giovedì 2 aprile 2015

Recensione: "Il mio splendido migliore amico" di A.G. Howard


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Eccomi di nuovo qua con una nuova recensione, questa volta di un romanzo che molti di voi conosceranno. Stavo aspettando quest'uscita da molto tempo, da quando avevo visto per caso la bellissima copertina con il titolo in inglese. Da allora non ho fatto che desiderare leggerlo e devo dire che non ha tradito le mie aspettative!


Autore: A.G. Howard
Editore: Newotn&Compton
Pagine: 404
Prezzo:  9,90 euro

Trama: Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime, risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?  

Voto:
Recensione
Da bambina amavo particolarmente Alice nel Paese delle Meraviglie e, anche se il libro di Carroll letto da adulta mi ha delusa non poco, sono rimasta affezionata a questo classico e a tutto quello che esso ha rappresentato per me negli anni dell'infanzia. Per questo motivo sono stata attratta come una calamita dalla storia contenuta dalle pagine di questo romanzo, uscito da poco, che rivisita il grande classico della letteratura inglese.
Quello che la Howard ha creato è un mondo già conosciuto agli occhi di chi legge, ma riletto in chiave diversa. Niente è come il lettore di Carroll si ricorda, ma allo stesso tempo lo richiama prepotentemente. Il famoso Paese delle Meraviglie si trasforma presto in qualcosa di tutt'altro che meraviglioso... o almeno non nel senso più positivo del termine. La Howard offre una nuova visione del mondo tratteggiato dall'illustre scrittore, lo fa suo e lo rovescia come un calzino, tingendolo di colori quasi cupi, sanguigni; il nuovo Paese delle Meraviglie che esce dalla penna di questa promettente autrice è spesso inquietante, dalle sfumature oniriche sì, ma appartenenti quasi più a un incubo.
La scrittura della Howard è immaginifica, sensazionale, nel vero e proprio senso dei termini. Il suo stile è ricco di sensazioni, che restano impresse nella mente del lettore, ma anche sulla sua pelle. L'autrice costruisce il Paese delle Meraviglie intorno a noi, ed ecco che con poche righe ci troviamo nei panni di Alyssa, la protagonista del romanzo, e a sentire con i suoi sensi. Non sembra di leggere un libro, ma di veder scorrere delle immagini, talmente sono vivide le scene descritte. Ho apprezzato molto questo stile di scrittura così nuovo ai miei occhi, anche se in alcuni casi l'ho trovato quasi fastidioso, ma si tratta di un gusto personale legato ad alcuni dettagli.
La storia creata dalla Howard è originale, interessante, brillante e fantasiosa, una rivisitazione perfetta del classico di Carroll.
Credo che sia particolarmente indicata a lettrici più giovani di me, non perché il libro non si possa godere da adulti, anzi! Credo solo che se lo avessi letto durante la mia adolescenza avrei sicuramente potuto apprezzarlo di più nella sua parte romance.
I personaggi sono piuttosto credibili, anche se a mio parere forse la Howard avrebbe potuto lavorarci un po' di più.
Mi è piaciuta Alyssa, che non è la solita ragazzina acqua e sapone, ma una giovane donna in cerca di un suo posto nel mondo, un po' ribelle e antinconformista, con il suo abbigliamento stravagante, la sua passione per lo skateboard e per l'arte di infilzare insetti per renderli i soggetti principali delle sue opere.
Ho apprezzato molto anche Morpheus e le sue innumerevoli sfumature, ambiguo, misterioso e provocatorio. E' forse il mio personaggio preferito, l'unico a dimostrare una caratterizzazione più profonda.
Il personaggio che ho quasi detestato invece (non vogliatemene...) è Jeb, migliore amico di Alyssa. L'ho trovato troppo protettivo nei suoi confronti, fin troppo paterno, quasi ossessivo nei confronti della protagonista. Se fossi stata nei panni di Alyssa, più di una volta lo avrei mandato a quel paese probabilmente (e non di certo nel Paese delle Meraviglie xD)
Una cosa che ho apprezzato del romanzo, è il fatto che sia in parte autoconclusivo, nonostante faccia parte di una trilogia. La storia di Alyssa si conclude, almeno per il momento, ma resta aperto verso nuove possibilità, nuovi finali.
Un ultimo appunto va fatto al titolo: orrendo quello scelto dalla Newton&Compton, mi dispiace dirlo. Era di gran lunga migliore quello originale, "Splintered", dato che quello scelto per la versione italiana sminuisce notevolmente il contenuto della storia, facendo apparire il libro come una storiella di serie b.
Per fortuna almeno la copertina è rimasta come l'originale, anche se un po' penalizzata dal titolo, che copre gran parte dell'immagine.
"Il mio splendido migliore amico" (quanto odio chiamarlo così!) per me è promosso, aspetto con trepidazione i seguiti per sapere quali sorprese riserverà il futuro ad Alyssa e a Morpheus (perché di Jeb in fondo non me ne importa granché xD). Leggetelo se cercate una lettura originale, se vi piacciono le rivisitazioni dei classici e se amate Alice. Potete leggerlo anche se il romanzo di Carroll non vi ha entusiasmato, ma sappiate che vi ritroverete molto del Paese delle Meraviglie e delle sue strambe assurdità.

Che ne pensate? Lo leggerete?




6 commenti:

  1. uffi lo voglio troppo leggere *-* da anni ormai!

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    1. Anche io volevo leggerlo da molto tempo, infatti l'ho comprato subito quando è arrivato in Italia, non ho resistito! Per fortuna non ha deluso le mie aspettative, ma in ogni caso è piuttosto economico ;)

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  2. E' in WL da prima che uscisse, sarà uno dei miei prossimi acquisti :)

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    1. Io ce l'avevo in WL da almeno un anno, sono stata contenta di leggerlo =D

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