martedì 8 luglio 2014

Recensione: "Il passaggio dell'orso" di Giuseppe Festa


Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Finalmente, dopo tanto tempo, torno con una nuova recensione, questa volta di un libro che mi ha appassionata moltissimo. Se non lo conoscete, leggete qui e poi correte a comprarlo!



Autore: Giuseppe Festa
Editore: Salani
Pagine: 222
Prezzo:  14,90 euro

Trama: Kevin, studente metropolitano svogliato e tecnologico e Viola, aspirante naturalista che vive in campagna, si ritrovano al Parco Nazionale d'Abruzzo per lavorare come volontari insieme al guardaparco Sandro. La loro storia si intreccia con quella di un giovane orso rimasto orfano che, senza la guida della madre, non riesce a cavarsela da solo nella foresta. Un bracconiere, che sembra essere sempre un passo avanti ai due ragazzi, gli dà la caccia, e l'orso si ritrova a giocare con il fuoco... Perché il Parco è terreno d'affari per molti, e qualcuno sta tramando nell'ombra per sterminare gli ultimi, preziosissimi esemplari di orso marsicano. Il più antico Parco italiano diventa teatro di un legame indelebile tra un ragazzo e un cucciolo d'orso. Un grande esordio nella narrativa d'avventura per ragazzi, il racconto di un viaggio emozionante alla scoperta della natura e delle sue meraviglie.

Voto:
Recensione
Se siete amanti della natura, dell'avventura e degli animali in particolare, allora questo è il libro che fa per voi. Ambientato tra le foreste e le montagne del Parco Nazionale d'Abruzzo, saprà incantarvi con il suo sapore selvaggio e la storia semplice e profonda al tempo stesso.
Il linguaggio è semplice, ma mai banale. L'autore, autore dei testi delle sue canzoni (è il cantante dei Lingalad), scrive in modo musicale; ogni parola forma una poesia e trasmette al lettore sensazioni, pensieri e stati d'animo forti e genuini.
Il ritmo della narrazione è incalzante, tant'è che ho faticato a scollare lo sguardo dalle pagine del libro. Festa intreccia gli eventi del suo romanzo in modo impeccabile, impedendo al lettore di annoiarsi e alimentando la sua curiosità.
I personaggi delineati da Festa non sono molti e, data la brevità del romanzo, sono ben caratterizzati. Quello che ho preferito è stato sicuramente Sandro, il guardaparco con un'ombra nel suo passato. Mi ha affascinato il suo carattere, così come la sua profonda conoscenza dell'orso marsicano. Sono molto simpatici anche  i due giovani volontari, Viola e Kevin. Amante della natura lei e figlio della tecnologia lui, non potrebbero essere più diversi: i loro due mondi si incontrano e si scontrano tra i sentieri del Parco Nazionale d'Abruzzo. Ho amato anche i personaggi secondari di questa indimenticabile storia, ognuno di loro rappresenta un tassello fondamentale per la trama.
Le tematiche e i messaggi nascosti in questa lettura apparentemente semplice sono davvero molti. Inizialmente credevo ci fosse in questo romanzo una critica verso il mondo moderno e la tecnologia in generale, tuttavia mi sono dovuta ricredere... Festa, con grande saggezza, ci insegna che la modernità e la scienza hanno sì cambiato il mondo, modificando e snaturando le abitudini dell'essere umano, ma se usate in modo corretto e coscienzioso possono offrire un fortissimo aiuto alla natura.
Un'altra tematica presente nel romanzo è quella dell'amicizia, la quale sboccia non solo tra i due volontari, ma anche tra gli enti del parco.
Per tutta la durata della lettura, il sentimento che ha prevalso in me è stato quello della libertà; l'intera storia ne è permeata e si avverte in ogni pagina, in ogni parola. "Il passaggio dell'orso" ha avuto il potere di trasportarmi tra i boschi e le montagne, facendomi respirare l'aria pura della natura incontaminata, lenendo la nostalgia che sento per gli spazi aperti.
Il messaggio di fondo che l'autore ha voluto trasmettere con questo romanzo è il dovere che noi esseri umani abbiamo nei confronti della natura di proteggerla e salvaguardarla.
La storia nata da Festa è sicuramente avvincente, sa far trascorrere delle ore avventurose al lettore. La trama è di per sé semplice, ma ben congegnata.
"Il passaggio dell'orso" si rivolge sia ai giovani lettori che a quelli più maturi, per la semplicità del linguaggio e per la facilità con cui vengono trasmessi i messaggi voluti dall'autore.
Consiglio questa lettura a chi vuole evadere dalla vita cittadina, immergendosi nella natura, a chi desidera una storia semplice che tocca temi profondi e importanti e, come sempre, ai bracconieri, che avrebbero molto da imparare da questo genere di lettura!

Voi che ne pensate? Lo avete letto?




3 commenti:

  1. Ce l'ho sul comodino, non vedo l'ora di leggerlo! :)

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    Risposte
    1. Come avrai capito, a me è piaciuto molto! Adesso sto leggendo il secondo di Festa, L'ombra del Gattopardo. Aspetto la tua opinione allora ;)

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