venerdì 31 gennaio 2014

Lights and Shadows # 62


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Eccoci ritrovati con questa rubrica che molti di voi conosceranno con altri nomi, infatti me l'hanno gentilmente ceduta Alice del blog Stargazer's Tides, Rowan del blog Ombre Angeliche e Reina del blog Il Portale Segreto
Si tratta semplicemente di riportare le tre cose migliori (luci) e le tre peggiori della mia settimana (ombre).

Tre luci:

- Io e Reina abbiamo curato la presentazione del libro di una nostra amica scrittrice: è stata una bellissima esperienza!

- La neve a Triora! *o* Il paese assume un fascino tutto nuovo sotto il candore e la morsa del freddo, è stato... magico :)

- Qui con me c'è Reina e io non posso che esserne felicissima ^_^

Tre ombre:

- L'hotel che abbiamo prenotato era veramente squallido -.-'

- La partenza di Reina si avvicina e sento già una forte nostalgia.

- Non riesco mai a godermi le cose come vorrei.


E adesso ditemi: quali sono le tre luci e le tre ombre della vostra settimana?

giovedì 30 gennaio 2014

Un invadente e simpatico ghiottone: il topolino di campagna


Bentornati nella mia Foresta Incanta!
Finalmente torno sul blog con questa rubrica, ampio contenitore che mi permette di parlarvi della Natura in tutte le sue forme.
Oggi voglio farvi diventare piccoli piccoli, più bassi ancora di un filo d'erba, per farvi conoscere una creaturina spesso disprezzata e poco amata dalle persone comuni. Sto parlando del simpatico topolino di campagna, quello che la scienza chiama topo selvatico.


Non lo trovate carinissimo, con queste orecchie grandi e tonde? A me strappa un tenero sorriso =)
Si tratta di un animaletto laborioso e anche utile agli ecosistemi silvani. Perché? Lo scoprirete tra poco!
Il topo selvatico, lungo non più di dieci centimetri, si adatta facilmente su ogni territorio, qui in Italia è diffusissimo; preferisce scavare il suo dedalo di tane sotto terreni coperti da uno strato verde di fragranti vegetali, ma le sue case preferite sono i sottoboschi arbustivi, le pinete e le boscaglie, soprattutto se di noccioleti. Si può incontrare anche in parchi e giardini, nonché in campi coltivati con cereali e terreni incolti! Insomma, per questo esserino baffuto non ci sono proprio problemi per costruire la sua abitazione ideale. L'unica cosa che il topino selvatico cerca di evitare è la vicinanza con la presenza umana, che lo spaventa e lo allontana.
Vive per lo più nell'oscurità della notte, quando pensa di non poter essere visto dai predatori. Si arrampica con una grande agilità, il nostro amico acrobatico, e può capitare che trovi riparo in nidi di uccello abbandonati; è un roditore ricco di inventiva e molto adattabile, insomma.
Costruisce tortuose gallerie sotto il terreno ricoperto di foglie morte insieme alla sua numerosa famiglia baffuta, ma talvolta può capitare che vengano utilizzati i cunicoli scavati da altre specie; una caratteristica che non manca mai nelle casette dei topolini selvatici è quella di avere tante vie di fuga, per poter scappare via in caso di pericolo. Il sistema di tunnel sapientemente scavato conduce a nidi sotterranei, rivestiti di erbe tritate finemente. Pensate un po' che calde e accoglienti devono essere le loro casette!
Di cosa si nutre questo animaletto? Tanto per cominciare c'è da dire che è un grande golosone e, diciamolo, è proprio ingordo! Mangia bacche, ghiande, frutti, piante verdi, semi, cortecce, funghi, piccoli insetti, lumache e piante da orto, ma i suoi piatti preferiti sono le nocciole e i pinoli! Il topolino buongustaio sapete cosa fa? Per paura di ritrovarsi senza cibo, accumula una grandissima quantità di semi nelle sue gallerie sotterranee; spesso non riesce neppure a mangiarli tutti, ed è allora che entra in gioco il suo ruolo di "topo ecologico". Già, perché grazie alla sua ingordigia spropositata, il cibo che non viene sfruttato resta nel sottosuolo, dando così un importante contributo per il rinnovo delle foreste, che germogliano spontaneamente! Questo suo comportamento vorace però finisce per metterlo ahimè nei guai... Spinto dalla voglia di arraffare tutto il cibo che il suo fine odorato percepisce, giunge a fare razzia di nocciole, pinoli e semi in generale dalle coltivazioni umane, rovinando così irrimediabilmente i nostri raccolti.
Per prevenire i loro attacchi di fame a discapito delle nostre coltivazioni e delle nostre case, esistono diversi sistemi.
Uccidere degli esserini così piccoli e indifesi è davvero un peccato, oltre che una vera crudeltà, per cui è bene trovare metodi alternativi al problema. E poi, diciamocela tutta, la morte non può mai essere un rimedio; in questo caso, uccidere un topo non farebbe altro che lasciare spazio ad altri topolini che, attratti dall'abbondanza di cibo dentro e fuori le nostre case, non tarderanno a presentarsi alla nostra porta.
La vostra fata Mirial però, girovagando qua e là, ha trovato delle soluzioni valide a questo piccolo e naturale problema...
Se avete un orticello frequentato da piccoli amichetti baffuti, potete provare a piantare della menta: i topi non ne gradiscono l'odore e resteranno lontani. Talvolta può capitare che questi piccoli amici della Natura si spingano fin dentro le abitazioni rurali, soprattutto nei mesi freddi, in cerca di cibo e riparo dalle intemperie; in questi casi, potrete tenerli a distanza utilizzando dei batuffoli di cotone imbevuti di olio essenziale di menta piperita, da collocare nelle zone della casa in cui è più probabile che siano presenti. Se la casa in cui abitate è un po' vecchiotta e presenta qualche buco anche piccolo nei muri, è possibile che il curioso topolino lo usi come lasciapassare per entrare in casa e sgraffignare quanto possibile: potete inserire un pezzetto di pagliuzza metallica in tali fori, è troppo dura e pungente per poter essere spostata dai nostri ospiti (indesiderati). In alternativa, se avete un gatto, potete posizionare la lettiera davanti ai fori: l'odore degli escrementi del suo più acerrimo nemico terrà il topino a debita distanza. Se proprio non riuscite ad ottenere successo con questi metodi, potete utilizzare delle trappole non mortali, che fanno in modo che il topo rimanga chiuso in un contenitore dal quale non può uscire; spetterà a voi liberarlo, ma mi raccomando! Prendete la macchina (o la bici se preferite), allontanatevi di qualche chilometro e lasciatelo in un posto verde e accogliente: i topini selvatici sono animali territoriali, quindi liberandolo lontano da casa vostra avrà modo di "rifarsi una vita" senza tornare a bussare ancora alla vostra porta ;)
Il problema alle grandi colture e ai campi coltivati però rimane, direte voi: e invece no! Mirial ha trovato la soluzione anche a questo :p
La Natura, si sa, si regola da sè, quindi per fare in modo che questi piccoli roditori non rovinino i nostri raccolti, potremmo inserire nel nostro territorio un predatore adeguato, che lo allontani sapientemente. Sono adeguati i gatti, ma i predatori più efficaci in assoluto sono i gufi, in particolare i barbagianni. Questi rapaci notturni vivono spesso nei granai, nelle campagne, e non hanno difficoltà a stabilirsi vicino alla presenza umana. Adottate un barbagianni quindi, anch'essi utilissimi alla Natura e all'ecosistema :)

