mercoledì 16 aprile 2014

Recensione: "La Bella e la Bestia", adattamento di Vanessa Rubio-Barreau


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Passo di qua per recensirvi un libro che ha incuriosito molti, sebbene non abbia avuto molto successo, almeno qui sul web. L'ho letto dopo averne visto il film al cinema, passo subito a commentarvelo.



Autore: Vanessa Rubio-Barreau
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Pagine: 184
Prezzo:  14,90 euro

Trama: C'era una volta, tanto tempo fa, un ricco mercante. Era vedovo e aveva sei figli, tre maschi e tre femmine. Era un uomo buono e generoso e voleva bene a tutti e sei, ma una sola era la sua prediletta: Belle. Il ricco mercante possedeva tre grandi navi che solcavano i mari del mondo, ma un brutto giorno una tempesta le travolse e le fece affondare. L'uomo perse tutto e la famiglia fu costretta a trasferirsi in campagna. Quando il padre tornò per la prima volta in città, mentre le sue sorelle pretendevano abiti, cappellini e belletti, Belle chiese soltanto una rosa. Fu così che, per accontentarla, il mercante cadde nell'inganno della Bestia,...

Voto:
Recensione
"La Bella e la Bestia" è il libro tratto dall'omonimo film uscito un mese fa nelle sale cinematografiche. Non potevo lasciarmelo scappare, visto che amo la fiaba in esso contenuta, e non ne sono rimasta delusa, o almeno non del tutto. La grafica editoriale poi è stupenda, ma andiamo con ordine...
L'autrice usa per questo breve romanzo il lessico tipico delle fiabe: si presenta dunque semplice e arricchito da numerosi aggettivi, che avvolgono il lettore in un'atmosfera magica e fiabesca. Dalla penna della Rubio-Bareau, complice anche la bellissima grafica editoriale, veniamo trasportati in un mondo fantastico, decorato da rose eterne e preziose; il lettore si ritrova a passeggiare nel misterioso castello della Bestia, sfarzoso e colmo di meraviglie, oltre che nei territori ad esso circostanti, dove magnifici roseti e giganti di pietra la fanno da padroni.
Il ritmo è incalzante, anche per il fatto che la storia viene raccontata nella sua essenzialità e il lettore segue con trasporto le vicende che vedono come protagonista la giovane Belle. Il libro scivola via in una manciata di ore, complici anche le poche pagine che ne compongono la storia.
Proprio a causa della brevità del romanzo, i personaggi non riescono a raggiungere una grande profondità psicologica. L'autrice, rifacendosi alla sceneggiatura del film, crea personaggi con caratteristiche piuttosto fisse, tuttavia la loro evoluzione al termine della storia è innegabile.
Belle, molto simile e anche molto diversa da quella che tutti conosciamo dal celebre film d'animazione Disney, è una giovane donna testarda, coraggiosa e fiduciosa. La sua semplicità d'animo si manifesta più volte al lettore: Belle preferisce la vita di campagna a quella di città, così frivola e inutile. Si rimbocca le maniche senza scoraggiarsi e senza temere la povertà, ama le cose semplici, genuine, e preferisce ricevere in dono una rosa piuttosto che abiti e gioielli degni di una principessa. La vera nobiltà di Belle risiede nel suo animo profondamente altruista, e finisce più volte per sacrificarsi  per il bene delle persone che ama, senza rimpianti. Anche la Bestia appare molto diversa dall'interpretazione disneyana; i suoi modi sono brutali, poiché nasconde un passato doloroso, tuttavia dimostra spesso la sua umanità a Belle, la quale non manca di notare che sul muso felino della Bestia si aprono due occhi profondamente ed incredibilmente umani. La Bestia appare fin da subito generosa con Belle, offrendole regali e concessioni; egli si vergogna del suo temibile aspetto e più volte intima alla fanciulla di distogliere lo sguardo dal suo volto animalesco.
Per quanto riguarda i personaggi secondari, incontriamo Anne e Clotilde, le due sorelle di Belle che rappresentano la perfetta antitesi della protagonista: frivole, mondane e superficiali. Tra i parenti di Belle spiccano anche Jean-Baptiste, scrittore in erba, il giovane e determinato Tristan e il focoso Maxime: tutti e tre fratelli maggiori di Belle, avranno il loro ruolo all'interno della storia.
La trama si presenta piuttosto lineare e segue in quasi ogni suo punto la fiaba nella sua versione tradizionale, con qualche piccola modifica. Avrei preferito che l'autrice approfondisse di più il sentimento tra Belle e la Bestia, che qui è appena accennato, quasi precipitoso, non offrendo al lettore la possibilità di vivere con profondo trasporto le vicende narrate.
Tra i messaggi che questa fiaba lancia, c'è quello della semplicità d'animo, che viene sempre ripagata. L'autrice critica l'avidità e l'ingratitudine, così come anche la vanità e l'ingordigia. Il messaggio più bello ed importante però di questa meravigliosa fiaba  il saper andare oltre le apparenze; l'amore non deve essere un sentimento legato alla bellezza esteriore, ma alle caratteristiche che compongono caratterialmente una persona.
Il romanzo si rivolge ad un pubblico giovane, che saprà sicuramente apprezzarne il linguaggio semplice e il messaggio ivi nascosto. Tuttavia, la lettura si gode bene anche da adulti, purché non si sia dimenticata l'infanzia. Lo consiglio a bambini e ragazzi che amano il genere fantasy e che non disdegnano le fiabe, ma anche ai genitori, come dolce lettura della buonanotte per i loro figli. Consigliato anche a tutti coloro che hanno voglia di ritornare bambini, immergendosi in un libro che profuma di fiaba e magia.

Voi che ne pensate? Lo avete letto?




3 commenti:

  1. Bella recensione Mirial :) credo che, alla fine, gli darò una possibilità ^^

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    1. Grazie! Non é male, certo, non é un capolavoro, ma é stato piacevole leggerlo :) forse un po' eccessivo il prezzo di copertina per quello che é...

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  2. ciao
    mi è piaciuta la tua recensione. Libro che leggerò prossimamente.
    Buona Pasqua.

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