Allen sono come dolci irresistibili: una volta che si assaggiano, non si riesce più a farne a meno! Ho divorato questo libro in pochissimo tempo, non riuscivo a scollare gli occhi dalle sue pagine profumate ed è stato doloroso allontanarmi dalla storia e dai personaggi a romanzo concluso.
Come ho già ribadito per il linguaggio e lo stile, anche le descrizioni sono magiche; l'autrice ci descrive i personaggi, i luoghi e le situazioni senza prepotenza, permettendoci di scoprirne ed assaporarne le stranezze, le particolarità e le caratteristiche poco a poco, con una delicatezza spiazzante.
Se c'è una cosa che apprezzo della Allen, è il suo modo di intrecciare le vite dei diversi personaggi nelle sue storie. Questa particolarità mi aveva già colpito in "Giorni di zucchero fragole e neve". I personaggi creati dall'autrice sono infatti incantevolmente vivi, e questo loro essere reali è dovuto al forte background che la Allen costruisce sapientemente alle loro spalle. Nella vita reale ognuno di noi ha un passato che emerge inevitabilmente nel nostro presente; il nostro vissuto ci rende le persone che siamo oggi. Ogni persona nasconde dei fantasmi nel proprio passato, ognuno di noi ha le proprie stranezze e particolarità: è questo a renderci unici ed è questo che caratterizza in modo impeccabile i personaggi dei libri della Allen.
Ne "Il giardino dei raggi di luna" si intrecciano principalmente le storie di Julia, Emily, Sawyer e Win, in un turbinio di profumi e sensazioni.
Emily è un'adolescente sola e spaesata, si ritroverà a dover convivere con un nonno che non ha mai conosciuto e con i ricordi di una città a lei ostile.
Julia, donna dal passato burrascoso, insegue i suoi sogni dagli anni del liceo, alla ricerca di una felicità che troverà inaspettatamente nel posto in cui non avrebbe mai osato guardare. Il profumo inebriante delle sue magiche torte è arrivato fino alle mie narici, abbracciando la mia anima e facendomi tornare la voglia di sfornare dolci, che avevo perduto da un po'.
Sawyer, il bello e impossibile, dallo spiccato senso dell'umorismo. Dietro il suo fascino e la sua spensieratezza si cela il senso di colpa, un rimorso che si trascina dietro da anni.
Infine Win, su cui pesano le tradizioni familiari che non devono essere infrante e un segreto inconfessabile. La sua voglia di libertà, la sua fiducia nel prossimo e la sua testardaggine lo porteranno a ribellarsi per offrire a se stesso e a chi ama un futuro migliore.
I libri di Sarah Addison Allen sono surreali, all'apparenza leggeri e spensierati, ma al loro interno si celano temi importanti. Ne "Il giardino dei raggi di luna" troviamo la speranza, il perdono, il riscatto dal proprio passato, il rispetto nei confronti del diverso, l'affetto, l'accettazione di sè, la libertà e l'amore, non solo quello che lega due persone di sesso opposto, ma anche l'amore parentale, quello per le piccole cose, e quello che poniamo nelle nostre passioni.
La trama del libro si presenta semplice e lineare. Le storie dei personaggi sono intrecciate in modo impeccabile e la storia non è priva di colpi di scena che sapranno far palpitare l'anima del lettore. L'atmosfera che si respira è onirica e fiabesca, tant'è che per tutta la durata della lettura mi sentivo come in un sogno, dal quale è stato più difficile del previsto svegliarmi.
Se dovessi descrivere in poche righe questo libro lo definirei misterioso come la luna, profumato come una torta appena sfornata e sfuggente come un sogno.
In questo libro si nasconde la magia, quella che rende grandi i piccoli gesti quotidiani che ci fanno apprezzare la vita.
E' un romanzo che si rivolge soprattutto ad un pubblico femminile. Lo consiglio a chi ha bisogno di una storia fresca da gustare con piacere, di una favola dolce intrisa di magia e significati. Lo consiglio anche a chi desidera una lettura non impegnativa ma che coinvolga anima e cuore.
Da leggere d'estate, su una terrazza illuminata dal candore della luna piena con il gracidare delle rane come colonna sonora.