Fonti:
http://it.wikihow.com/Liberarsi-dei-Topi-in-Maniera-Naturale
http://it.wikipedia.org/wiki/Apodemus_sylvaticus
-http://www.derattizzazioni.org/roditori/i-topi-selvatici-i-grandi-opportunisti-delle-nostre-foreste-chi-sono.html
- "I mammiferi delle Alpi - come riconoscerli, dove e quando osservarli", Laura Canalis
Le foto sono tratte dal web.



mercoledì 29 gennaio 2014

Il Riflesso dell'Anima # 11


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Il Riflesso dell'Anima, rubrica creata da me e Reina del blog Il Portale Segreto, consiste nel postare una citazione o un brano tratto da un libro, film, canzone o altro che che ha fatto vibrare le corde della nostra anima associandola a un'immagine. Sarà una rubrica che rispecchia il nostro io più profondo. Non avrà cadenza fissa, sarà dunque occasionale, ed entrambe la gestiremo in modo indipendente l'una dall'altra.
Ecco qui dunque la mia immagine a la mia citazione di oggi:


"I raggi del sole radevano l'erba, trapassando le corolle delicate dei crochi, poi colpivano i miei occhi. [...] Il profilo del terreno in quel momento si trovava perfettamente in linea con le mie pupille, la luce filtrava attraverso i petali e proiettava su di me tutte le sfumature dei colori e le intensità diverse delle luci: avevo scoperto l'anima dei fiori e di tutto ciò che vive per terra. [...] E' così che si guardano, si fotografano e si vivono gli animali, i fiori e forse anche la vita: per capire veramente, a volte bisogna abbassarsi fino a giungere con la faccia per terra, con gli occhi, l'obiettivo e il cuore posti a un'altezza che deve essere quella giusta. Non è sempre facile, può sembrare poco dignitoso, bisogna rinunciare alla tipica posizione eretta dell'uomo. Ci si bagna di rugiada e ci si sporca di fango, ma così è più vero, più reale, più vicino alla nostra parte emotiva e sensoriale. E' certo che s'imparano cose che appartengono ad altri universi."  
Ho sentito il grido dell'aquila - Giancarlo Ferron


martedì 28 gennaio 2014

Libri che... sono di genere gotico (# 36)


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Questa rubrica la condivido con la mia gemellina Reina del blog Il Portale Segreto e ci terrà compagnia a martedì alterni. Essa consiste nel presentarvi fino a un massimo di sette libri inerenti uno stesso tema scelto di volta in volta da noi. Per ognuno di essi spiegheremo brevemente i motivi che ci hanno indotto a sceglierlo. Se volete partecipare, potete postare i vostri libri inerenti al tema della settimana in un commento sotto al post =)

Il tema da noi scelto questa settimana è:

Libri che sono di genere gotico


I libri scelti da me sono:

- "Dark Shadows", di Lara Parker: amore, odio, orrore e magia nera si mescolano in questo romanzo a tinte fosche, che saprà tenervi incollati alle pagine. Gotico sì, al punto giusto, con quel tocco di horror che fa drizzare i peli sulla nuca ma senza mai esagerare veramente.

