Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Eccomi di nuovo qua con una nuova recensione, questa volta di un romanzo per ragazzi che mi è piaciuto molto e che non conoscevo. Spero con questa recensione di farlo conoscere anche a voi, è davvero un piccolo gioiello!
Autore: David Almond
Editore: Salani
Pagine: 300
Prezzo: 14,00 euro
Trama: Mina la stramba, Mina indisciplinata, Mina la pazza. Mina coraggiosa, meravigliosa Mina, Mina ribelle. Di certo Mina non si può etichettare. Se ne sta sul suo albero a osservare gli uccelli, il mondo e la straordinaria vita che scorre sotto le sue gambe a penzoloni. Sa che non potrà stare per sempre lassù, che prima o poi dovrà scendere, tornare a scuola, farsi qualche amico, accettare che il suo papà sia in un luogo da cui non si può fare ritorno. Ma intanto, dall'alto del suo rifugio, Mina riflette: sui misteri del Tempo, sulla vita, sul dolore della perdita, su Dio e... sugli strudelini ai fichi! Tutto finisce nel suo diario, che è proprio questo qui, che avete fra le mani. Ma attenzione, bisogna essere pronti a incontrare Mina, bisogna essere disposti a guardare dritto nel Sole, o nella Luna, pronti a sentirsi indifesi e insieme coraggiosi, e soprattutto pronti ad accettare "la bellissima bellezza del mondo", anche quando tutto intorno a noi sembra volerla oscurare. |
Voto:
Recensione
Un giorno mi sono imbattuta per puro caso in questo libro in libreria. Non lo conoscevo e non lo avevo mai sentito nominare, ma la copertina mi ha incuriosita e così ho preso a leggerne la trama. Ho capito subito che tra le pagine di quel volumetto si nascondeva una storia speciale, così ho deciso di dargli una possibilità e di portarlo con me a casa, sperando che le mie aspettative non venissero deluse. Così non è stato, e sono felice di aver seguito l'istinto e di averlo nella mia libreria adesso.
Il linguaggio usato dall'autore per questo simpatico romanzo per ragazzi è semplice e immediato, anche se Almond non si vieta di inserire termini più "complicati" all'interno del libro, come "trasmigrazione" e "metempsicosi", cosa che ho apprezzato molto, vista la povertà di linguaggio dei giovani d'oggi, sempre meno abituati ad arricchire il proprio vocabolario personale.
Lo stile della narrazione è particolare; la storia di Mina altro non è che la raccolta dei pensieri di una ragazzina sul suo diario, ma non parliamo di una ragazzina qualunque... Mina, infatti, è esuberante, i suoi scritti sono colmi di emozioni, pregni di un'ilarità e un sarcasmo puri e incondizionati. Dalla penna di David Almond scaturisce dunque una storia esilarante, dallo stile fresco e irriverente.
Nonostante la storia di Mina non segua una linea cronologica precisa o schemi prestabiliti, visto che la bambina riversa nel suo diario la cascata di pensieri che ha in testa, il ritmo della narrazione è quasi incalzante. I pensieri e le avventure di Mina sono avvincenti, sono un groviglio di sensazioni, di riflessioni che intrappolano il lettore rendendolo avido. La storia si legge con un tale piacere da scivolare via in poche ore o in pochissimi giorni, godibilissima nella sua semplicità, nonostante gli innumerevoli e importanti spunti di riflessione.
Mina non è una bambina come tutte le altre; a lei non piacciono le regole, le trova prive di senso. Ama la natura e gioisce quando i merli depongono le uova sul suo albero, proprio quello davanti a casa sua. Mina è una grande osservatrice e i suoi occhi attenti riescono a toccare l'anima delle cose e delle persone. Mina ama la vita, gli strudelini ai fichi e adora impastare la creta insieme alla sua mamma. Ma Mina non è solo questo... Tramite i pensieri che ella riversa nel suo diario, il lettore impara a conoscerla, e quasi gli sembrerà di conoscere da sempre la stramba Mina, perché la verità è che Mina è da qualche parte in ognuno di noi. E non ha importanza l'età che avrete quando leggerete questo libro, perché in Mina non troverete solo un'amica, ma una parte stessa di voi.
In questo romanzo, Almond ha inserito tematiche importanti, riflessioni che assillano l'essere umano nell'infanzia come nell'età adulta: chi siamo? cos'è la morte? cosa c'è oltre la vita? esiste la reincarnazione? qual è il mistero, la magia di una nuova nascita?
Mina, come il lettore, si interroga continuamente su queste tematiche, arrivando a conclusioni sorprendenti, quasi spiazzanti.