Voi che ne pensate? Lo avete letto? Lo leggerete?


martedì 21 maggio 2013

Libri che... parlano di streghe (# 18)


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Questa rubrica la condivido con la mia gemellina Reina del blog Il Portale Segreto e ci terrà compagnia a martedì alterni. Essa consiste nel presentarvi fino a un massimo di sette libri inerenti uno stesso tema scelto di volta in volta da noi. Per ognuno di essi spiegheremo brevemente i motivi che ci hanno indotto a sceglierlo. Se volete partecipare, potete postare i vostri libri inerenti al tema della settimana in un commento sotto al post =)

Il tema da noi scelto questa settimana è:

Libri che parlano di streghe (da 0 a 16 anni di età)


"Streghetta mia", di Bianca Pitzorno: un libro che da bambina ho adorato e riletto un sacco di volte, tanto che adesso è tutto sgualcito. Siccome in questo libricino vengono elencate tutte le caratteristiche fisiche e non che contrassegnano una vera strega, io trascorrevo ore a cercare delle similitudini tra me e la protagonista, perchè volevo essere a tutti i costi una streghetta come lei =P

"Le streghe", di Roald Dahl: anche questo è un libro che ho letto da bambina. Lo comprai perchè avevo letto molti libri dello stesso autore ed ero rimasta affascinata dal suo stile, così non appena ho visto questo libro, che dal titolo lasciava trapelare che la storia avrebbe trattato del mio argomento preferito, ho chiesto a mio papà di comprarmelo. Lo leggevamo insieme tutte le sere, prima di cenare e mentre lui e mia mamma lavavano i piatti. Lo leggevo io ovviamente, dovevo esercitarmi u_u ricordo che rimasi inorridita dalla descrizione raccapricciante delle streghe che ci offre l'autore, ma il libro mi è piaciuto comunque, con la solita ironia che contraddistingue i libri di Roald Dahl.

"La figlia della Luna", di Margaret Mahy: un libro che ho assolutamente amato, era divenuto uno dei miei preferiti nella mia prima adolescenza. Ho dei ricordi molto frammentari sulla storia, l'unica sensazione che mi è rimasta sottopelle è l'inquietudine che pervade l'intero romanzo. E' un libro particolare, ammaliante forse, anche per via dei suoi aspetti più oscuri ed inquietanti.

"Streghe", di Robin McKinley: comprato anche questo da adolescente, l'ho comprato sempre per il tema in esso presente, la stregoneria, che mi affascina da sempre. E' un libricino leggero, in cui le streghe non sono quelle delle favole, quelle che tutti ci immaginiamo. Le streghe qui non sono donne dagli effettivi poteri magici; i racconti contenuti in questo romanzo hanno per protagoniste guaritrici, giovani donne alla ricerca di un posto nel mondo o semplici vittime.

"I diari delle streghe", di Lisa Jane Smith: l'ho comprato e divorato tre anni fa, invogliata dal prezzo economico. E' il libro che mi ha riavvicinato alla stregoneria e alla magia, il libro che mi ha "iniziato" alla cristalloterapia. Si tratta di una saga per ragazzi che raccoglie in sè alcuni dei temi principali della Wicca, è ambientato ai giorni nostri e in esso si confondono magia e mistero. Non è un testo eccezionale, sicuramente, è una lettura leggera, ma ne conservo un bel ricordo.

"Il viaggio della strega bambina" di Celia Rees: letto da poco, narra le vicende di Mary, una ragazzina che tenta di fuggire dall'accusa di stregoneria che pende su di lei. Dovrà affrontare  un lunghissimo viaggio per mare e altre peripezie prima di comprendere che dal proprio passato e dai propri problemi non si può fuggire... Un testo molto semplice, a tratti lento, che non mi ha convinta fino in fondo ma che ha saputo comunque colpirmi per la sua semplicità.