- "Eterna", di Victoria Alvarez: è un romanzo gotico particolare, poiché le atmosfere sono cupe e misteriose, si parla di paranormale, di fantasmi e di vita ultraterrena, in un turbinio di emozioni e rivelazioni che rendono la trama accattivante.

- "Dracula", di Bram Stoker: lo colloco nel genere gotico per la sua fama, in realtà non l'ho letto. Ci ho provato, ma l'ho ritenuto troppo pauroso per me, fifona che non sono altro! xD

- "Intervista col vampiro", di Anne Rice: un romanzo che consiglio a tutti! E' il primo di una saga anche piuttosto lunga, ma in realtà è autoconclusivo, quindi potete anche non proseguire. Qui si incontra la vera figura del vampiro, dannato per l'eternità, afflitto da una maledizione terribile. Il protagonista racconta la sua storia con tristezza, velata dalla nostalgia per la vita umana che conduceva prima di diventare un principe delle tenebre.


lunedì 27 gennaio 2014

"Un sopravvissuto di Varsavia" di Arnold Shönberg: un brano musicale per non dimenticare

Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Come tutti voi sapete, oggi è la Giornata della Memoria e, come ho avuto modo di spiegarvi varie volte nei giorni scorsi, inizialmente non avevo intenzione di dedicare nessun post a questa ricorrenza.
Sono sempre stata molto sensibile sull'argomento, per me i filmati scolastici e le iniziative ai tempi del liceo che si svolgevano in questa giornata erano una fonte di immenso dolore; vedere film e leggere libri sul secondo conflitto mondiale per me è fuori discussione, ma quest'anno ho deciso di fare un'eccezione.
Mi sono ricordata di un brano musicale che avevo studiato per Storia della Musica quando frequentavo il Liceo; ero rimasta particolarmente colpita dalla sua semplicità spiazzante, mi era arrivato al cuore, pur senza farlo sanguinare dolorosamente come invece hanno fatto filmati e pellicole cinematografiche. Vi lascio dunque una breve presentazione seguita dal brano musicale e dal testo tradotto.

Presentazione:
"Un sopravvissuto di Varsavia" è un breve oratorio del compositore tedesco Arnold Shönberg, ed è uno dei più grandi monumenti musicali dedicati all'Olocausto. Shönberg lo compose nel 1947, in seguito alla morte di suo nipote avvenuta nei lager nazisti. Per scriverne il testo, utilizzò la testimonianza di un ebreo sfuggito al massacro del ghetto di Varsavia. Lo scopo dell'opera è quello di indurre l'ascoltatore a riflettere sugli orrori e le assurdità dello sterminio degli ebrei, lasciando trapelare la ferocia e la crudeltà delle azioni naziste fin dall'introduzione. La musica ha un forte impatto emotivo, indotto dalla crescente drammaticità trasmessa dalla musica di sottofondo.
La scena è narrata da un prigioniero, il sopravvissuto appunto, che non ricorda alla perfezione i fatti accaduti, poiché ha perso momentaneamente i sensi per via delle percosse dei soldati. Egli, insieme all'orchestra, racconta i tristi avvenimenti succedutisi nel ghetto di Varsavia.
Il brano si conclude con un canto, lo Shema Ysroël, da parte dei prigionieri ebraici, che rispondono coraggiosi all'oltraggio nazista affermando la dignità umana, la fede religiosa e la speranza prima di essere uccisi nelle camere a gas.


Testo tradotto:
Non posso ricordare ogni cosa. Devo essere rimasto privo di conoscenza per la maggior parte del tempo. Ricordo soltanto il grandioso momento quando tutti cominciarono a cantare, come se si fossero messi d'accordo, l'antica preghiera che essi avevano trascurato per tanti anni - il credo dimenticato! 
Ma non so dire come riuscii a vivere nel sottosuolo nelle fogne di Varsavia, per un così lungo tempo. 
Il giorno cominciò come al solito: sveglia quando era ancora buio. 
Venite fuori - Sia che dormiste o che le preoccupazioni vi tenessero svegli tutta la notte. 
Eravate stati separati dai vostri bambini, da vostra moglie, dai vostri genitori; non si sapeva che cosa era accaduto a loro - come si poteva dormire? 
Di nuovo le trombe - Venite fuori! il sergente sarà furioso! 
Vennero fuori; alcuni molto lenti; i vecchi, gli ammalati; alcuni con agilità nervosa. Temono il sergente. Si affrettano quanto più possibile. Invano! Molto, troppo rumore, molta, troppa agitazione - e non svelti abbastanza! 
Il sergente urla: "Achtung! Stilljestanden! Na wird's mal! Oder soll ich mit dem Jewehrkolben nachhelfen? Na jut; wenn ihrs durchaus haben wollt!" (Attenzione! Attenti! Beh, ci decidiamo? O devo aiutarvi io con il calcio del fucile? E va bene; se è proprio questo che volete!" ) 
Il sergente e i suoi aiutanti colpivano tutti; giovani e vecchi, remissivi o agitati, colpevoli o innocenti. Era doloroso sentirli gemere e lamentarsi. 
Sentivo tutto sebbene fossi stato colpito molto forte, così forte che non potei evitare di cadere. 
Eravamo tutti stesi per terra, chi non poteva reggersi in piedi era allora colpito sulla testa. Devo essere rimasto privo di conoscenza. 
La prima cosa che udii fu un soldato che diceva: "sono tutti morti", al che il sergente ordinò di sbarazzarsi di noi. 
Io giacevo da una parte - mezzo svenuto. Era diventato tutto tranquillo - paura e dolore. 
Fu allora che udii il sergente che gridava: "Abzählen!" ("Contateli!"). 
Cominciarono lentamente e in modo irregolare: Uno, due, tre, quattro -"Achtung!" ("Attenzione!") il sergente urlò di nuovo, "Rascher! Nochmals von vorn anfange! In einer Minute will ich wissen, wieviele ich zur Gaskammer abliefere! Abzählen!“ ("Più svelti!" "Cominciate di nuovo da capo! Fra un minuto voglio sapere quanti devo mandare alla camera a gas! Contateli!".) 
Ricominciarono, prima lentamente: uno, due, tre, quattro, poi sempre più presto, sempre più presto tanto che alla fine risuonò come una fuga precipitosa di cavalli selvaggi, e tutto ad un tratto, nel mezzo del tumulto, essi cominciarono a cantare lo Shema Ysroël:
"Ascolta, Oh Israele, il Signore è tuo Dio, il Signore è uno. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste parole che Io ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai come "segno" tra i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (delle città)."

