Bentornati in questa Foresta Incanta, creature del bosco!
Torno sul blog con questa rubrica, che altro non è che la mia versione di "In
my mailbox". Per chi ancora non la conoscesse, ecco di cosa si tratta:
il Gufo Postino consiste nel presentare i
libri acquistati, regalati, prestati o ricevuti.... per rendere più
accattivante la presentazione, io e la mia sorellina Yvaine del blog Il Pozzo dei Sussurri
abbiamo pensato di lasciarvi, insieme alla trama, anche l'incipit dei
libri in questione, di modo da darvi un piccolo assaggino ^^ La rubrica
verrà postata da me il giovedì, ovviamente i giovedì in cui il Gufo
Postino mi avrà mandato qualcosa =)
Questo libro mi è stato regalato da Clody del blog Locanda dei libri e da Sara del blog My caffè letterario, per aver vinto il loro Giftaway natalizio. Le ringrazio tantissimo per questo piccolo gioiellino!
Se vi piace toccare i libri, e lo state
facendo anche ora, sapete di cosa parliamo. Libri. Da leggere, da
sfogliare, da desiderare e da possedere, da perdere, prestare e
regalare. Libri da contare, da sistemare, da classificare. Amici per una
vita o incontri di un solo giorno, ricordati per sempre o subito
dimenticati; libri illeggibili, letti e riletti... Nella passeggiata
lungo queste pagine incontriamo tanti lettori illustri, curiosiamo nelle
loro biblioteche e veniamo a sapere delle loro buone e cattive
abitudini di lettura, talvolta così simili alle nostre. Quanti libri è
possibile leggere in una vita? In che modo disporli? Come fare quando
sono troppi? Ci piacciono di più tenuti come nuovi o un po' maltrattati?
Bisogna davvero leggerli tutti, o certi sono fatti apposta per non
esserlo? Jesús Marchamalo racconta gli intrecci e i personaggi della
grande storia d'amore fra libri e lettori con la divertita
partecipazione di un innamorato che la sa lunga, e argutamente ci
ricorda che come tutte le passioni, anche questa dev'essere assaporata
con un po' di sana ironia.
Incipit:
Mai prima d'ora mi ero chiesto quanti libri avessi, del resto mai prima d'ora avevo avuto la tentazione di contarli. Ma ecco che proprio ora, durante un attacco di insonnia ostinata, ho pensato che, ai fini dell'assopimento, contar pecore o libri in linea di principio non dovrebbe fare molta differenza.
Questo invece, l'ho comprato grazie ad un buono sconto che scadeva proprio in questi giorni. Sono contentissima dell'acquisto, era da un po' che un libro non mi chiamava così! Non vedo l'ora di cominciarlo!
E' il 1939. Nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso.
La Morte non ha mai avuto tanto da fare. Ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un
oggetto, uno solo, seminascosto nella neve, e la sua vita cambia per
sempre. E' il Manuale del necroforo , abbandonato lì per caso,
il suo primo furto di libri. Così comincia una storia d'amore con i
libri e con le parole, perché Liesel, con l'aiuto del padre adottivo,
impara a legegre. Ben presto la bambina si mette a sottrarre libri dai
roghi nazisti - perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi,
sinagoghe, case e libri" - , dalla biblioteca della moglie del sindaco, e
poi tutte le volte che ce n'è uno da salvare. Ma sono tempi difficili.
Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il
mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al
contempo, più vasto.
Raccontata dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - La bambina che salvava i libri
è una storia sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di
nutrire lo spirtio. Con una scrittura starordinaria per intensità e
passione, Markus Zusak ci consegna uno dei roamnzi più indimenticabili
del nostro tempo.
Incipit:
Prima i colori.
Poi gli esseri umani.
E' così che di solito vedo le cose.
O almeno ci provo.
***UN SEMPLICE FATTO***
Prima o poi morirai.
In tutta sincerità, mi sforzo di prendere la faccenda allegramente, anche se, a dispetto delle mie proteste, la maggior parte delle persone trova difficile credermi. Per favore, fidati di me. Posso davvero essere allegra. Posso essere amabile. Affettuosa. Affabile. E queste sono solo le parole che cominciano per A. Non chiedermi però di essere bella: essere bella non è da me.
Poi gli esseri umani.
E' così che di solito vedo le cose.
O almeno ci provo.
***UN SEMPLICE FATTO***
Prima o poi morirai.
In tutta sincerità, mi sforzo di prendere la faccenda allegramente, anche se, a dispetto delle mie proteste, la maggior parte delle persone trova difficile credermi. Per favore, fidati di me. Posso davvero essere allegra. Posso essere amabile. Affettuosa. Affabile. E queste sono solo le parole che cominciano per A. Non chiedermi però di essere bella: essere bella non è da me.
Voi che ne pensate? Io non vedo l'ora di leggerli!