Voi li conoscete? Ne avete letto qualcuno?

lunedì 20 maggio 2013

Tra le righe del cuore # 20


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creaturine del bosco!
Torno a pubblicare un post di questa rubrica che, ricordo, non ha cadenza fissa, ma che cerco di pubblicare sempre di lunedì. Di cosa si tratta? Semplicemente riporto in questo spazio tutte quelle frasi tratte da un libro che mi hanno colpita in modo più o meno significativo.
Questo lunedì faccio un'eccezione, perchè la citazione non è tratta da un libro che ho letto, l'ho trovata sul web e mi ha colpito.
La citazione di oggi quindi è:
Noi guardiamo le stelle per due ragioni, perchè sono luminose e perchè sono impenetrabili. Ma abbiamo vicino a noi una luce più dolce, un mistero più grande, la donna.
Les Miserables - Victor Hugo
E voi? Che ne pensate?
 

Settimana Stregata # 25

Bentornati nella mia Foresta Incantata e buon inizio settimana a tutti!
Questa rubrica serve forse più a me che a voi, ma vi terrà aggiornati sugli appuntamenti settimanali del blog.
Vi aspetto più tardi! 

domenica 19 maggio 2013

Segnalazione: "La notte delle fate" di Matteo Zanini


Bentorati nella mia Foresta Incantata e buona domenica!
Oggi voglio presentarvi un libro davvero molto interessante, non potevo non offrirgli un posticino sotto le fronde dei miei magici alberi. Si tratta infatti di un libro fiabesco (e voi ormai sapete quanto io ami le fiabe), inoltre ha per protagoniste le fate. Il libro in questione è...


Titolo: La notte delle fate
Autore: Matteo Zanini
Casa Editrice: Miele
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 10,50 euro
Pagine: 120

Trama: Una notte, dieci Fate, ciascuna con un'ora di tempo a disposizione per incantare - aiutate dalla musica e dalle danze - gli ascoltatori ed i lettori. Dieci storie si susseguono senza sosta, in un tripudio vorticoso di voci, colori e magia. Avvicinatevi: la Notte delle Fate sta per cominciare...

* * *
L'autore
Matteo Zanini nasce a Bergamo il 17 Marzo 1990. Crescendo scopre ed approfondisce la sua passione per la letteratura del settecento/ottocento inglese e per la letteratura Fantasy - amando da subito autori come Jane Austen e J.R.R. Tolkien, per il mondo e le tradizioni celtiche e per la musica e le sonorità irlandesi - ricercandole in ampi generi musicali. Nell'Anno Accademico 2011/2012 ha conseguito la Laurea in Lettere presso l'Università degli Studi di Bergamo, con una Tesi dal titolo: "Becoming Jane: le opere minori e incompiute di Jane Austen come riflesso del suo mondo narrativo". Attualmente frequenta il Corso di Laurea Specialistica in Comunicazione, Informazione, Editoria e prosegue i propri progetti di scrittura, partecipando a vari Concorsi Letterari Nazionali. Di prossima pubblicazione, un nuovo racconto inedito (dal titolo Cappuccetto Rosso) all'interno di un'antologia che sarà curata da Sensoinverso Edizioni.

Che ne pensate? A me incuriosisce molto e spero di leggerlo prima o poi!






venerdì 17 maggio 2013

Lights and Shadows # 25


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Eccoci ritrovati con questa rubrica che molti di voi conosceranno con altri nomi, infatti me l'hanno gentilmente ceduta Alice del blog Stargazer's Tides, Rowan del blog Ombre Angeliche e Reina del blog Il Portale Segreto
Si tratta semplicemente di riportare le tre cose migliori (luci) e le tre peggiori della mia settimana (ombre).
Tre luci:

- Gli arancini siciliani che i miei mi hanno portato di ritorno dalla loro vacanza in Sicilia =P che buoniiii!!!

- Ho trascorso un bel pomeriggio in bici, approfittandone del bel tempo provvisorio.

-Le letture sono riprese a gonfie vele finalmente, e ne sono contentissima!


Tre ombre:

- Ho avuto modo di vivere per qualche giorno a casa da sola e mi manca tremendamente la mia indipendenza. Non vedo l'ora di avere un lavoro =(

- Non poter andare alla fiera del libro di Torino.

- Pioggia, pioggia, sempre e solo pioggia... >_<


E adesso ditemi: quali sono le tre luci e le tre ombre della vostra settimana?

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