Bentornati nella mia Foresta Incanta!
Finalmente torno sul blog con questa rubrica, ampio contenitore che mi permette di parlarvi della Natura in tutte le sue forme.
Oggi voglio farvi diventare piccoli piccoli, più bassi ancora di un filo d'erba, per farvi conoscere una creaturina spesso disprezzata e poco amata dalle persone comuni. Sto parlando del simpatico topolino di campagna, quello che la scienza chiama topo selvatico.
Non lo trovate carinissimo, con queste orecchie grandi e tonde? A me strappa un tenero sorriso =)
Si tratta di un animaletto laborioso e anche utile agli ecosistemi silvani. Perché? Lo scoprirete tra poco!
Il topo selvatico, lungo non più di dieci centimetri, si adatta facilmente su ogni territorio, qui in Italia è diffusissimo; preferisce scavare il suo dedalo di tane sotto terreni coperti da uno strato verde di fragranti vegetali, ma le sue case preferite sono i sottoboschi arbustivi, le pinete e le boscaglie, soprattutto se di noccioleti. Si può incontrare anche in parchi e giardini, nonché in campi coltivati con cereali e terreni incolti! Insomma, per questo esserino baffuto non ci sono proprio problemi per costruire la sua abitazione ideale. L'unica cosa che il topino selvatico cerca di evitare è la vicinanza con la presenza umana, che lo spaventa e lo allontana.
Vive per lo più nell'oscurità della notte, quando pensa di non poter essere visto dai predatori. Si arrampica con una grande agilità, il nostro amico acrobatico, e può capitare che trovi riparo in nidi di uccello abbandonati; è un roditore ricco di inventiva e molto adattabile, insomma.
Costruisce tortuose gallerie sotto il terreno ricoperto di foglie morte insieme alla sua numerosa famiglia baffuta, ma talvolta può capitare che vengano utilizzati i cunicoli scavati da altre specie; una caratteristica che non manca mai nelle casette dei topolini selvatici è quella di avere tante vie di fuga, per poter scappare via in caso di pericolo. Il sistema di tunnel sapientemente scavato conduce a nidi sotterranei, rivestiti di erbe tritate finemente. Pensate un po' che calde e accoglienti devono essere le loro casette!
Di cosa si nutre questo animaletto? Tanto per cominciare c'è da dire che è un grande golosone e, diciamolo, è proprio ingordo! Mangia bacche, ghiande, frutti, piante verdi, semi, cortecce, funghi, piccoli insetti, lumache e piante da orto, ma i suoi piatti preferiti sono le nocciole e i pinoli! Il topolino buongustaio sapete cosa fa? Per paura di ritrovarsi senza cibo, accumula una grandissima quantità di semi nelle sue gallerie sotterranee; spesso non riesce neppure a mangiarli tutti, ed è allora che entra in gioco il suo ruolo di "topo ecologico". Già, perché grazie alla sua ingordigia spropositata, il cibo che non viene sfruttato resta nel sottosuolo, dando così un importante contributo per il rinnovo delle foreste, che germogliano spontaneamente! Questo suo comportamento vorace però finisce per metterlo ahimè nei guai... Spinto dalla voglia di arraffare tutto il cibo che il suo fine odorato percepisce, giunge a fare razzia di nocciole, pinoli e semi in generale dalle coltivazioni umane, rovinando così irrimediabilmente i nostri raccolti.
Per prevenire i loro attacchi di fame a discapito delle nostre coltivazioni e delle nostre case, esistono diversi sistemi.
Uccidere degli esserini così piccoli e indifesi è davvero un peccato, oltre che una vera crudeltà, per cui è bene trovare metodi alternativi al problema. E poi, diciamocela tutta, la morte non può mai essere un rimedio; in questo caso, uccidere un topo non farebbe altro che lasciare spazio ad altri topolini che, attratti dall'abbondanza di cibo dentro e fuori le nostre case, non tarderanno a presentarsi alla nostra porta.
La vostra fata Mirial però, girovagando qua e là, ha trovato delle soluzioni valide a questo piccolo e naturale problema...
