Bentornati in questa Foresta Incanta, creature del bosco!
Torno sul blog con questa rubrica, che altro non è che la mia versione di "In
my mailbox". Per chi ancora non la conoscesse, ecco di cosa si tratta:
il Gufo Postino consiste nel presentare i
libri acquistati, regalati, prestati o ricevuti.... per rendere più
accattivante la presentazione, io e la mia sorellina Yvaine del blog Il Pozzo dei Sussurri
abbiamo pensato di lasciarvi, insieme alla trama, anche l'incipit dei
libri in questione, di modo da darvi un piccolo assaggino ^^ La rubrica
verrà postata da me il giovedì, ovviamente i giovedì in cui il Gufo
Postino mi avrà mandato qualcosa =)
Come sapete, ho diversi arretrati. Il primo libro che vi presento l'ho comprato a maggio, dopo aver letto "Il Passaggio dell'orso" dello stesso autore.
Una creatura misteriosa si aggira nel cuore degli Appennini. Antichi racconti narrano di un felino che da sempre abita le foreste più impenetrabili, un animale leggendario chiamato ‘gattopardo’. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo le tracce si moltiplicano: animali uccisi, orme, un mantello maculato tra le ombre del bosco. Il guardaparco Sandro Di Ianni riceve l’incarico di indagare e inizia così un’avventura che lo porta a esplorare oscure zone d’ombra, fuori e dentro di sé. Cinque ragazzi giovani e inesperti, volontari al Parco, vengono coinvolti nell’intricato caso, che renderà la loro esperienza ancora più indimenticabile. Con il suo stile inconfondibile, Giuseppe Festa ci conduce in un viaggio emozionante, dalle maestose foreste d’Abruzzo alla sconfinata taiga finlandese, alla scoperta di una natura da vivere e rispettare. Una natura della quale il gattopardo è mistero e leggenda, beni preziosi in un’epoca in cui tutto finisce sotto i riflettori, mortificando l’immaginazione e il fascino per l’ignoto.
Un passo.
Un altro.
Un altro ancora.
Il capriolo esitò, al limite del bosco. Aveva passato le ultime ore della notte a piluccare germogli, ma adesso aveva voglia di tornare a casa, all'ombra dei faggi.
Tre passi e la foresta lo avvolse in un abbraccio cupo. La luna veleggiava distratta tra le fronde, solcando onde di nubi sottili. I suoi raggi affondavano nel buio, maculando il letto di foglie addormentate ai piedi degli alberi.
Questo libro invece l'ho comprato a un prezzo stracciato in una bancarella, mi sembrava simpatico da leggere e me lo sono portata a casa ;)
Federico degli Abracadò e la figlia Fenella sono fantasmi un po' speciali: discendono da una famiglia di maghi e hanno conservato insoliti poteri. Ora però il loro antico castello rischia di essere demolito. L'unica speranza è ottenere una citazione nella Guida al buon fantasma, che il Ministero del Turismo sta per pubblicare. Fenella diventa segretamente amica di Amanda, la più giovane collaboratrice del Ministero, ma ha fatto i conti senza la sua capufficio, l'insopportabile signorina Boscofosco, che non vuole saperne di credere ai fantasmi.
Incipit:
Abracadò - titolo completo sir Federico degli Abracadò - aveva i nervi a fior di pelle. A volte non è per niente divertente essere un fantasma, soprattutto quando si è costretti a infestare un posto come il castello Collefreddo. Il maniero in questione, come si può facilmente immaginare, sorgeva in cima a un'alta collina gelida. Soprattutto nella stagione invernale, l'altura era battuta da un vento polare, che si insinuava fischiando fra i resti delle antiche torri e le mura diroccate del castello.
Anche questo libro l''ho trovato per puro caso a una bancarella, questa volta dell'usato, mi ha subito chiamata e senza pensarci troppo su l'ho comprato. E' un bene che io lo abbia preso, visto che è fuori catalogo! ;)
Irlanda, V secolo. Sull'altura che sovrasta un piccolo monastero compare un giorno un cavaliere. È giovane, biondo, un'immagine di bellezza e di forza. Ma quando si avvicina ai monaci che lo guardano intimoriti uno straordinario cambiamento avviene in lui. All'improvviso si trasforma in un vecchio e, quando si presenta, lo stupore dei monaci aumenta a dismisura. L'uomo è Ossian, il poeta, grande cantore delle gesta dei cavalieri di Fianna, tornato dal mondo di Altrove per raccontare a Patrizio, abate del monastero, le storie del tempo in cui l'Irlanda era una terra di eroi, i druidi dettavano legge ai re, e il loro canto era incantesimo e magia. Un tempo in cui demoni spaventosi si aggiravano nella notte seminando terrore e devastazione e solo guerrieri dal cuore puro potevano fermarli. Ma Patrizio stenta ad ascoltarlo. Rapito in giovane età nella sua Bretagna, tenuto schiavo per ben sedici anni, cova un profondo astio nei confronti degli irlandesi, nonostante una voce interiore l'abbia spinto a tornare per diffondere la parola di Dio.Saranno le storie di Ossian, il racconto delle imprese di Fionn Mac Cumhail, mitico capo dei Fianna, le sue battaglie e l'amore appassionato per la bellissima moglie Sabh, a conquistarlo, schiudendo davanti ai suoi occhi un universo di mistero e riconciliandolo con ciò che gli ha riservato il destino.
Incipit:
"Padraig!" Alzai lo sguardo. Breogan, il mio scrivano, mi correva incontro attraverso i campi, agitando scompostamente le braccia, con la veste marrone e i capelli rossi scompigliati dal vento. Lo ignorai, concentrandomi ulteriormente sul mio lavoro.
"Padraig!" urlò di nuovo. Pronunciò il nome in modo infernale, alla maniera gaelica. Era una lingua che conoscevo abbastanza bene e che avevo imparato a detestare negli anni di schiavitù. Mi allungai, strofinai le mani una contro l'altra e attesi finché mi fu innanzi.
Quest'ultimo libro l'ho preso grazie a uno sconto in libreria, era da un po' che volevo comprarlo e non l'ho mai trovato tra gli scaffali dei negozi della mia città. Ho colto l'occasione al balzo dunque =)
Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?
Mi ero appena rassegnato a un'esistenza noiosa quando iniziarono a succedere cose straordinarie. La prima fu davvero traumatica. E come tutto ciò che ti cambia per sempre, spaccò la mia vita in due metà: il Prima e il Dopo. Anche questo, al pari di molti altri eventi incredibili che sarebbero accaduti in seguito, aveva a che fare con mio nonno, Abraham Portman. Fin da bambino, il nonno era per me la persona più affascinante al mondo.
Voi che ne pensate? Li conoscete?
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