giovedì 25 giugno 2015

Fiabe dal Mondo # 13: Irlanda


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Dopo tanto tempo, torno a postare una favola. Questa volta ho scelto una storia legata in qualche modo alle fate, visto che sono le protagoniste di questo periodo dell'anno, con il Solstizio d'Estate (o Mezza Estate, com'è conosciuto nei paesi anglosassoni e che rimanda alla celebre commedia di Shakespeare).




In Irlanda c'era un'anziana signora
che era stata in una fatata dimora.
Lì imparò l'arte della guarigione,
le erba raccoglieva per ogni sua pozione.
Per i suoi servigi non si faceva pagare perché...
... be', se continui a leggere lo scoprirai da te!

Si dice che durante il periodo di Mezza Estate i popolo fatato rapiva le fanciulle più graziose per portarle nelle loro dimore. Lì le tenevano per sette anni e alla fine di tale periodo, quando erano diventate vecchie e brutte, le rimandavano indietro, poiché gli esseri fatati non amano altro che la bellezza e la gioventù. Tuttavia, come compensazione per le offese perpetrate loro, alle donne venivano impartiti tutti i segreti delle fate e il magico mistero insito nelle erbe, e lo strano potere che queste posseggono per curare le malattie. In tal modo quelle donne diventavano onnipotenti, e con i loro incantesimi, sortilegi o pozioni, riuscivano a uccidere o a salvare secondo le loro decisioni.
Una volta, c'era in Irlanda una donna che era molto temuta, ma anche rispettata dalla popolazione per la sua conoscenza delle erbe che le conferiva il potere di curare tutte le malattie. Ma ella non rivelò mai la natura dell'erba e raccoglieva sempre le foglie da sola, di notte, nascondendole sotto le grondaie di casa.
E se la persona che aveva raccolto delle erbe le faceva cadere a terra sulla via del ritorno, esse perdevano le proprie virtù, oppure se ne parlavano o le mostravano a qualcuno, tutte le loro proprietà svanivano. Dovevano essere usate in segreto e in solitudine, e allora la cura sarebbe stata senz'altro perfetta.
Una volta, un uomo a cui avevano raccontato queste cose giunse dalla terraferma in barca con altri due uomini per incontrare la donna fatata, poiché era diventato zoppo in seguito a una caduta e non riusciva a lavorare.
Orbene, la donna sapeva che sarebbero arrivati, poiché possedeva la conoscenza di ogni cosa grazie al potere di divinazione appreso dalle fate, e poteva vedere e sentire anche quando nessuno le aveva detto nulla. Così uscì a preparare la medicina, approntò un balsamo, mescolò una pozione e tutto era pronto per l'uomo e per i suoi amici.
Quando apparvero, ella rimase alla porta e gridò: "Entrate! Questi sono il giorno e l'ora fortunati. Non abbiate paura, sarete curati dal potere che è in me e dalle erbe che vi darò".
 Allora l'uomo si chinò davanti a lei e disse: "Oh, madre, ecco qual è il mio caso." E le raccontò che, quando un giorno si trovava in montagna, era scivolato e caduto a faccia in giù. Una semplice e futile caduta, ma quando si era rialzato la gamba era inerme anche se in apparenza non aveva nessun osso rotto.
"So com'è accaduto", replicò lei. "Avete camminato su un'erba fatata sotto cui riposavano le fate e le avete disturbate, rompendo la cima della loro dimora, quindi si sono arrabbiate e vi hanno colpito la gamba e reso zoppo per dispetto. Ma il mio potere è più forte del loro. Fate quel che vi dico e presto sarete guarito."
Quindi gli diede il balsamo e la bottiglietta con la pozione, pregandolo di portarli a casa attentamente e di usarli in silenzio e da solo, e in tre giorni avrebbe riacquistato l'uso dell'arto.
Allora l'uomo le offrì dell'argento, ma la donna rifiutò.
"Io non vendo le mie conoscenze," rispose, "io le dono. Così la forza e il potere rimangono in me".
A quel punto gli uomini se ne andarono per la loro strada. Ma dopo tre giorni giunse un messaggio dall'uomo che riferiva d'esser guarito. Egli inoltre inviò alla saggia donna un bellissimo regalo, poiché un regalo non reca alcun danno, ma vendere il potere sacro e i misteri della conoscenza per denaro sarebbe stato fatale, dato che così lo spirito della guarigione che dimorava nella donna sarebbe svanito e non sarebbe più tornato.

6 commenti:

  1. bella, mi piace leggere e conoscere nuove fiabe

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  2. Che belle questa fiabe! Questa mi è piaciuta veramente molto e non solo perché appartiene ad un luogo che vorrei visitare da anni! :). Mi ha fatto piacere leggerle! Buona giornata e a presto .. Dream Teller ^ ^

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  3. E' bellissimo conoscere nuove fiabe, la trovo proprio un'idea fantastica:) Questa è davvero bellissima :D

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    1. Grazie! =D Le scrivo raramente, perché spesso sono lunghissime e mi rendo conto che non è facile per voi lettori dover "sopportare" post molto lunghi, però se ne trovo di brevi come questa, vedrò di postarvele più spesso ^_^

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