Spero che questo componimento vi abbia fatto lo stesso effetto che ha fatto a me, in fondo, piccola o grande che sia, una riflessione è d'obbligo in questa giornata, anche se non bisogna necessariamente aspettare il 27 gennaio per pensare agli orrori del passato...




Settimana Stregata # 53


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
In questa rubrica intendo segnalarvi tutti gli appuntamenti che potrete trovare sotto le fronde degli alberi della mia Foresta. In questo contenitore potrete trovare inoltre:

- Indicazioni sulla fase lunare in corso
- Festività ed eventi importanti della settimana (quando ce n'è)
- La mia lettura in corso e le eventuali letture successive
- L'aforisma della settimana
- Avvisi

E dopo le consuete presentazioni, cominciamo!

Passo a presentarvi la mia lettura della settimana. Dopo aver terminato la lettura di "Jane Eyre", mi sono gettata come vi avevo già preannunciato su un altro classico, e cioé:



E voi cosa state leggendo questa settimana?

Cosa leggerò dopo? Probabilmente, se mi arriverà dalla Piemme, leggerò questa nuova uscita:


Ed ora passiamo agli appuntamenti che troverete qui nella mia Foresta a partire da questo pomeriggio. Più tardi passerò dalla mia Foresta Incanta per segnalarvi un brano musicale in occasione della Giornata della Memoria; niente di articolato, si tratta di un piccolo tributo che ho voluto lasciare su questo argomento così delicato e doloroso. Questo martedì torno con un post della rubrica "Libri che...", che condivido con Reina, mentre mercoledì tornerò con la rubrica "Il Riflesso dell'Anima", creata sempre da me e Reina. Giovedì tornerò a farvi visita con un simpatico post della rubrica occasionale "Ambiente e Natura".  Venerdì mi troverete qui come sempre con le tre luci e le tre ombre della settimana nella rubrica "Lights and Shadows".

Parlando invece di fasi lunari, la Luna sarà calante fino a giovedì, poi ci sarà la luna nuova e con sabato entreremo in fase crescente. Potete dedicarvi alla pulizia dei vetri e seminare verdure a foglia.

Festività e ricorrenze:
Oggi, 27 gennaio, ricorre il Giorno della Memoria.
Il 31 gennaio si festeggia il Capodanno Cinese (anno del Cavallo)

Concludo il post con la citazione della settimana. Oggi la dedico alla felicità:
Siamo su questo mondo per portare pace e felicità a tutti gli esseri. Per raggiungere questo scopo è necessario adottare uno stile di vita pacifico, non dannoso, che non interferisca nella felicità degli altri.
Swami Nirmalananda

E con questo non mi resta che augurare un buon inizio settimana a tutti =)


domenica 26 gennaio 2014

Anteprime: "La mia amica ebrea" di Rebecca Domino e "Quando dal cielo cadevano le stelle" di Sofia Domino


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco, e buona domenica!
Oggi torno con un post dedicato all'olocausto, in vista dell'imminente Giornata della Memoria. A breve usciranno i libri di due sorelle, entrambi ambientati nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.


Titolo: "La mia amica ebrea"
Autore: Rebecca Domino
Pagine: 300
Prezzo: 1,99 euro (formato digitale)
Editore: Lulu
Data di pubblicazione: 27 gennaio 2014

Trama: Amburgo, 1943. La vita di Josepha, quindici anni, trascorre fra le uscite con le amiche, le lezioni e i sogni, nonostante la Seconda Guerra Mondiale. Le cose cambiano quando suo padre decide di nascondere in soffitta una famiglia di ebrei. Fra loro c'è Rina, quindici anni, grandi e profondi occhi scuri. Nella Germania nazista, giorno dopo giorno sboccia una delicata amicizia fra una ragazzina ariana, che è cresciuta con la propaganda di Hitler, e una ragazzina ebrea, che si sta nascondendo a quello che sembra essere il destino di tutta la sua gente. Ma quando Josepha dovrà rinunciare improvvisamente alla sua casa e dovrà lottare per continuare a sperare e per cercare di proteggere Rina, l'unione fra le due ragazzine, in un Amburgo martoriata dalle bombe e dalla paura, continuerà a riempire i loro cuori di speranza. Un romanzo che accende i riflettori su uno dei lati meno conosciuti dell'Olocausto, la voce degli "eroi silenziosi", uomini, donne e giovani che hanno aiutato gli ebrei in uno dei periodi più bui della Storia.

