mercoledì 3 aprile 2013

Recensione: "Il Mulino dei Dodici Corvi" di Otfried Preussler


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Oggi vi propongo una nuova recensione. Il libro in questione è "Il Mulino dei Dodici Corvi" e l'ho letto tutto d'un fiato!  E pensare che quando l'ho visto per la prima volta non mi ispirava per niente xD questo dimostra che non bisogna mai fermarsi alla prima impressione u.u

Autore: Otfried Preussler
Editore: Teadue
Pagine: 285
Prezzo: 8,60 euro

Trama: Krabat, giovane orfano che vaga di villaggio in villaggio all'epoca in cui quello del viandante era quasi un mestiere, fa uno strano sogno: undici corvi appollaiati su una stanga lo chiamano con insistenza, invitandolo al mulino della palude di Kosel. Poiché il sogno si ripete per più notti, il ragazzo decide di mettersi alla ricerca di quel luogo, lo trova davvero, viene ingaggiato dal mugnaio come apprendista e inizia il suo tirocinio con altri undici garzoni. Ben presto Krabat si rende conto d'essere finito in una scuola di magia nera, ma, allettato dall'idea di diventare un esperto nell'"arte delle arti", quella che consente di acquisire un immenso potere, accetta di seguire gli insegnamenti del mugnaio-maestro. Allievo diligente, Krabat non sa però rinunciare al mondo esterno ed è sempre pronto a coglierne i richiami di vita e d'amore; inoltre, troppe sue domande rimangono senza risposta: chi è il misterioso compare che giunge al mulino nelle notti di novilunio? Quali orribili sostanze tritura quella che viene chiamata la Macina Morta? Così, nel ragazzo matura a poco a poco la decisione di opporsi al potere del maestro, di trasformarsi da allievo prediletto in antagonista. Ecco che allora la favola si rivela per quello che è: un romanzo sulla scelta fra potere e amicizia, potere e amore, potere e libertà. Un romanzo che, dopo aver immerso il lettore nella cupa atmosfera della magia usata a scopi malvagi, lo fa riemergere alla luce del sentimento.

Voto:
Recensione:
"Il Mulino dei Dodici Corvi" è un romanzo di genere dark fantasy, una fiaba a tinte fosche che ricorda nelle atmosfere e nella composizione le classiche fiabe dei fratelli Grimm. Può considerarsi un vero e proprio romanzo di formazione, poichè il protagonista, Krabat, affronterà diverse prove che lo porteranno ad un'evoluzione all'interno della storia, iniziandolo all'età adulta.
Orfano, povero e senza una meta, il giovane Krabat finisce nella misteriosa palude di Kosel, dove sorge un mulino alquanto singolare. Krabat vi giunge in seguito a un sogno ricorrente, in cui veniva chiamato a presentarsi al mulino. Viene subito accolto dal mugnaio, che si fa chiamare maestro, e dagli undici garzoni che lavorano sodo per mandare avanti il mulino. Fin da subito, Krabat comprende che qualcosa di strano si nasconde fra le sue mura e ben presto scopre che il mulino non è altro che una scuola di magia nera. Come è accaduto a tutti gli altri garzoni prima di lui, Krabat viene iniziato all'arte dal maestro; ogni venerdì sera lui e gli atri lavoranti si trasformano in corvi per seguire le lezioni del mugnaio, che legge loro dei passi del Koraktor, il libro nero degli incantesimi. Sebbene Krabat si mostri entusiasta di imparare incantesimi e formule magiche, i suoi interrogativi rimangono molti e nessuno dei lavoranti sembra disposto a rivelargli i segreti che il mulino nasconde. Le domande di Krabat rimarranno senza risposta per tutta la durata del romanzo e accompagneranno anche il lettore, accomunandolo con il protagonista. Ma ecco che dopo tre anni dal suo arrivo alla palude di Kosel, Krabat finalmente comprende l'oscurità che avvolge il mulino e i suoi abitanti: per liberarsene dovrà mettersi alla prova e rischiare di perdere quello che ha di più caro al mondo.

