mercoledì 13 marzo 2013

A tu per tu con... Luca Centi!


Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Io e la mia gemellina Yvaine del blog Il Pozzo dei Sussurri abbiamo deciso di ospitare sui nostri spazietti virtuali un autore italiano che ha da poco pubblicato il libro "Il Sogno della Bella Sddormentata" di cui vi ho già parlato e del quale attualmente sono messe in palio due copie proprio qui sul blog.
(Per leggere la mia recensione cliccate qui, per partecipare al Giftaway invece cliccate qui)

Adesso diamo il via all'intervista!



Ciao Luca! Presentati ai lettori del blog.
 
Sono un giovane laureato in lettere con la passione per la lettura e la scrittura. Ho avuto la fortuna di esordire nel 2009 con il romanzo fantasy “il silenzio di Lenth” e da allora scrivere è diventata un’attività a tempo pieno!
 
Qual era la tua fiaba preferita quando eri bambino?
 
La Sirenetta. Avrò letto la fiaba di Hans Christian Andersen e visto il film disney un centinaio di volte!
 
Come nasce l’idea di scrivere un libro basandosi su una fiaba classica?
 
L’idea mi è venuta subito dopo aver letto la fiaba originale di Charles Perrault, “Talia, il Sole e la Luna”. Una fiaba crudele, dove il lieto fine c’è ma ha un sapore dolceamaro. Ed è stato proprio dal finale che ho cominciato a pensare alla storia.
 
Quanto di te metti nei tuoi libri?
 
Tantissimo. Troppo, forse. C’è un pizzico della mia follia in Sir Lummer, un pizzico della mia testardaggine in Talia e un pizzico della mia ansia in Madame Vivienne.
 
Nei tuoi scritti sei molto versatile, lo sei anche nella lettura? Quali sono i generi che prediligi?
 
Leggo davvero di tutto. Adesso sul comodino ho Orgoglio e Pregiudizio e Zombie (che non mi sta entusiasmando molto), mentre sulla scrivania una pila di romanzi da leggere tra cui spuntano i nomi di Laurel Hamilton, Coelho e Mazzantini.
 
Ti viene più semplice creare protagonisti maschili o femminili?
 
È difficile in entrambi i casi, perché c’è bisogno di immedesimarsi nel personaggio, nel periodo storico, nel suo passato. La cosa più complessa è la psicologia. Cerco sempre di prendere spunto dalle persone che mi circondano, ma non sempre questo è di aiuto, specie con i personaggi più “negativi”.
 
Sei giovane, eppure hai già pubblicato due romanzi con una casa editrice importante (Piemme). Quali consigli ti sentiresti di dare agli aspiranti scrittori?
 
Semplicemente di scrivere, senza pensare alla pubblicazione a tutti i costi. Si scrive per il piacere di farlo e di essere letti. E poi oramai esistono tante di quelle piattaforme online che basta aprire un blog e gestirlo bene per essere letti da migliaia di utenti!
 
Quale momento della giornata prediligi per la scrittura?
 
Notte. Notte inoltrata, quando non c’è che il silenzio e il ticchettio dei tasti del pc.
 
Hai altri scritti in progetto per l’immediato futuro? Raccontaci qualcosa di questi (se puoi).
 
Due progetti ma non posso ancora dire molto. Under construction!
 
Credi di essere maturato come scrittore in questi anni, tra una pubblicazione e l’altra?
 
Sicuramente. Penso che il sogno della Bella Addormentata, ora come ora, sia la cosa più matura che abbia scritto, ma penso anche che già tra qualche mese le cose cambieranno. La scrittura matura scrivendo.
 
Tra i libri che hai scritto ce n’è uno che ti ha causato particolari difficoltà mentre lo scrivevi?
 
Il silenzio di Lenth. Tante belle idee ma gestite in maniera poco matura. Ci sono tanti personaggi, ognuno con un passato e un futuro da inseguire, ma non sono riuscito a dare loro il giusto spazio. Spero di poter rimediare in futuro.
 
Cartaceo o ebook?
 
Cartaceo. Sempre.
 
Chi ti ha sempre supportato in questi anni di scrittura?
 
I miei amici ma in particolare mia nonna. È stata lei ad aver sempre creduto in me e ad incoraggiarmi nei momenti di difficoltà.
 
A quale dei romanzi che hai scritto sei affezionato di più e perché?
 
A tutti, allo stesso modo. Lenth è stato concepito nel 2001, scritto nel 2007 e pubblicato nel 2009. Sono cresciuto con i suoi personaggi. La bella addormentata invece mi ha sopraffatto con la sua storia senza darmi il tempo di reagire; ascoltando “Blinding” dei Florence + the Machine è nata la poesia, poi il finale, ed infine la storia. Un’avventura che mi ha letteralmente travolto.




Ringraziamo Luca Centi per essere stato ospite dei nostri blog e per aver risposto alle nostre tante domande!
Sperando che l'intervista vi sia piaciuta, vi saluto e vi do appuntamento a domani =)

 
 

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