lunedì 10 dicembre 2012

Speciale Natale # 2


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
La scorsa settimana ho inaugurato lo Speciale di Natale e siamo giunti al secondo appuntamento. 
Prima di cominciare vi ricordo che sul blog è in atto, fino al 18 dicembre, un carinissimo Giftaway natalizio, vi invito a partecipare! Se volete scoprire di cosa si tratta, cliccate sul banner nella colonnina di destra del blog, in alto.
Detto questo, torniamo a noi :)
Per questa puntata ho deciso di parlarvi di alcune tradizioni natalizie e di guidarvi alla scoperta delle loro origini, ne rimarrete sorpesi!

Tradizioni di Natale: da dove provengono?

La festa del Natale, come forse saprete, non è una festa "moderna", nata cioè con il Cristianesimo. Si tratta di una festa molto più antica, che in passato e presso i popoli pagani si celebrava in prossimità del Solstizio d'Inverno, festeggiando la rinascita del Sole sulle tenebre. Non c'è da stupirsi dunque se alcune delle cose che siamo soliti fare, mangiare e pensare in questo periodo siano antiche quasi quanto il mondo! Ma vediamone alcune nel dettaglio...

L'Albero: L'immagine dell'albero come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, presente sia nel mondo antico che moderno. La derivazione dell'uso moderno da queste tradizioni, tuttavia, non è stato provato con certezza. Sicuramente esso risale almeno alla Germania del XVI secolo. Fra i primi riferimenti storici alla tradizione esiste una cronaca di Brema del 1570, secondo cui un albero veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. Precedentemente a questa prima apparizione "ufficiale" dell'albero di natale si può però trovare anche un gioco religioso medioevale celebrato proprio in Germania il 24 dicembre, il "gioco di Adamo e di Eva" , in cui venivano riempite le piazze e le chiese di alberi di frutta e simboli dell'abbondanza per ricreare l'immagine del Paradiso. Successivamente gli alberi da frutto vennero sostituiti da abeti poiché quest'ultimi avevano una profonda valenza "magica" per il popolo. Avevano il dono di essere sempreverdi, dono che conferiva loro la simbologia del rinnovamento continuo della natura che avveniva anche nel freddo inverno.



Il ceppo: la tradizione di bruciare un ceppo nella notte di Natale è assai antica, risale addirittura a prima dell'avvento del Cristianesimo. Si tratta di una tradizione di origine nordica legata al dio Thor e alla sua pianta sacra, la quercia. La luce emanata dal ciocco di legno acceso di questa pianta bruciava per tutta la notte del Solstizio d'Inverno e permetteva di allontanare il buio, il freddo e la negatività, simboleggiando così la luce e la rinascita del Sole. La tradizione di bruciare un ceppo nel camino delle case è durata per moltissimo tempo e oggi, siccome non tutti hanno un camino, la tradizione si è trasformata: sotto il periodo natalizio anzichè bruciare un ciocco di legno si creano dolci con la classica forma a tronchetto.


La corona d'Avvento: come il ceppo, anche la corona d'Avvento ha origini precristiane ed ha la sua culla di nuovo in Germania. Deriva dai riti pagani della luce che si celebravano nel mese di Yule, per noi Dicembre. Un tempo aveva più candele di quelle che si usano oggi.

 

Il bastoncino di zucchero: pare che questi dolci, tipici soprattutto della tradizione natalizia americana, siano stati ideati da un pasticcere tedesco che aveva intenzione di creare un dolce in grado di rappresentare Gesù. E infatti la sua forma è a J, l'iniziale di Jesus, ma anche la riproduzione stilizzata di un bastone da pastore. In genere sono di colore bianco e rosso, e anche questi hanno un valore simbolico poichè il primo rappresenta la purezza, mentre il secondo il sangue e la passione di Cristo. Sebbene oggi ne esistano di gusti diversi, la tradizione vuole che i bastoncini natalizi siano aromatizzati alla menta, pianta che ricorda il sapore dell'issopo, usato nell'Antico Testamento per la purificazione e il sacrificio.


Il vischio: questa pianta non manca quasi mai nelle nostre case come decorazione natalizia. La tradizione deriva questa volta dai Celti, che consideravano il vischio un dono degli Dei. Era simbolo della discesa sulla terra della divinità e rappresentava l'immortalità e la rigenerazione, temi che come potrete notare ben si sposano con i significati cristiani del Natale.


Spero di avervi fatto scoprire qualcosa di nuovo e... chissà, magari adesso guarderete alle decorazioni natalizie con un occhio diverso ;)




4 commenti:

  1. Milly, complimenti, che bel post! Quante cose che si imparano...sapevo la storia dell'albero di Natale e del vischio, ma le altre proprio non ne avevo idea!

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    1. Grazie ^^ sono molto contenta che il mio post ti sia piaciuto e ti abbia permesso di imparare qualcosa di nuovo =)

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  2. Scopro sempre cose nuove leggendo i tuoi post, li adoro! :D

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