Vorrei fare un appunto al titolo del romanzo: per una volta devo dire di preferire di gran lunga quello della versione italiana anzichè l'originale, cioè "Krabat". Seppure quest'ultimo esprima la centralità del protagonista, che ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo della storia, il titolo più incisivo, evocativo e rappresentativo è "Il mulino dei dodici corvi", che lascia trapelare l'atmosfera di mistero e le tinte fosche contenute all'interno del romanzo.
La storia è ambientata in Sassonia, nella Palude di Kosel vicino a Schwarzkollm.
La trama è ben congegnata, non priva di colpi di scena che sanno tenere il lettore incollato alle pagine, tormentato dalla curiosità e sconcertato dagli inquietanti avvenimenti che si succedono al mulino. Il lessico è semplice e diretto, il ritmo scorrevole e incalzante, reso veloce anche dai capitoli brevi, caratteristica che permette al lettore di leggere più velocemente e di non stancarsi mai.
Le descrizioni non sono lunghe ed elaborate, ma lasciano ampia immaginazione al lettore. E' vero però che trascurare le descrizioni ha permesso all'autore di aumentare il mistero che circonda il mulino e i suoi abitanti. 
Sebbene le personalità presenti in questo romanzo siano tante (i dodici garzoni, il maestro, la Kantorka), l'autore non si cura di indagare la psicologia di ognuna di esse, tant'è che a volte si tendere a confondere i diversi garzoni gli uni con gli altri. I personaggi che l'autore ci fa conoscere un po' meglio si contano sulle dita di una mano, ma non è una scelta che riesco a criticare, perchè alla finalità della storia non serve al lettore sapere di più sui personaggi presenti nel libro. Questo dimostra ancora una volta come una storia di per sé semplice e quasi abbozzata, ma ben pensata, possa essere ben più efficace rispetto a storie ricche di condimento ma povere di sostanza.
I temi trattati nel romanzo sono tanti, e tutti importanti: la vita e la morte, l'amore e l'odio, il bene e il male, ma anche valori come l'amicizia, la solidarietà, la fratellanza e la condivisione.
Il libro è tempestato di simboli nascosti, che difficilmente passeranno inosservati al lettore, e mi hanno fatto credere che l'autore volesse rappresentare in questo romanzo una sorta di Cristianesimo al contrario, speculare, ma rivisto dalla parte del Male. C'è un maestro e ci sono dodici garzoni che imparano la magia nera, così come c'era Gesù con i dodici apostoli; le tappe fondamentali del romanzo sono contrassegnate dalle festività cristiane, in un continuo rincorrersi di sacro e profano, di bene e male; più volte ricorrono all'interno del romanzo i numeri 3 e 12, così come anche simboli come il pentacolo, la croce e il cerchio. Il numero 12  nella simbologia indica la conclusione di un ciclo compiuto, è simbolo della prova di iniziazione che consente di passare da un piano ordinario ad un piano superiore. E' un numero associato alle prove fisiche e mistiche che deve compiere l'iniziato, superate le quali, porta ad una trasformazione, poichè l'evoluzione si compie su prove difficili, le uniche che portano ad una vera crescita. Il numero 12 finisce dunque per spiegare la vera essenza della trama del libro, non sarà certo un caso se l'autore lo ha scelto per la sua storia!
Nonostante l'atmosfera cupa e un po' noir che contraddistingue il romanzo, non mancano intermezzi allegri e spensierati, che alleggeriscono i toni della narrazione.
Ho trovato questa storia molto originale e interessante, sia per la trama sia per i temi in essa affrontati, importanti sì, ma trattati in modo leggero e fiabesco, caratteristiche che però non ne sminuiscono l'importanza, anzi!
L'unica critica che mi sento di fare a questo libro, è che ho trovato il finale un po' precipitoso, tuttavia è ugualmente soddisfacente.
Dal romanzo di Preussler è stato tratto un film, uscito nella sale cinematografiche nel 2008, intitolato "Krabat", che non è del tutto fedele al libro e che purtroppo lascia molti interrogativi in sospeso.
"Il mulino dei dodici corvi" è rivolto a un pubblico giovane, ma sinceramente lo trovo molto adatto anche ai lettori più grandi. Lo consiglio a tutti coloro che desiderano una lettura originale e diversa, anche ai non amanti del fantasy, poichè il libro rientra in questo genere in modo un po' anomalo. Consigliato a chi desidera immergersi in un'atmosfera cupa ed inquietante, ma mai veramente paurosa. Adatto insomma ai fifoni come me, che vogliono buttarsi in qualcosa di più accattivante senza soffrire di incubi notturni =)

