giovedì 5 dicembre 2013

Abete di ieri, Abete di oggi


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
L'aria natalizia inizia a farsi sentire, e sebbene io non abbia preparato nulla di speciale per voi, ho deciso di dedicare questa e le prossime due puntate di "Ambiente & Natura" ai simboli del Natale che tutti noi conosciamo. Quest'oggi voglio parlarvi dell'Abete, spero che il mio post possa intrigarvi così come ha fatto quello del Castagno, che ho pubblicato qualche settimana fa.

Tutti lo sanno, l'Abete, elegante e longilineo, è il simbolo indiscusso della festività più attesa dell'anno. Ma quanto sappiamo di questo albero così meraviglioso ed antico? 


Come spesso accade, le nostre tradizioni più radicate provengono da credenze molto antiche, nate ancor prima dell'avvento del Cristianesimo. 
L'Abete rappresenta la lettera "A" dell'alfabeto Ogham, usato dai druidi presso i Celti. Come molti di voi sapranno, in questo particolarissimo alfabeto ogni lettera prende il nome da un albero o da un arbusto. I Celti avevano un legame profondo con la Natura, e consacrarono questo conosciutissimo albero alla festività di Yule, che veniva celebrata il 21 dicembre, giorno del Solstizio d'Inverno. Yule, come ho avuto modo di raccontarvi altre volte, è la festa della nascita del Fanciullo Divino, il Sole, che a partire da questa data rinasce e prevale sulle tenebre. Niente di così lontano dalla tradizione cristiana, non trovate? In questo periodo dell'anno i Celti si preparavano ad abbattere l'Abete più grande del bosco, per bruciarlo rendendo così omaggio al dio della luce. 
Anche presso gli antichi Egizi l'Abete era considerato simbolo della Natività. In Grecia invece era sacro alla dea Artemide, protettrice delle nascite, ma anche a Poseidone, dio del mare, poiché dal suo tronco si ricavavano gli alberi delle navi.
Fra le popolazioni dell'Asia settentrionale, l'Abete è considerato un Albero Cosmico.
Questo Albero, antico quasi quanto il mondo, ha una forma conica eretta; ogni anno l'Abete mette una nuova cerchia di rami, e se lo si guarda dall'alto verso il basso si avrà l'impressione di vedere un enorme fiocco di neve. Quando nasce un Abete, esso cresce sotto l'ombra dell'Abete madre, colui che lo ha generato. Questo rapporto familiare permette al giovane albero di crescere sano e forte, protetto dal genitore.
Tutti noi conosciamo i benefici di questo bellissimo albero: la sua resina, nonché i suoi aghi, germogli e gemme, sono utili a curare la gotta, i reumatismi, le bronchiti e tutte le infezioni del cavo orale. Le gemme sono molto usate anche oggi per lenire la tosse. In passato dall'Abete venivano estratte quattro sostanze importantissime per la civiltà umana: la pece, il catrame, la resina e la trementina. Esse servivano per impermeabilizzare tutti i tipi di legno, nonché come carburante per le lampade ad olio.
Come tutti i sempreverdi, l'Abete ha sempre avuto un posto particolare nel cuore degli uomini, poiché in esso è riposta la speranza dell'arrivo della Primavera e della rinascita.
Un tempo si usava decorarlo con noci, mele, dolciumi, luci e sfere, simboli del cosmo, di fertilità, prosperità e interiorità.

Voi avete già addobbato il vostro Albero di Natale? Cosa avete appeso ai suoi rami?

Fonti:
- "Iniziazione ai culti celtici", Daniela Bortoluzzi e Ada Pavan Russo, Edizioni Mediterranee
- "Florario - Miti, leggende e simboli di fiori e piante", Alfredo Cattabiani, Oscar Mondadori
- "Lo Spirito degli Alberi - Una chiave per la vostra espansione", Fred Hageneder, Edizioni Crisalide


2 commenti:

  1. Bellissimo articolo Mirial, mi ha dato modo di imparare molte cose! :)
    A presto :D

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    1. Sono proprio felice che ti sia piaciuto ^_^ Grazie per essere passato, a presto!

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