Poi c'è la questione della scuola: perché i bambini sono costretti a compilare insulse schede per imparare i verbi e le tabelline? Perché la fantasia dei bambini deve essere messa da parte per le costrizioni scolastiche?
Con la sua irriverenza, Mina ci rende consapevoli di quanto, talvolta, la scuola possa essere distruttiva. Chi non ha avuto un insegnante tanto odiato nella sua carriera scolastica? Chi di voi non si è sentito almeno una volta in gabbia durante le ore passate sui banchi di scuola?
Mina è uno spirito libero, una bambina fantasiosa e oltremodo intelligente, coraggiosa e innamorata della vita, e lo dimostra in ogni pagina di questo romanzo. Le riflessioni di Mina diventano le nostre e, a lettura conclusa, non si può non sentire nostalgia per questa ragazzina così simile a noi. Ci sembrerà di aver salutato un'amica e, con essa, la parte più vera e "infantile" di noi.
"La storia di Mina" è un inno alla fanciullezza, alla libertà di pensiero e alla spensieratezza, capace di incantare o lettori di tutte le età!
Il linguaggio usato dall'autore per questo simpatico romanzo per ragazzi è semplice e immediato, anche se Almond non si vieta di inserire termini più "complicati" all'interno del libro, come "trasmigrazione" e "metempsicosi", cosa che ho apprezzato molto, vista la povertà di linguaggio dei giovani d'oggi, sempre meno abituati ad arricchire il proprio vocabolario personale.
Lo stile della narrazione è particolare; la storia di Mina altro non è che la raccolta dei pensieri di una ragazzina sul suo diario, ma non parliamo di una ragazzina qualunque... Mina, infatti, è esuberante, i suoi scritti sono colmi di emozioni, pregni di un'ilarità e un sarcasmo puri e incondizionati. Dalla penna di David Almond scaturisce dunque una storia esilarante, dallo stile fresco e irriverente.
Nonostante la storia di Mina non segua una linea cronologica precisa o schemi prestabiliti, visto che la bambina riversa nel suo diario la cascata di pensieri che ha in testa, il ritmo della narrazione è quasi incalzante. I pensieri e le avventure di Mina sono avvincenti, sono un groviglio di sensazioni, di riflessioni che intrappolano il lettore rendendolo avido. La storia si legge con un tale piacere da scivolare via in poche ore o in pochissimi giorni, godibilissima nella sua semplicità, nonostante gli innumerevoli e importanti spunti di riflessione.
Mina non è una bambina come tutte le altre; a lei non piacciono le regole, le trova prive di senso. Ama la natura e gioisce quando i merli depongono le uova sul suo albero, proprio quello davanti a casa sua. Mina è una grande osservatrice e i suoi occhi attenti riescono a toccare l'anima delle cose e delle persone. Mina ama la vita, gli strudelini ai fichi e adora impastare la creta insieme alla sua mamma. Ma Mina non è solo questo... Tramite i pensieri che ella riversa nel suo diario, il lettore impara a conoscerla, e quasi gli sembrerà di conoscere da sempre la stramba Mina, perché la verità è che Mina è da qualche parte in ognuno di noi. E non ha importanza l'età che avrete quando leggerete questo libro, perché in Mina non troverete solo un'amica, ma una parte stessa di voi.
In questo romanzo, Almond ha inserito tematiche importanti, riflessioni che assillano l'essere umano nell'infanzia come nell'età adulta: chi siamo? cos'è la morte? cosa c'è oltre la vita? esiste la reincarnazione? qual è il mistero, la magia di una nuova nascita?
Mina, come il lettore, si interroga continuamente su queste tematiche, arrivando a conclusioni sorprendenti, quasi spiazzanti.
Poi c'è la questione della scuola: perché i bambini sono costretti a compilare insulse schede per imparare i verbi e le tabelline? Perché la fantasia dei bambini deve essere messa da parte per le costrizioni scolastiche?
Con la sua irriverenza, Mina ci rende consapevoli di quanto, talvolta, la scuola possa essere distruttiva. Chi non ha avuto un insegnante tanto odiato nella sua carriera scolastica? Chi di voi non si è sentito almeno una volta in gabbia durante le ore passate sui banchi di scuola?
Mina è uno spirito libero, una bambina fantasiosa e oltremodo intelligente, coraggiosa e innamorata della vita, e lo dimostra in ogni pagina di questo romanzo. Le riflessioni di Mina diventano le nostre e, a lettura conclusa, non si può non sentire nostalgia per questa ragazzina così simile a noi. Ci sembrerà di aver salutato un'amica e, con essa, la parte più vera e "infantile" di noi.
"La storia di Mina" è un inno alla fanciullezza, alla libertà di pensiero e alla spensieratezza, capace di incantare o lettori di tutte le età!
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