***
Rebecca Domino è nata nel 1984 e da sempre è appassionata di scrittura. Dopo aver messo da parte la sua grande passione per molti anni, è tornata a scrivere. E' un'appassionata viaggiatrice e lettrice. "La mia amica ebrea" è il suo romanzo d'esordio.

Se volete saperne di più potere visitare il blog dell'autrice cliccando qui.



Titolo: "Quando dal cielo cadevano le stelle"
Autore:  Sofia Domino
Pagine: 496
Prezzo: 1,99 euro (formato digitale)
Editore: Lulu
Data di pubblicazione: 27 gennaio 2014

TramaLia ha tredici anni. È una ragazzina italiana piena di sogni e di allegria, con l’unica colpa di essere ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale. Dallo scoppio delle leggi razziali la sua vita cambia, e con la sua famiglia è costretta a rifugiarsi in numerosi nascondigli, a sparire dal mondo. Da quel mondo di cui vuole fare disperatamente parte. Passano gli anni, conditi da giornate piene di vicende, di primi amori, di paure e di speranze, come quella più grande, la speranza che presto la guerra finirà. Ma nessuno ha preparato Lia alla rabbia dei nazisti. Il 16 ottobre 1943, la comunità ebraica del ghetto di Roma viene rastrellata dalla Gestapo e i nazisti le ricorderanno che una ragazzina ebrea non ha il diritto di sognare, di sperare, di amare. Di vivere. Lia sarà deportata ad Auschwitz con la sua famiglia, e da quel giorno avrà inizio il suo incubo. Terrore, lavoro, malattie, camere a gas, morti. E determinazione. Quella che Lia non vuole abbandonare. Quella determinazione che vorrà usare per gridare al mondo di non dimenticare. Quella determinazione che brillerà nei suoi occhi quando il freddo sarà troppo pungente, quando la fame sarà lancinante, quando la morte sarà troppo vicina e quando sarà deportata in altri campi di concentramento. Quella determinazione che le farà amare la vita, e che le ricorderà che anche le ragazzine ebree hanno il diritto di sognare. Perché non esistano mai più le casacche a righe, perché nessuno sia più costretto a vivere in base a un numero tatuato su un braccio o in base a una stella cucita sulla veste. Perché dal cielo non cadano più le stelle.

***
Sofia Domino è nata nel 1987 e sin da bambina amava scrivere temi e racconti. La scrittura è diventata la sua passione principale, ma ama anche leggere, viaggiare e sognare ad occhi aperti. "Quando dal cielo cadevano le stelle" è il suo romanzo d'esordio. 

Se volete saperne di più potete visitare il blog dell'autrice cliccando qui.

Che ne pensate?


venerdì 24 gennaio 2014

Lights and Shadows # 61


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Eccoci ritrovati con questa rubrica che molti di voi conosceranno con altri nomi, infatti me l'hanno gentilmente ceduta Alice del blog Stargazer's Tides, Rowan del blog Ombre Angeliche e Reina del blog Il Portale Segreto
Si tratta semplicemente di riportare le tre cose migliori (luci) e le tre peggiori della mia settimana (ombre).

Tre luci:

- Domani partirò per andare da Reina! Staremo insieme una settimana, sono felicissima *o*

- La mia nonna mi sta facendo un maglione di lana grigio, sta venendo benissimo!

- Il 2013 mi ha regalato delle amicizie stupende, quest'anno le coltiverò ancora di più e sono proprio contenta delle persone che ho avuto modo di incontrare =)

Tre ombre:

- Brutti litigi che mi gettano sempre nello sconforto.

- Non si trova uno straccio di lavoro e io non so proprio più come fare. Voglio una vita mia!!!

- Sono proprio molto stanca... avrei bisogno di una bella settimana di riposo.


E adesso ditemi: quali sono le tre luci e le tre ombre della vostra settimana?

giovedì 23 gennaio 2014

Il Gufo Postino # 53


Bentornati in questa Foresta Incanta, creature del bosco!
Torno sul blog con questa rubrica, che altro non è che la mia versione di "In my mailbox". Per chi ancora non la conoscesse, ecco di cosa si tratta: il Gufo Postino consiste nel presentare i libri acquistati, regalati, prestati o ricevuti.... per rendere più accattivante la presentazione, io e la mia sorellina Yvaine del blog Il Pozzo dei Sussurri abbiamo pensato di lasciarvi, insieme alla trama, anche l'incipit dei libri in questione, di modo da darvi un piccolo assaggino ^^ La rubrica verrà postata da me il giovedì, ovviamente i giovedì in cui il Gufo Postino mi avrà mandato qualcosa =)

In questo ultimo mese ci sono state un po' di nuove entrate nella mia libreria, dovute a scambi e ai regali natalizi.
Questi primi due libri che vado presentandovi me li sono regalati grazie a delle offerte imperdibili trovate in libreria =P

Trama
Elizabeth Bennet è carina, brillante, una perfetta ragazza da marito. Ma, a differenza delle sorelle e in barba ai consigli della madre, non smania per darsi in sposa al primo pretendente. Ha un sogno: vuole innamorarsi e una vera eresia per i suoi tempi - sposare l'uomo che ama. Non sembra cosa facile, ma quando si presenta alla porta di casa Bennet un nuovo interessante vicino, il giovane Mr Darcy, il più appare fatto. Lui è bello, intelligente, pieno di fascino, eppure le cose tra i due non riescono a ingranare e tra fraintendimenti, pettegolezzi, reciproche incomprensioni sembra proprio che Lizzy e Darcy non vogliano rassegnarsi ad ammettere quello che i loro cuori hanno già perfettamente capito.