Se avete un orticello frequentato da piccoli amichetti baffuti, potete provare a piantare della menta: i topi non ne gradiscono l'odore e resteranno lontani. Talvolta può capitare che questi piccoli amici della Natura si spingano fin dentro le abitazioni rurali, soprattutto nei mesi freddi, in cerca di cibo e riparo dalle intemperie; in questi casi, potrete tenerli a distanza utilizzando dei batuffoli di cotone imbevuti di olio essenziale di menta piperita, da collocare nelle zone della casa in cui è più probabile che siano presenti. Se la casa in cui abitate è un po' vecchiotta e presenta qualche buco anche piccolo nei muri, è possibile che il curioso topolino lo usi come lasciapassare per entrare in casa e sgraffignare quanto possibile: potete inserire un pezzetto di pagliuzza metallica in tali fori, è troppo dura e pungente per poter essere spostata dai nostri ospiti (indesiderati). In alternativa, se avete un gatto, potete posizionare la lettiera davanti ai fori: l'odore degli escrementi del suo più acerrimo nemico terrà il topino a debita distanza. Se proprio non riuscite ad ottenere successo con questi metodi, potete utilizzare delle trappole non mortali, che fanno in modo che il topo rimanga chiuso in un contenitore dal quale non può uscire; spetterà a voi liberarlo, ma mi raccomando! Prendete la macchina (o la bici se preferite), allontanatevi di qualche chilometro e lasciatelo in un posto verde e accogliente: i topini selvatici sono animali territoriali, quindi liberandolo lontano da casa vostra avrà modo di "rifarsi una vita" senza tornare a bussare ancora alla vostra porta ;)
Il problema alle grandi colture e ai campi coltivati però rimane, direte voi: e invece no! Mirial ha trovato la soluzione anche a questo :p
La Natura, si sa, si regola da sè, quindi per fare in modo che questi piccoli roditori non rovinino i nostri raccolti, potremmo inserire nel nostro territorio un predatore adeguato, che lo allontani sapientemente. Sono adeguati i gatti, ma i predatori più efficaci in assoluto sono i gufi, in particolare i barbagianni. Questi rapaci notturni vivono spesso nei granai, nelle campagne, e non hanno difficoltà a stabilirsi vicino alla presenza umana. Adottate un barbagianni quindi, anch'essi utilissimi alla Natura e all'ecosistema :)
Fonti:
- http://it.wikihow.com/Liberarsi-dei-Topi-in-Maniera-Naturale
- http://it.wikipedia.org/wiki/Apodemus_sylvaticus
-http://www.derattizzazioni.org/roditori/i-topi-selvatici-i-grandi-opportunisti-delle-nostre-foreste-chi-sono.html
- "I mammiferi delle Alpi - come riconoscerli, dove e quando osservarli", Laura Canalis
Le foto sono tratte dal web.
Oggi voglio farvi diventare piccoli piccoli, più bassi ancora di un filo d'erba, per farvi conoscere una creaturina spesso disprezzata e poco amata dalle persone comuni. Sto parlando del simpatico topolino di campagna, quello che la scienza chiama topo selvatico.
Non lo trovate carinissimo, con queste orecchie grandi e tonde? A me strappa un tenero sorriso =)
Si tratta di un animaletto laborioso e anche utile agli ecosistemi silvani. Perché? Lo scoprirete tra poco!
Il topo selvatico, lungo non più di dieci centimetri, si adatta facilmente su ogni territorio, qui in Italia è diffusissimo; preferisce scavare il suo dedalo di tane sotto terreni coperti da uno strato verde di fragranti vegetali, ma le sue case preferite sono i sottoboschi arbustivi, le pinete e le boscaglie, soprattutto se di noccioleti. Si può incontrare anche in parchi e giardini, nonché in campi coltivati con cereali e terreni incolti! Insomma, per questo esserino baffuto non ci sono proprio problemi per costruire la sua abitazione ideale. L'unica cosa che il topino selvatico cerca di evitare è la vicinanza con la presenza umana, che lo spaventa e lo allontana.
Vive per lo più nell'oscurità della notte, quando pensa di non poter essere visto dai predatori. Si arrampica con una grande agilità, il nostro amico acrobatico, e può capitare che trovi riparo in nidi di uccello abbandonati; è un roditore ricco di inventiva e molto adattabile, insomma.
Costruisce tortuose gallerie sotto il terreno ricoperto di foglie morte insieme alla sua numerosa famiglia baffuta, ma talvolta può capitare che vengano utilizzati i cunicoli scavati da altre specie; una caratteristica che non manca mai nelle casette dei topolini selvatici è quella di avere tante vie di fuga, per poter scappare via in caso di pericolo. Il sistema di tunnel sapientemente scavato conduce a nidi sotterranei, rivestiti di erbe tritate finemente. Pensate un po' che calde e accoglienti devono essere le loro casette!
Di cosa si nutre questo animaletto? Tanto per cominciare c'è da dire che è un grande golosone e, diciamolo, è proprio ingordo! Mangia bacche, ghiande, frutti, piante verdi, semi, cortecce, funghi, piccoli insetti, lumache e piante da orto, ma i suoi piatti preferiti sono le nocciole e i pinoli! Il topolino buongustaio sapete cosa fa? Per paura di ritrovarsi senza cibo, accumula una grandissima quantità di semi nelle sue gallerie sotterranee; spesso non riesce neppure a mangiarli tutti, ed è allora che entra in gioco il suo ruolo di "topo ecologico". Già, perché grazie alla sua ingordigia spropositata, il cibo che non viene sfruttato resta nel sottosuolo, dando così un importante contributo per il rinnovo delle foreste, che germogliano spontaneamente! Questo suo comportamento vorace però finisce per metterlo ahimè nei guai... Spinto dalla voglia di arraffare tutto il cibo che il suo fine odorato percepisce, giunge a fare razzia di nocciole, pinoli e semi in generale dalle coltivazioni umane, rovinando così irrimediabilmente i nostri raccolti.
