martedì 22 luglio 2014

Recensione: "Il barone rampante" di Italo Calvino


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Eccomi di nuovo qua con una nuova recensione, questa volta di un classico della letteratura italiana =)




Autore: Italo Calvino
Editore: Mondadori
Pagine: 306
Prezzo:  12,90 euro

Trama: Un ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all'altra, decide che non scenderà più. L'autore di questo libro non ha fatto che sviluppare questa semplice immagine e portarla alle estreme conseguenze: il protagonista trascorre l'intera vita sugli alberi, una vita tutt'altro che monotona, anzi: piena d'avventure, e tutt'altro che da eremita, però sempre mantenendo tra sé e i suoi simili questa minima ma invalicabile distanza. Ne è nato un libro ... che sfugge a ogni definizione precisa, così come il protagonista salta da un ramo di leccio a quello d'un carrubo e resta più inafferrabile d'un animale selvatico. Il vero modo d'accostarci a questo libro è quindi quello di considerarlo una specie di 'Alice nel paese delle meraviglie' o di 'Peter Pan' o di 'Barone di Munchhausen', cioè di riconoscerne la filiazione da quei classici dell'umorismo poetico e fantastico.

Voto:


Recensione
Non avrei mai pensato di accostarmi con così tanta facilità a un libro di Calvino, sarà che a scuola non l'ho mai studiato, sarà che proprio a causa dell'educazione scolastica iniziamo a ritenere i classici della letteratura noiosi e pesanti... So solo che sono sempre stata incuriosita da questo autore italiano, che ha vissuto per un certo periodo anche nella zona in cui abito. Qualche settimana fa in libreria mi sono imbattuta ne "Il barone rampante", il libro mi ha chiamata e non ho potuto non portarlo via con me. Non sono stata tradita dalla storia contenuta tra le sue pagine, anzi, ne sono rimasta piacevolmente colpita.
Nonostante il linguaggio usato da Calvino non sia certo quello nostro odierno, il libro si lascia leggere con facilità, complice anche l'ironia stilistica dell'autore, che riesce a strappare più di un sorriso al lettore.
La storia, come molti di voi sapranno, si incentra sul Barone Cosimo di Rondò che da bambino, in seguito a un litigio con i genitori, decise di salire sugli alberi per non scendere mai più.
Nella sua ribellione si possono ritrovare diverse tematiche, a libera interpretazione del lettore. Sicuramente il barone rampante Cosimo di Rondò rappresenta un modello di evasione dagli schemi sociali, fissi e tradizionalisti; Cosimo esprime il suo desiderio di libertà abbandonando quel mondo fatto di costrizioni e regole che lui non approvava per abbracciarne uno più "naturale", più consono alla sua personalità. Il suo isolamento però rappresenta anche quello della figura dell'intellettuale e dell'artista in generale: spesso il genio non viene compreso e, sebbene l'isolamento permetta di essere liberi, la libertà talvolta ha come conseguenza la solitudine.
In fin dei conti dunque non ho potuto che amare questo libro, semplice ma mai banale.
"Il barone rampante" è una lettura che consiglio a tutti coloro che desiderano avventurarsi in qualcosa di leggerlo, di evadere dalla realtà quotidiana e di tuffarsi in una storia spensierata che profuma di selvatico.

Voi che ne pensate? Lo avete letto?




2 commenti:

  1. È uno dei miei classici preferiti, sai? :D felice che sia piaciuto anche a te!

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    1. Non lo sapevo! Be', sono contenta che piaccia molto a entrambe =) è proprio un bel libro ^_^

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