Incipit:
E' cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie. E benché poco sia dato sapere delle vere inclinazioni e dei proponimenti di chi per la prima volta venga a trovarsi in un ambiente sconosciuto, accade tuttavia che tale convinzione sia così saldamente radicata nelle menti dei suoi nuovi vicini da indurli a considerarlo fin da quel momento legittimo appannaggio dell'una o dell'altra delle loro figlie.





Trama:
Nessuno ha più messo piede nella torre del negromante Ar-Gular da quando la costruzione è stata sigillata dai Guardiani dell'Equilibrio. Nessuno fino ad ora... Una rissa in locanda, la profanazione di una tomba, una scommessa insolita e un libro arcano conducono il becchino storpio di Tilos alla torre maledetta, dove lo attende uno straordinario ritrovamento che legherà il suo destino a quello del boia di Giloc, un demone ancestrale imprigionato da secoli nel "Buco". In un mondo grottesco e sanguinario che rievoca l'atmosfera cupa dell'Alto Medioevo si snodano le vicende di una compagine di personaggi bizzarri, protagonisti di una trama incalzante, ricca di situazioni rocambolesche e sorprendenti colpi di scena. Suspense, tenerezza, horror e ilarità convivono in questo originale romanzo tra il gotico e il fantasy, lontano dagli stereotipi e fruibile a più livelli di lettura, appassionando così sia gli adulti che i ragazzi.

Incipit
Il vecchio oste scrutò seccato il volto dell'amico prima di servirgli nuovamente da bere.
"Fattelo durare, perché questo è l'ultimo" disse a denti stretti, per non sovrastare i brusii che serpeggiavano nella locanda. Poi mise da parte il tono severo e aggiunse: "Ulvo, ma non ti passa mai per quella testaccia bacata che così ti rovini?"


Il seguente libro me lo ha regalato la mia gemellina Reina per Natale! Le poste hanno rischiato di non farmelo arrivare, ma finalmente è qui, tra le mie manine *o* non la ringrazierò mai abbastanza per avermelo trovato e spedito, è introvabile!


Trama:
La magica saga dei gufi piena di mistero e avventura, eroismo e tragedia, emozione e leggenda, è pervasa da un profondo amore per la natura e per le creature che vi abitano.
Le antiche comunità degli Allocchi e dei Barbagianni sono alle prese con un disperato conflitto territoriale. Combattono per la meravigliosa distesa di foreste conosciuta col nome di Regno Perduto. Lo spazio per vivere è scarso a causa della minaccia già in atto rappresentata dal genere umano e dall'arrivo degli stranieri, le Civette. Ma all'improvviso si affaccia all'orizzonte un altro pericolo, una minaccia ben più grande della guerra civile tra i Barbagianni e gli Allocchi. Un mostruoso Gufo Reale si sta spaventosamente avvicinando, uccidendo ogni vivente che si trova sul suo sentiero e seminando terrore e desolazione sulla sua scia. I nemici di un tempo, se vogliono salvare se stessi e i Regno Perduto, devono allearsi insieme per fermare l'invasore. L'epica saga è narrata da Yoller, un Allocco aristocratico, ormai vecchio e carico di un'amara saggezza.

Incipit:
Ora sono vecchio, e anche il più adatto a narrare questa storia. La racconterò al vento e agli alberi, perché tanto nessuno del mio popolo vorrà ascoltarla.
Sicuro, ne esistono altre versioni: la verità, come ogni altra cosa, è relativa. E' così legata ai punti di vista, a dove ti trovi, a dove stai volando in un determinato momento.


Questo invece mi è stato regalato dalla mia dolcissima metà! E' per bambini lo so, ma io sono un po' bambina in fondo e amavo talmente tanto le storie di Boscodirovo nella mia infanzia che questo volumetto non poteva proprio mancare nella mia libreria!

Trama:
Le quattro avventure classiche dei personaggi di Boscodirovo pubblicate in formato tascabile.

Incipit:
Era uno splendido autunno. Le more erano ormai mature, e le noci erano al punto giusto; i topolini di Boscodirovo avevano un gran daffare. Ogni mattina uscivano nei prati per raccogliere semi, bacche, radici, che trascinavano poi fino all'Emporio Tronchetti.


Voi che ne pensate?  

mercoledì 22 gennaio 2014

Segnalazione: "Rebirth - Sei pronto a rinascere?" di Matteo Zapparelli


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Oggi vi propongo un'interessante uscita librosa di uno scrittore emergente italiano. Spero possa interessarvi =)

Il primo volume di un'epica e avvincente saga, 
dove il thriller soprannaturale incontra un'indimenticabile storia d'amore!