Voi cosa ne pensate? Lo avete letto? Lo leggerete?

17 commenti:

  1. è lì sul mio scaffale... devo assolutamente leggerlo!
    bellissima e interessantissima recensione!

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    1. Voglio assolutamente sapere cosa ne penserai! Io l'ho letto dopo aver visto il film, quindi mi sono rovinata molte cose, chissà com'è leggerlo senza sapere come andrà a finire *_*
      Sono contenta che la recensione ti sia piaciuta ^^

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  2. Mirial, finalmente dopo tanto peregrinare ho deciso di fermarmi sul tuo blog, complice proprio questa recensione. Sono follower da tanto, ma raramente ho commentato, ti seguo con piacere, ma il tempo per soffermarmi e lasciarti un pensiero adatto ai tuoi post, non lo riesco quasi mai a trovare.

    Credo di essere stata attratta dalla magia (nera, bianca, rossa...) fin da quando ero bambina, mi ha sempre intrigato e ovviamente ogni volta che mi si presenta l'occasione di leggere romanzi che trattino questi temi, vado in brodo di giuggiole.
    "Il mulino dei dodici corvi" è passato davanti ai miei occhi tantissime volte, sia in libreria che su siti online, ho letto la trama, ma non ho mai cercato in giro recensioni che ne parlassero.
    La tua capita a fagiuolo (come si suol dire), l'ho letta e sono rimasta intrigata dal modo in cui analizzi il romanzo, ma anche il modo in cui riesci a trasmettere a noi che ti leggiamo quello che ti ha trasmesso e lasciato.
    Mi è piaciuta molto e sicuramente mi ha fatto compiere (finalmente) la scelta definitiva di mettere "Il mulino dei dodici corvi" nella mia wishlist.

    Grazie per questo consiglio e ti avviso che finirai nella mia rubrica Wandering Blogs, spero di avere più tempo in futuro per soffermarmi nella tua foresta. Un bacione!

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    1. Grazie per questo tuo bellissimo commento, sei carinissima *_*
      Non preoccuparti se non hai mai il empo di commentare, mi fa molto piacere che tu mi segua lo stesso ;)
      Anche io come te sono sempre stata attratta dalla magia, motivo per cui quasi tutti i libri che ho a casa ne parlano, chi più chi meno, ma nei libri che compro di solito c'è sempre una certa dose di magia =P Così su due piedi non mi viene in mente nessun libro da consigliarti, magari tra le mie recensioni (passate e future= troverai qualcosa di interessante =)
      Sono contenta che la mia recensione ti sia piaciuta, nel caso tu leggessi il libro fammi sapere come lo hai trovato! A me è piaciuto, nonostante non sia decisamente il mio genere essendo io molto fifona xD Davvero lo consiglio =)
      Infine, ti ringrazio in anticipo per inserirmi nella tua rubrica, verrò sicuramente a dare un'occhiata =D
      Un bacione anche a te e buone letture ;)

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    2. Guarda, ho fatto vedere il tuo blog tempo fa alla mia migliore amica, lei oltre ad avere una grande passione per la magia, ha un grande rispetto per la natura e le è piaciuto tantissimo navigare nel tuo angolino, si è ritrovata in molte cose ed ha trovato molti spunti di lettura.
      Ho notato che tu leggi anche molti "manuali", non so se sia la parola giusta che parlano di questo, mentre io mi limito ai romanzi, anche se in effetti mi piacerebbe spaziare e apprendere qualcosa di più "concreto" su magia e natura.
      Ti ringrazio per la tua risposta, che in effetti blogger non aveva segnalato.
      Un bacione di nuovo e buonanotte!