Per prevenire i loro attacchi di fame a discapito delle nostre coltivazioni e delle nostre case, esistono diversi sistemi.
Uccidere degli esserini così piccoli e indifesi è davvero un peccato, oltre che una vera crudeltà, per cui è bene trovare metodi alternativi al problema. E poi, diciamocela tutta, la morte non può mai essere un rimedio; in questo caso, uccidere un topo non farebbe altro che lasciare spazio ad altri topolini che, attratti dall'abbondanza di cibo dentro e fuori le nostre case, non tarderanno a presentarsi alla nostra porta.
La vostra fata Mirial però, girovagando qua e là, ha trovato delle soluzioni valide a questo piccolo e naturale problema...
Se avete un orticello frequentato da piccoli amichetti baffuti, potete provare a piantare della menta: i topi non ne gradiscono l'odore e resteranno lontani. Talvolta può capitare che questi piccoli amici della Natura si spingano fin dentro le abitazioni rurali, soprattutto nei mesi freddi, in cerca di cibo e riparo dalle intemperie; in questi casi, potrete tenerli a distanza utilizzando dei batuffoli di cotone imbevuti di olio essenziale di menta piperita, da collocare nelle zone della casa in cui è più probabile che siano presenti. Se la casa in cui abitate è un po' vecchiotta e presenta qualche buco anche piccolo nei muri, è possibile che il curioso topolino lo usi come lasciapassare per entrare in casa e sgraffignare quanto possibile: potete inserire un pezzetto di pagliuzza metallica in tali fori, è troppo dura e pungente per poter essere spostata dai nostri ospiti (indesiderati). In alternativa, se avete un gatto, potete posizionare la lettiera davanti ai fori: l'odore degli escrementi del suo più acerrimo nemico terrà il topino a debita distanza. Se proprio non riuscite ad ottenere successo con questi metodi, potete utilizzare delle trappole non mortali, che fanno in modo che il topo rimanga chiuso in un contenitore dal quale non può uscire; spetterà a voi liberarlo, ma mi raccomando! Prendete la macchina (o la bici se preferite), allontanatevi di qualche chilometro e lasciatelo in un posto verde e accogliente: i topini selvatici sono animali territoriali, quindi liberandolo lontano da casa vostra avrà modo di "rifarsi una vita" senza tornare a bussare ancora alla vostra porta ;)
Il problema alle grandi colture e ai campi coltivati però rimane, direte voi: e invece no! Mirial ha trovato la soluzione anche a questo :p
La Natura, si sa, si regola da sè, quindi per fare in modo che questi piccoli roditori non rovinino i nostri raccolti, potremmo inserire nel nostro territorio un predatore adeguato, che lo allontani sapientemente. Sono adeguati i gatti, ma i predatori più efficaci in assoluto sono i gufi, in particolare i barbagianni. Questi rapaci notturni vivono spesso nei granai, nelle campagne, e non hanno difficoltà a stabilirsi vicino alla presenza umana. Adottate un barbagianni quindi, anch'essi utilissimi alla Natura e all'ecosistema :)
Fonti:
- http://it.wikihow.com/Liberarsi-dei-Topi-in-Maniera-Naturale
- http://it.wikipedia.org/wiki/Apodemus_sylvaticus
-http://www.derattizzazioni.org/roditori/i-topi-selvatici-i-grandi-opportunisti-delle-nostre-foreste-chi-sono.html
- "I mammiferi delle Alpi - come riconoscerli, dove e quando osservarli", Laura Canalis
Le foto sono tratte dal web.
A me piacciono i topolini di campagna anche se è vero che fanno parecchi danni... e dato che in campagna ci vivo, ne so qualcosa. Dato che mi dispiace che siano uccisi, proverò con la menta e se proprio il mio enorme micione non basta...adotterò un barbagianni. Ora che so che sono così utili mi piacciono ancora di più...sia il topo che il barbagianni!! ;P
RispondiEliminaA presto
Agrifoglio
Agrifoglio
Sono davvero molto contenta di averti fatto conoscere un lato di questi animali che non conoscevi! E spero proprio che i miei consigli ti risultino utili :)
EliminaChe cariniiiii ^^
RispondiEliminaAnche se dal vivo mi fanno paura!! ahaha
A me invece ispirano una grande tenerezza, anche dal vivo! ^_^
EliminaSono animaletti davvero simpatici!
mi piace questo post
RispondiEliminaNe sono proprio felice ^_^
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