Titolo: Rebirth - Sei pronto a rinascere?
Autore: Matteo Zapparelli
Pagine: 404
Prezzo: 14,90 euro (versione cartacea), 2,99 euro (versione digitale)
Editore: Sognoedizioni

Trama: Da millenni in ogni angolo del mondo si combatte una guerra segreta e sanguinosa tra i Figli di Argo, un'antica stirpe di licantropi, e l'oscuro Ordine della Croce d'Argento. Una sola città vive in pace: Verona, la città dell'amore cantata da Shakespeare. Ma anche quest'ultimo baluardo sta per crollare, ora che l'Ordine schiera le proprie forze in un disperato tentativo di annientare il nemico. E la scia di sangue crescerà fino ad assumere le forme di un fiume in piena. Nel mezzo di questo vortice di violenza, Etienne e Sara si incontreranno quasi per caso. Lui, licantropo apostata che ha voltato le spalle ai propri fratelli per amore di una donna. Lei, ragazza sognatrice che gli ruberà il cuore con i suoi grandi occhi verdi. E, mentre cala la notte e sorge la luna piena, gli ululati echeggiano e le spade si innalzano, Etienne dovrà lottare per salvare la donna che ama e offrire al mondo un ultimo barlume di speranza. 

Che ne pensate?


martedì 21 gennaio 2014

Tag: Se fossi...

Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Oggi vi propongo un nuovo tag, che ho trovato sul blog della mia gemellina Reina del blog Il Portale Segreto =)

Se fossi...

1) ... un animale?
Ok, cominciamo bene! Vorrei essere mille animali, visto che ne amo un'infinità: dal gabbiano al delfino, dal lupo ai rapaci di ogni genere... Ma se guardassi nel profondo della mia anima, credo proprio che sarei un roditore =P Un topino di campagna per la precisione, o magari uno scoiattolo, non so. Perché dico questo? Be' perché sono una persona timida e timorosa, silenziosa ed introversa, amo molto rosicchiare il formaggio e mangiare cereali e frutta secca, ho occhi vispi, vivaci e curiosi. Quindi converrete con me che due baffetti da topolino non me li toglie proprio nessuno =P

2) ... una pianta?
Difficile anche questa. Credo che sarei un albero di nocciolo, per la gioia e la spensieratezza che trasmette. Le sue fronde sono ombrose al punto giusto, ma le sue foglie si protendono verso il sole in modo gioioso, lasciando trapelare un po' della sua luce nel sottobosco. I rami che formano il suo tronco sono sottili, apparentemente deboli ma forti ed elastici, e i suoi frutti sono squisiti, offrono una valida nutrizione a molti animali e sono da sempre simbolo della vita e della saggezza. Il nocciolo in sé è anche simbolo di ispirazione, che serve in grande quantità ad artisti e scrittori in genere ;)

3) ... un frutto?
Probabilmente sarei il lampone: è rosso, un colore che sento molto mio, cresce in zone boscose ed è un frutto dolce =)

4) ... un cibo?
Qui vado a intuito... Sarei un qualsiasi piatto preparato con le patate: gnocchi, crocchette, gateau... Le patate sono il mio cibo preferito, senza non potrei vivere credo xD

5) ... una bevanda?
Sarei acqua: la bevanda più semplice che esista! Sono una persona senza troppi fronzoli, quindi credo che l'acqua mi rappresenti molto bene.

6) ... un dolce?
Probabilmente il tiramisù, la cui bontà si ottiene dalla combinazione di elementi dolci ed amari, chiari e scuri.

7)  ... un colore?
Sarei l'azzurro. Questo colore è simbolo di comunicazione attraverso la creatività, di lealtà ed idealismo, trasmette tranquillità. Chi ama l'azzurro (secondo quanto leggo sul web) ama l'ambiente e ha una grande capacità di riflessione. Un altro colore che mi rappresenta è il verde, che ispira equilibrio, compassione ed armonia e trasmette amore per il regno naturale.

8) ... un personaggio dei fumetti?
Mi sono sempre identificata molto in Will del fumetto "Witch". Da piccola amavo questa serie e non ne perdevo un fascicolo, amavo immedesimarmi in Will: è insicura e sensibile, ma sa essere determinata quando serve, tirando fuori la grinta.

9) ... una musica?
Sarei una compilation di musica celtica: sa essere allegra e spensierata, ma talvolta anche struggente e malinconica, esattamente come me.

10) ... una canzone?
Difficile a dirsi... Forse, per i messaggi che porta, sarei "Man in the Mirror" di Michael Jackson.

11) ... un fenomeno atmosferico?
Direi che sarei una bella nevicata: silenziosa, soffice, fredda al tatto ma generatrice di sogni infantili. Una nevicata, come ogni altro evento atmosferico, può essere piacevole e fonte di gioia, ma ahimé ha anche i suoi lati oscuri se si trasforma in tormenta.

12) ... un quadro?
Senza ombra di dubbio sarei "Il viandante sul mare di nebbia" di Caspar David-Friedrich!
E' un dipinto che mi ha sempre rappresentato, sia per lo spirito romantico che da esso trapela, sia per il senso di libertà che ispira, oltre al fascino per il mistero suggerito dalla nebbia. Rispecchia alla perfezione il mio io più profondo.



13) ... il personaggio di un film?
Sarei Molly Mahoney del film "Mr Magorium e la Bottega delle Meraviglie": come lei, anche io ho scarsa fiducia in me stessa, ma se solo avessi intorno a me un'ambiente favorevole, credo che riuscirei a dare il meglio e ad inventare cose fantasiose e "magiche".

