mercoledì 21 agosto 2013

Recensione: "Fate - da Morgana alle Winx" di Massimo Izzi e Lavinia Petti


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Torno sul blog con una nuova recensione, finalmente. Questa settimana, bazzicando nei pressi di una piccola libreria che si occupa solo di remainder, sono incappata in un libro che non sono proprio riuscita a lasciarmi sfuggire, nonostante i miei buoni propositi di non spendere niente. L'ho letto in pochissimo tempo, e quindi eccomi qui a recensirvelo ;)


Autore: Massimo Izzi e Lavinia Petti
Editore: Gremese
Pagine: 191
Prezzo: 19,50 euro

Argomento: Da dove vengono le fate? Perché si chiamano così? Sono buone oppure malvagie, piccole oppure grandi? Come si vestono, dove vivono e in che modo passano il loro tempo? Il volume risponde a queste e a molte altre domande, presentando notizie documentate, curiosità provenienti da ogni angolo del pianeta nonché i ritratti completi delle fate celebri della storia, del cinema e della letteratura. Un affascinante e sorprendente viaggio alla scoperta delle creature magiche più famose e amate, accompagnato da magnifiche illustrazioni, molte delle quali rare e di pregio.

Voto:
Recensione:  
Fin dal titolo si comprende il vero intento di questo libro: documentare la storia delle Fate e le varie tappe che hanno portato al cambiamento di queste figure mitiche, magiche e misteriose, partendo dagli albori della storia per arrivare sino ai giorni nostri. Gli autori si divertono ad illustrare al lettore le varie differenze che intercorrono tra le Fate di ieri e di oggi, ribadendo più volte la maestosità e l'alone di mistero che circondavano le Fate come Morgana, Viviana e Melusina - che non hanno mai smesso di affascinare ed incantare gli uomini di ogni secolo ed età - in rapporto alla frivolezza delle fate Disney e di quelle di cartoni animati celebri, come appunto quelli delle Winx.
Illustrazione di Arthur Rackham, "Ondina".
Seppure, a mio parere, non renda pienamente giustizia alla magia che si nasconde fra le pagine del libro, la copertina offre un assaggio del carattere fiabesco di questo saggio.
Il linguaggio utilizzato dagli autori è semplice, mai pesante nè di difficile comprensione. Con la leggerezza tipica delle fiabe e dei racconti popolari, gli autori permettono al lettore di avventurarsi tra le pagine del libro assaporandone ogni parte, ogni paragrafo. A tratti il linguaggio si fa ironico, soprattutto quando ci si imbatte nelle Fate disneyane, e più di una volta ho interrotto la lettura per farmi una sana e spontanea risata.
Uno dei pregi maggiori di questo saggio è rappresentato dalle bellissime e ricche illustrazioni, che non mancano di catturare l'attenzione del lettore. Ammetto di aver comprato questo volume proprio per la forte attrazione che hanno sortito su di me le immagini in esso contenute. Le pagine sono colorate quasi come fossero fatte di pergamena, arricchite poi dalle immagini, prese in prestito da illustratori famosi, ma anche dal mondo del cinema, dell'arte e della letteratura.
Illustrazione di Ida Rentoul Outhwaite

Il testo è diviso in nove capitoli, nei quali vengono passati in rassegna i vari argomenti: si inizia con l'etimologia del nome "Fata" e con le misteriose origini di queste creature, vengono poi prese in considerazione le caratteristiche che accomunano le Fate tradizionali e il loro essere indissolubilmente legate agli elementi della Natura. Un capitolo è dedicato alle Fate famose, partendo dalle Parche, passando per Morgana e finendo con le Fate madrine e la celebre Campanellino. Larga importanza viene data anche alle Fate nella letteratura e nel cinema, argomenti che ho molto apprezzato, poichè mi hanno permesso di scoprire nuovi titoli e spunti di lettura interessanti. L'unico capitolo che ha fatto calare la mia attenzione è stato quello riguardante le Fate nel resto del mondo: interessante, sì, ma essendo strutturato sotto forma di elenco, a lungo andare mi ha leggermente annoiato.
Interessanti sono anche gli specchietti con le curiosità, disseminati nel testo, e le pagine degli approfondimenti.
In definitiva, si tratta di un testo semplice, basilare, che non vuole avere la pretesa di essere all'altezza di testi più approfonditi, quali ad esempio "Fate" di Alan Lee e Brian Froud, ma un libro comunque esaustivo nei suoi presupposti, che non può mancare nelle librerie degli appassionati di fantasy, mitologia, fiabe e Piccolo Popolo.

E voi? Che ne pensate?



Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...