sabato 16 giugno 2012

Nebbia tra gli alberi

Salve a tutti, cari lettori!
Sono giorni un po' strani questi, nel mio bosco incantato. E' un periodo abbastanza morto per me, non tanto perchè io non abbia abbastanza impegni a tenermi occupata, quanto perchè mi sento un po' spenta, svuotata di quell'energia che mi ha sempre animata. Questa "sonnolenza dei sensi" mi ha finalmente abbandonata due giorni fa, dopo una splendida passeggiata in mezzo al verde, lontano dalla città e dalle sue abitudini caotiche e frenetiche. La Natura è l'unica cosa che riesca a risvegliare il mio spirito irrequieto, è l'unica cosa che riesca a farmi sentire viva e parte di un tutto così grande da spiazzarmi. Tra i boschi respiro pace, sento gli odori di casa e mi lascio trasportare dai battiti pulsanti dei suoi ritmi così arcani e misteriosi per me.
Ho fatto alcune foto, e voglio condividerle con voi, accompagnandole a dei brani tratti da poesie e libri per me significativi. Spero che queste immagini e queste parole possano trasportarvi qui, nel mio piccolo, grande bosco incantato, dove tutto è magia...


Taci. Su le soglie 
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.


La pioggia nel pineto - Gabriele D'Annunzio


"I segreti sono scritti nei torrenti tortuosi e nelle nubi in movimento; vengono bisbigliati dall'oceano rombante e dalla brezza rinfrescante; risuonano nelle grotte, nelle caverne e nelle foreste."
Magia naturale - Scott Cunnigham


"Il vento leggero che alita sulle arboree chiome, scuotendo, agitando rami e fogliame, si muta in canto ancestrale all’orecchio di chi, come te annichilito e deluso dalla cultura snaturante di una società ebbra di meccanismi liberticidi, anela ancora alla coscienza del proprio sé interiore, armonico al sé esteriore, naturale, cosmico.
Le fronde stormenti, ora monotone allo stimolo della brezza costante, ora ululanti sotto la sferza di folate e raffiche repentine, rapiscono l’attenzione e, schiudendo furtive lo scrigno dell’ “Io emozionale”, insinuano nell’animo il seme del risveglio istintivo.
 Ammaliato dalla sinfonia silvestre, abbandonati all’orgia dei sensi. Immerso nell’aura dell’Antico Noce, spògliati degli abiti mentali, delle angosce, delle frustrazioni."
Fronde dell'Antico Noce - Laura Marianna Vatta e Ottavio Adriano Spinelli


6 commenti:

  1. Come vorrei un mondo all'altezza dei miei sogni... :) bellissimo post!

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  2. ** wow! brava!! Post fantastico, davvero!
    "Camminare all'aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d'acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, che sommuove gli abissi dell'animo. Allora siamo più vicini alla nostra origine, ci sentiamo più vicini agli animali e alle piante, sentiamo destarsi infiniti ricordi di una vita primitiva."

    Brano tratto dal libro di Hermann Hesse, Bella è la gioventù

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  3. Post bello tanto quanto i brani tratti. Difficile dire quale sia il più bello. Brava!

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