mercoledì 5 febbraio 2014

Recensione: "Jane Eyre" di Charlotte Brontë


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Era da un po' che non vi proponevo una recensione di un romanzo qui sul blog, ma il tempo per leggere è stato poco. Spero di riprendermi in fretta da questo periodaccio!
La recensione del libro che vi propongo oggi l'avevo già scritta sul blog tempo fa, ma siccome non mi soddisfaceva ho deciso di riscriverla, cancellando dunque quella vecchia per sostituirla con questa che vi apprestate a leggere.



Autore: Charlotte Brontë
Editore: Giunti Y
Pagine: 720
Prezzo: 8,50 euro

Trama: Jane Eyre è una bambina orfana che viene accolta presso i parenti dopo la morte dei genitori. In questa famiglia Jane è resa oggetto di continue vessazioni da parte di una fredda zia e anche da parte degli altri bambini della casa, suoi cugini. L'unica persona che la amava, suo zio, è morto e sua zia si trova costretta ad accudire la fanciulla perché tale era l'ultima promessa strappatale da suo marito prima di morire. Ma Jane Eyre è una ragazzina dal carattere forte e deciso e lo dimostra quando viene affidata ad una scuola di carità, dove l'austerità, il sacrificio ed il pesante lavoro sono la regola del giorno per le fanciulle senza famiglia. Nonostante la durissima disciplina, Jane Eyre continuerà gli studi prima e successivamente ad operare all'interno dell'istituto come stimata insegnante. Proprio questa professione rende Jane Eyre una donna libera ed indipendente, capace di ritagliarsi un modesto posto nella società nel momento in cui recide i legami con il passato. Jane Eyre trova un'occupazione presso la sfarzosa dimora di Thornfield Hall appartenuta da sempre alla nobile famiglia dei Rochester, e qui svolge le mansioni di istitutrice per Adèle, la figlia adottiva del padrone di casa, il misterioso Edward Rochester, uomo imponente e sarcastico, che è subito colpito dalla vivida intelligenza e dall'indipendenza di spirito di Jane. La vita di Jane subisce una svolta tra le mura di Thornfiend, dove si sente accettata e ben ospitata, tuttavia un terribile segreto è racchiuso in quella stessa dimora divenuta la sua casa, segreto di cui Jane verrà inaspettatamente a conoscenza e che la costringerà ad abbandonare per sempre Thornfield e il suo amato padrone, almeno fino a che il richiamo del suo cuore non diverrà così potente da riportarla indietro.

