lunedì 9 marzo 2015

Recensione: "La Veggente e la Spada" di Victoria Hanley


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Torno sul blog con una nuova recensione, questa volta di un romanzo speciale. Volete sapere perché? Allora non vi resta che continuare a leggere... ;)


Autore: Victoria Hanley
Editore: Fabbri Editore
Pagine: 505
Prezzo: 16,53 euro

TramaRe Kareed uccide il re di Bellandra e riduce in schiavitù suo figlio, il principe Lando, che si trova alla mercé della giovane principessa Thorina. Ma Thorina, sfidando il padre, libera il ragazzo che è comunque costretto ad entrare nell'esercito di Kareed e ad affrontare un duro apprendistato. Ma il regno di Kareed è insidiato dall'usurpatore Rascow: quando questi prenderà il potere, Thorina fuggirà e si nasconderà al limitare di un bosco, dove lentamente scoprirà i suoi poteri di veggente. Quegli stessi poteri che la renderanno utile al nobile re Dahmis. E chi è il braccio destro di Dahmis, se non un giovane valoroso di nome Lando?

Voto:
Recensione:
Scusate se comincio questa recensione in modo un po' sentimentale, ma non posso non raccontarvi le vicissitudini che mi hanno legata a questo romanzo.
Quando uscì nelle librerie, precisamente nell'ormai lontano 2001, io avevo 11 anni; vedendolo sullo scaffale, mi innamorai della copertina (non so neppure dire il perché, visto che non è esattamente un buon lavoro di grafica...). Leggendone la trama non capii molto della storia racchiusa tra quelle pagine, così decisi di rimandare l'acquisto. Il destino ha voluto che una volta che io mi fossi decisa a comprarlo non sia riuscita più a trovarlo in libreria. Non ne ricordavo più neppure il titolo stranamente, mi era rimasta impressa solo la copertina, quindi non avrei potuto neppure ordinarlo. Gli anni sono passati, ma il chiodo fisso di quel libro che avevo visto sullo scaffale tempo prima non mi ha mai abbandonato e ho sempre sperato di ritrovarlo in qualche modo, vuoi sul web o in un'altra libreria. L'ho cercato per mari e per monti. Avevo perso ormai le speranze, ma ecco che l'anno scorso, trovandomi in vacanza in Toscana, me lo sono ritrovato davanti in una libreria che svendeva fondi di magazzino! Stavo per mettermi a urlare dalla gioia, dopo ben 13 anni avevo finalmente ritrovato quel libro! E' stato un gran colpo di fortuna, visto che è ormai fuori catalogo da tempo. Non ho esitato più, l'ho comprato e me lo sono letto tutto d'un fiato proprio pochi giorni fa.
Pensavo che sarei rimasta delusa dalla storia, visto che si tratta di un fantasy per ragazzi definito "classico": pensavo che gli anni di attesa avessero ingigantito la mia aspettativa nei confronti di questo libro, quasi avevo timore di leggerlo per rimanerne terribilmente delusa, ma così non è stato per fortuna.
"La Veggente e la Spada" è un libro che si legge tutto d'un fiato, tuffandosi nell'avventura racchiusa tra le sue pagine. 
La storia gravita intorno alle vicende politiche di un regno immaginario, quello di Archeld. Re Kareed, ambizioso e valoroso condottiero, muove guerra a uno stato vicino, Bellandra, fino ad allora pacifico e dedito alle arti e alla cultura, piuttosto che alla guerra e alla sete di conquista. Veldon, re di Bellandra, cade sotto il colpo della spada di Kareed, lasciando un unico erede al trono, il principe Lando, che viene fatto prigioniero. E' con questo trofeo che il sovrano di Archeld fa ritorno al suo castello, insieme a una piccola sfera di cristallo da regalare alla figlia Thorina. 
Lando perde dunque il diritto alla corona e si ritrova improvvisamente schiavo, regalato come un souvenir alla piccola principessa. Thorina, tuttavia, vedendo nei suoi occhi lo sguardo di un suo pari, decide di donare a Lando la libertà. Il ragazzo si arruolerà nelle truppe del re Kareed, assassino di suo padre, ma il solo in grado di insegnargli a combattere e a sapersi difendere.