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  3. Ok mi hai convinto!!! corro a comprare questo libro!!!!!
    Ho sempre bisogno, di staccare dal fantasy "tradizionale".

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    1. Uh, ne sono contentissima! Fammi sapere come lo avrai trovato =)

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    1. Questo libro lo avevo conosciuto proprio dalla tua recensione, ma non ero interessata a leggerlo perchè credevo fosse più "horror". Poi ho visto "Krabat" e allora non me lo sono lasciato sfuggire =)
      Un bel libro davvero!

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  5. Mi incuriosisce davvero moltissimo! Ho appena comprati quattro libri da leggere ma dopodiché questo sarà sicuramente il prossimo! *.*

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    1. Ne sono molto contenta e spero proprio che ti piacerà! Fammi sapere =)

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  6. Ciao Mirial, sono Estro Lucente (è la prima volta che mi presento così, e mi piace da morire!)
    Abbi pazienza, ti devo raccontare questa cosa.
    Giorni fa, su rai4, mi sono imbattuta per caso in un film che ha subito rapito la mia attenzione.
    Così ho fatto un rapido giro sul web in cerca di informazioni e ho scoperto un sacco di cose interessanti. Intanto ho scoperto che il film era tratto da un libro, così sono corsa dal mio libraio di fiducia che (carinissimo) mi ha procurato il suddetto libro a tempo di record! E l'ho divorato in una notte e mezza. Magnifico.
    E uno.
    Poi ho scoperto il tuo blog, perché digitando su google "Il mulino dei dodici corvi", la prima cosa che appare è la tua recensione. Che mi è piaciuta tantissimo! Ecco perché ti scrivo qui.
    Davvero mi è piaciuta tantissimo. E non è la sola cosa che mi piace qui.
    Cito soltanto quel:
    "Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!"
    Delizioso.
    In concomitanza con la scoperta del libro, proprio in questi giorni mi sono decisa ad aprire un blog tutto mio. Probabilmente è arrivato il momento, non so. Comunque ci provo.
    Così ho deciso di lasciare la mia primissima traccia di novella blogger proprio qui da te :-)
    E anzi: adesso vado anche a mettermi tra i tuoi lettori fissi.
    Ciaoooo!

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  7. Che onore che mi hai fatto con questo tuo commento! Grazie, sei gentilissima! Sono contenta che la mia recensione ti sia piaciuta, e sono felice che tu abbia letto il romanzo e visto anche il film =P
    Io ho trovato il libro un piccolo capolavoro, mi ha proprio stupita!
    Hai fatto bene ad aprire un blog, scrivere sul web può dare molte soddisfazioni. Dventerò follower anche io, così ricambio il favore e l'amicizia ;)
    Grazie per essere passata da qui, mi ha fatto proprio tanto piacere ^_^

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  8. L'onore è mio, davvero.
    Se anche non avessi visto il film e mi fossi imbattuta per caso nella tua recensione, avrei acquistato il libro in virtù di quello che hai scritto.
    Ci sono storie che risucchiano, indipendentemente dal fatto che si tratti di capolavori oppure no. In fondo che si tratti di capolavori non importa, quello che conta è il ricordo che rimane, ed io so di avere vissuto per una notte e mezza in quel mulino, e questa cosa è dentro di me e produce sensazioni.
    Scrivere sul web mi ha procurato già una grande soddisfazione, e non ho neppure iniziato!!
    Sono quindi io a ringraziare te, davvero.

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    1. *o* è bello sapere di aver fatto qualcosa di bello per un'altra persona, seppure involontariamente ^_^

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  9. Io purtroppo ho visto il film, ma sono troppo curioso di leggere il libro.

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  10. Letto quest'estate, mi è piaciuto molto. Semplice ma ben costruito.

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