14) ... un super eroe?
Sinceramente? Non mi rivedo in nessun super eroe xD

15) ... un giorno della settimana?
Forse sarei il lunedì, per il semplice fatto che il suo nome derivi dalla Luna, il satellite che influenza con i suoi cicli la vita sulla Terra: bianca, misteriosa e fonte di ispirazione per artisti e poeti, è presa come simbolo di romanticismo dalle coppie innamorate. Simboleggia l'essenza femminile e ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

16) ... un trucco?
Un rossetto rosso. Non è adatto a tutti i tipi di labbra, ma quando trova quelle che fanno al caso suo sa dare il meglio di sè ;)

17) ... un mese?
Ottobre: è in questo mese che si respira a pieni polmoni la mia stagione preferita, l'autunno. E' in questo mese che riesco a dare il meglio di me, colta da una travolgente ispirazione!

18) ... un indumento?
Un caldo e morbido maglione di lana =) Come i maglioni, anche io odio l'estate e prediligo le stagioni fredde (anche se soffro le basse temperature, ma questo è un dettaglio u_u)

19) ... un mobile?
Una libreria, meglio se con le ante per proteggere e custodire i libri al mio interno. Come sapete tutti, amo i libri e il loro mondo, adoro chiudermi in me stessa e lasciarmi trasportare dalla lettura, custodendo nella mia anima storie, emozioni e mondi che mostro solo a coloro di cui mi fido.

20) ... un libro?
Ci sono molti libri in cui mi ritrovo, ma forse quello che rispecchia di più il mio spirito libero e la mia vera essenza è "Jane Eyre". Mi rivedo molto nella protagonista, sia per esperienze vissute che per sentimenti e ragionamenti. 

Vi è piaciuto questo tag? Spero che le mie risposte vi abbiano permesso di conoscermi un po' meglio. Se lo farete anche voi venite a lasciarmi un commento, leggerò molto volentieri le vostre risposte =)


lunedì 20 gennaio 2014

Settimana Stregata # 52


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
In questa rubrica intendo segnalarvi tutti gli appuntamenti che potrete trovare sotto le fronde degli alberi della mia Foresta. In questo contenitore potrete trovare inoltre:

- Indicazioni sulla fase lunare in corso
- Festività ed eventi importanti della settimana (quando ce n'è)
- La mia lettura in corso e le eventuali letture successive
- L'aforisma della settimana
- Avvisi

E dopo le consuete presentazioni, cominciamo!

Passo a presentarvi la mia lettura della settimana. Continua ancora a rilento la rilettura di uno dei miei libri preferiti, e cioè "Jane Eyre". Il tempo per leggere scarseggia sempre di più, se ci aggiungiamo i problemi personali poi non ne parliamo...



E voi cosa state leggendo questa settimana?

Cosa leggerò dopo? Probabilmente mi getterò su un altro classico, la cui lettura avevo previsto per questo anno, e cioè:



Ed ora passiamo agli appuntamenti che troverete qui nella mia Foresta a partire da domani. Questo martedì vi proporrò il Tag "Se fossi..." . Mercoledì troverete sul blog una nuova anteprima libresca di un libro pubblicato da uno scrittore emergente italiano, mentre giovedì tornerò a farvi visita con "Il Gufo Postino".  Venerdì mi troverete qui come sempre con le tre luci e le tre ombre della settimana nella rubrica "Lights and Shadows", e domenica vi proporrò una nuova anteprima dedicata al tema dell'olocausto.

Parlando invece di fasi lunari, la Luna sarà calante fino a mercoledì. Potete dedicarvi alla cura delle unghie, sia delle mani che dei piedi. Il weekend l'influenza della luna sarà particolarmente indicata per la rimozione di macchie difficili dai vostri vestiti e da una conseguente buona riuscita del bucato. E' un'ottima settimana per la raccolta delle radici e per tagliarsi i capelli, se volete che vi crescano più forti, ma più lentamente. Ricordate che con la luna calante potete permettervi qualche piccolo eccesso di cibo, poiché si tende ad assimilare di meno.

Avviso:
Mi scuso per questo periodo un po' "poco fantasioso", ma sono piuttosto indaffarata, oltre che apatica per via di questioni personali. Spero di tornare ad essere attiva e solare molto presto!
Volevo inoltre avvisarvi che, come già annunciato ieri, da questa settimana fino al 27 gennaio troverete sul blog alcuni articoli riguardanti l'olocausto. Come avrete notato, non ho mai amato dedicare post a questo argomento: non per strani motivi, ma perché sono estremamente sensibile e soffro molto per gli orrori del passato. Quest'anno avevo pensato di mantenere come al solito una certa sobrietà, da qualche mese ho pensato di proporvi un brano musicale sull'argomento, che conosco da qualche anno e che mi aveva colpito molto, e ho deciso volutamente di tenerlo da parte per la Giornata della Memoria. A questo mio piccolo spunto di riflessione si sono aggiunte alcune richieste via mail, alle quali ho deciso di non tirarmi indietro.

Concludo il post con la citazione della settimana. Oggi la dedico alla famiglia:
Il legame che unisce la tua vera famiglia non è quello del sangue, ma quello del rispetto  e della gioia per le reciproche vite.
Illusioni - Richard Bach

E con questo non mi resta che augurare un buon inizio settimana a tutti =)


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