A Thorina resta dunque il cristallo, sotto la cui superficie lei sola riesce a intravvedere le cose che accadranno, scene di avvenimenti futuri e che dovrà imparare a interpretare e ad accettare, non senza fatica e dolore. Sarà quello stesso cristallo a rivelarle il destino del regno di Archeld e del trono di suo padre, minacciato da un subdolo e inarrestabile traditore privo di scrupoli.
"La Veggente e la Spada" narra la storia di un'amicizia, quella di Thorina e Lando, ma anche di rapporti familiari, affettivi, personali. E' un romanzo che non può lasciare indifferenti per le emozioni che provoca nel lettore.
Lo stile di Victoria Hanley, che scrisse il romanzo all'età di 16 anni, è tutt'altro che acerbo: fluido, dal sapore fiabesco e a tratti quasi poetico. Il vocabolario dell'autrice è ottimo, considerata la sua giovane età e il ritmo della narrazione è incalzante, tant'è che, dopo le prime 100 pagine, ho faticato a staccare gli occhi dal libro.
Il romanzo rientra nel genere fantasy, anche se nel mondo creato dall'autrice non esiste la magia, se non quella circoscritta a sfere di cristallo e spade leggendarie dai misteriosi poteri. L'atmosfera che si respira leggendo "La Veggente e la Spada" è quella di un Medioevo fantastico, dove gli intrighi di corte la fanno da padrone. Sembra quasi di leggere un miscuglio tra Robin Hood, le leggende arturiane e una ballata medievale, dove lotte di potere, spade mitiche, cavalieri e principesse sono all'ordine del giorno.
Sulle prime la storia mi è parsa quasi scontata, ma ho dovuto ricredermi subito, perché l'ordine iniziale viene ben presto spezzato e le idee del lettore capovolte. La trama è affollata di colpi di scena, ricca di suspense. L'autrice, inoltre, non risparmia i suoi personaggi. Che dire poi di questi ultimi?
La principessa Thorina, fiera e coraggiosa, ribelle quanto basta, mi ha ricordato Merida di "The Brave". Vuoi per i suoi capelli rossi, ricci e folti, vuoi per la sua voglia di libertà e il suo andare contro le regole, per la sua forza indomita e la sua caparbietà, ma il paragone con la Merida della Disney mi è stato quasi inevitabile. L'ho amata dalla prima all'ultima pagina, è una protagonista femminile che difficilmente si farà odiare, degna com'è della corona che porta in testa.
Altro personaggio amato fin quasi alla commozione, è il principe Lando. Idealista, valoroso, magnanimo e cavaliere nello spirito, ha saputo sacrificarsi più di una volta per le persone che amava e per le giuste cause che ha deciso di inseguire.
Molto belli anche i personaggi di Ancilla (la nonna di Thorina) e Kareed, così come anche del comandante Rascow.
I personaggi e le comparse di questo romanzo non sono pochi, ma Victoria Hanley ha saputo plasmarli con una certa precisione, chi più chi meno. E' vero, forse i buoni sono troppo buoni e i cattivi troppo cattivi, ma non ho potuto fare a meno di amarli lo stesso.
Molti sono anche i temi trattati nella storia. Vi troverete l'amore, l'affetto, il rapporto tra genitori e figli, la vendetta, il rancore, l'idealismo, la tenacia, il coraggio, l'altruismo, il rispetto, la pietà, l'ambizione e altro ancora.
Insomma, se vi dovesse capitare di vedere "La Veggente e la Spada" sugli scaffali di una libreria dell'usato, fateci un pensiero, perchè ne vale la pena!
Lo consiglio a chi ama le ambientazioni storiche e le storie cavalleresche, chi apprezza le storie con intrighi di corte che lasciano il fiato sospeso e a chi crede ancora nell'amore puro e semplice come quello delle fiabe. Sono questi gli ingredienti che troverete in questo romanzo e, se vi piacciono, non vi pentirete di averlo acquistato ;)
Che ne pensate? Lo avete letto?



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