Voto:
Recensione:
"Jane Eyre" è un romanzo senza tempo e senza età, che sa affascinare il lettore con la sua potenza narrativa. Credo che sia uno di quei libri che non mi stancherei mai di rileggere.
La storia, ambientata nell'Inghilterra ottocentesca, ci è raccontata in prima persona dalla protagonista, Jane Eyre per l'appunto, che narra al lettore il percorso che dall'infelice infanzia l'ha condotta all'età adulta. Si tratta dunque di un romanzo di formazione, una storia d'amore con elementi che classificano il libro nel genere gotico.
Il linguaggio usato dall'autrice è poetico, aulico e ricercato, e Jane ci narra le sue disavventure usando un tono della narrazione piuttosto elevato. Il ritmo si presenta altalenante: a tratti è incalzante per via degli avvenimenti narrati e dei colpi di scena, talvolta diviene più lento, soprattutto nelle descrizioni e nelle parti più prolisse della storia, che pure ne arricchiscono il valore.
I personaggi che si incontrano in "Jane Eyre" non sono molti, e l'autrice li caratterizza in modo impeccabile, creando profili caratteriali del tutto realistici e verosimili. L'introspezione psicologica della protagonista è notevole e la scrittura in prima persona contribuisce al coinvolgimento totale del lettore, il quale si ritrova completamente immerso nella vita di Jane. Ho particolarmente amato quest'ultima, forse perché in lei ho rivisto un po' me stessa e per tutta la durata del romanzo ho trovato in lei una preziosa amica, un'anima affine. Dolce, caparbia, idealista, forte e sensibile al tempo stesso, Jane finisce per incantare il lettore con la sua nobiltà d'animo e i suoi pensieri così tremendamente attuali.
Un altro personaggio che ho amato è il signor Rochester, segnato profondamente da un passato sfortunato, risulta incredibilmente vivo agli occhi del lettore, così come anche lo zelante St John.
I temi presenti nel romanzo sono davvero molti e complessi, tanto che risulta difficile definirli.
Fa da colonna portante all'intera storia l'amore, quello vero e pure che viene dall'anima, che non conosce limiti, confini né ostacoli. Altro tema affrontato è quello della libertà, soprattutto quella dell'animo; tutto il libro è pervaso da questo forte sentimento, che finisce per travolgere con prepotenza il lettore. 
Jane ci illustra anche altre tematiche, come l'importanza della posizione sociale, l'indifferenza nei confronti dei poveri, la diffidenza, la critica nei confronti dell'istruzione e dell'educazione scolastica nella sua epoca, la volontà di andare sempre oltre le apparenze, il non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. Attraverso tutto questo l'autrice, tramite la voce della protagonista, delinea un affresco piuttosto dettagliato dell'epoca da lei vissuta e analizzata.
La trama è ricca di suspance e colpi di scena che non mancano di sorprendere il lettore sconvolgendolo e mettendone in crisi le convinzioni. Uno degli aspetti che ho apprezzato molto di questo classico della letteratura è il fatto che la storia non è idilliaca, scontata né troppo romanzata: le vicende accadute a Jane e ai personaggi che le stanno vicina potrebbero essere realmente esistite. Non c'è un finale completamente perfetto, il lieto fine esiste, ma non è quello che il lettore moderno potrebbe aspettarsi. 
"Jane Eyre" è un libro che si presta meglio ad essere letto da un pubblico femminile, ma questo non significa che non possa essere goduto dal pubblico maschile. Lo trovo adatto per ogni età a partire dall'adolescenza, visto il linguaggio piuttosto aulico che viene conservato in tutto il libro.
Lo consiglio a chi desidera leggere una storia d'amore senza tempo e senza età, pura, semplice e realistica, e a tutti coloro che desiderano immergersi in tempi lontani, a chi ama le letture con un pizzico di mistero e a chi semplicemente ama le storie ricche di sentimento.
"Jane Eyre" rappresenta il ritratto di una donna libera, testarda e coraggiosa nelle sue scelte, tanto da preferire l'incertezza alla certezza pur di non andare contro i suoi nobili principi; questo romanzo ricalca perfettamente la vita dell'epoca, immortalandola in un eterno ritratto e intrappolando il lettore nei fili della sua ragnatela.

Voi che ne pensate? Lo avete letto?



8 commenti:

  1. ottima recensione Mirial... e non vedo l'ora di leggerlo!

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    1. Grazie Clody *_* io non vedo l'ora che tu lo legga, sono sicura che ti piacerà!

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  2. Bella questa recensione! :) Io l'ho letto una sola volta e ne sono rimasta colpitissima *w* è davvero un libro bello... tanto da diventare il mio classico preferito! Spero di rileggerlo presto!

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    1. Sono felice che la recensione ti sia piaciuta!
      Io lo avevo letto due anni fa e mi ero ripromessa di rileggerlo ogni anno. Non sono riuscita nel mio intento, ma sono comunque contenta di averlo letto una seconda volta! Eì entrato a far parte dei miei preferiti, ed è il libro che forse sento più mio tra tutti quelli che ho nella mia libreria.

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  3. Bellissima recensione!!!!!!!!!!!!!
    Io Jane Eyre lo adoro è uno dei miei classici preferiti in assoluto e lo preferisco di gran lunga al più famoso e riconosciuto Cime Tempestose....
    <3
    A presto!

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    1. P.S. Ho trovato meraviglioso anche l'adattamento cinematografico (del 2011), appena comprato il DVD lo gardavo con una frequenza di una volta al giorno xD

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    2. Grazie per i complimenti! =D Io non ho ancora letto Cime Tempestose, e non so se lo farò. Ho sentito dire che Jane Eyre è di gran lunga più bello rispetto al romanzo della sorella, quindi non mi stupisce sentirlo dire anche da te.
      Io desidero ardentemente il DVD, anche a me è piaciuta la trasposizione cinematografica del 2011, mi è piaciuta molto anche quella di Zeffirelli, se non l'hai vista fallo presto!

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  4. Io l'ho appena letto ma pensavo fosse un'autobiografia di Charlotte Bronte, cioè che fosse veramente la sua vita ma usando un nome inventato. E' stata un po' una delusione. Il libro in sè mi è piaciuto molto, ma mi è dispiaciuto tanto quando Jane ed Edward si sono lasciati...:(
    Adesso mi manca solo di guardare il film del 2011.

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