Bentornati nella mia Foresta Incantata e buona domenica a tutti!
Oggi passo da qui con il mio amico Enrico del blog Protestaverde per mostrarvi ciò che abbiamo visto qualche giorno fa sulle spiagge della nostra zona, in uno dei rari momenti di bel tempo di questi giorni.
Siamo arrivati sul lungomare e ciò che si mostrava ai nostri occhi era questo: la superficie della spiaggia era diminuita decisamente rispetto all'ultima volta che l'avevamo vista, ed era ricoperta di legname portato a riva dalle recenti mareggiate e dal torrente in piena, la cui foce si trova a pochi passi di distanza. Fin qui nulla di nuovo, del resto tutti gli anni il mare si riprende ciò che i lavori dell'uomo tentano periodicamente (e inutilmente) di conquistare, arrecando gravissimi danni al fragile ecosistema della costa.
Avvicinandoci di più, abbiamo notato cosa c'era oltre alla legna...
La mareggiata, oltre a portare a riva molti legni arrivati dalle foci dei nostri torrenti, ha restituito all'uomo qualcosa di più... alcuni dei suoi vecchi regalini lasciati in pasto ai corsi d'acqua sono tornati sotto l'occhio di tutti!
Guardate quel barile enorme vicino alla riva!
Tutti danno la colpa al maltempo per lo stato in cui è ridotta la nostra spiaggia, ma questo relitto riportato a terra non è certo caduto dal cielo con la pioggia!
Si vede di tutto in mezzo ai canneti e agli alberi sradicati spazzati via dalla furia del maltempo: pneumatici di automobili, giocattoli per bambini, bottiglie di plastica e non, contenitori di detersivi, ferraglie... e chi più ne ha più ne metta!
La cosa però che ci ha più impressionato durante questa passeggiata nel degrado ambientale, è stata quella che potete osservare in questa nostra ultima foto:
Guardate quell'onda nera che si abbatte sulla spiaggia! Non avevamo mai visto il nostro mare di quel colore, nero come l'inchiostro. Non sappiamo cosa possa essere stato ad avergli "donato" questa tonalità, ma ci ha fatto una certa impressione...
Se questo dovrebbe essere il mare premiato con la Bandiera Blu (simbolo delle acque pulite) non oso immaginare come sia altrove!
Guardando le acque color della notte che si infrangevano sul litorale e i gabbiani che vi nuotavano in mezzo, mi è tornato in mente l'incipit di un famoso romanzo di Sepùlveda, e cioè "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare"... Ci ha provocato una grande rabbia vedere gli uccelli che sguazzavano ignari (o forse no) del pericolo, senza contare dei danni che sta provocando questo disastro agli ecosistemi marini, oltre che all'ambiente in generale! Come si può lasciare le spiagge ad un degrado del genere? E poi abbiamo il coraggio di lamentarci che i poveri gabbiani vengano a cercar cibo nei cassonetti urbani e che siano portatori di malattie... Sarebbe meglio chiedersi il motivo che sta dietro a questi cambiamenti di abitudini, prima di fare ipocrite accuse.
Neanche a dirlo, i pescatori escono lo stesso in barca con il mare che imperversa in condizioni di inquinamento, e vendono regolarmente il loro pesce nei dintorni...
Non crediamo ci sia bisogno di aggiungere altro, poiché la nostra indignazione è indescrivibile. Speriamo che chi di dovere faccia qualcosa al più presto per porre rimedio a questo disastro, e speriamo che la gente comune ci pensi due volte prima di gettare i propri rifiuti nei letti dei corsi d'acqua...
:-(
RispondiEliminasiamo noi uomini che distruggiamo la natura, un vero orrore.
Parole sante Robby!
Elimina:(
RispondiEliminaBoh, io non capisco!! perchè dobbiamo distruggere cosi la natura :(
E' una cosa che fa rabbia anche a me. Purtroppo però rispettare la natura sembra che "non convenga" più -.-'
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