mercoledì 9 maggio 2012

Recensione: "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" di J.K. Rowling


Benvenuti sul blog a tutti voi che passate da queste pagine!
Eh, sì, ho terminato anche il sesto volume della saga di Harry Potter... a dire il vero l'ho concluso da qualche giorno, ma aspettavo di vedere il film per poter pubblicare una recensione completa.
Non voglio annoiarvi troppo con parole pressochè inutili, dunque, se siete d'accordo, passo direttamente a parlarvi del libro e del film in questione ^^




Casa Editrice: Salani
Pagine: 591
Prezzo: 22,00

Trama: 
Harry Potter è solo, sconvolto e preoccupato. Il suo amato padrino Sirius Black è morto, e le parole di Albus Silente sulla profezia gli confermano che lo scontro con Lord Voldemort è ormai inevitabile. Niente è più come prima: l'ultimo legame con la sua famiglia è troncato, perfino Hogwarts non è più la dimora accogliente dei primi anni, mentre Voldemort è più forte, crudele e disumano che mai. Harry stesso sa di essere cambiato. La frustrazione e il senso di impotenza dei quindici anni hanno ceduto il posto a una fermezza e a una determinazione diverse, più adulte. Ma quali sconvolgenti imprese lo attenderanno quest'anno? 

Voto:
Recensione:
Il sesto capitolo della saga lascia dietro di sè una strana sensazione di malinconia, nostalgia e tristezza. Si comincia ad intravedere, lontano eppure così vicino, il finale di questa storia, che ha incantato milioni di lettori. Avevo letto questo libro anni fa e devo ammettere che mi ricordavo ben poco di quello che succedeva all'interno delle sue pagine, dunque per me è stato quasi come leggerlo per la prima volta. Harry è ormai cresciuto, ben diverso dal bambino di undici anni, un po' ingenuo e spaesato, che era stato nel primo capitolo della saga, e con lui sono cambiati molti degli altri personaggi. Ron, Hermione, Ginny, Neville, Luna, persino Malfoy: tutti loro hanno subito un cambiamento notevole, un'evoluzione che non può passare inosservata al lettore. L'incantesimo che aleggiava nella scuola di Hogwarts si è affievolito: non c'è più posto per incantesimi mozzafiato, dolciumi magici dagli effetti sorprendenti, nè per le deliziose sorprese che ci avevano colpiti nei primi romanzi. Tutto ciò che resta è l'attesa di ciò che potrebbe capitare nelle pagine seguenti al sesto volume, seguita dall'ansia e dalla preoccupazione per ciò che inevitabilmente Harry dovrà affrontare: il suo destino è segnato da sempre e spetterà solo a lui andare avanti nell'avventura della sua vita. Ad introdurlo nei meandri segreti ed oscuri della strada che Harry dovrà percorrere sarà Albus Silente, amato preside della scuola. Il lettore viene così a conoscenza di frammenti nascosti della vita di Lord Voldemort, frammenti che permetteranno al giovane Harry di comprendere il modo migliore per affrontare la prova più difficile di tutte: il duello con il Signore Oscuro. Ma non c'è solo questa preoccupazione nel cuore di Harry: qualcuno trama nell'ombra, complotta, e lui è più che mai deciso a scoprire chi si celi dietro gli attentati che hanno coinvolto due studenti della scuola. I sospettati numero uno, non c'è da stupirsene, sono Draco Malfoy, acerrimo nemico di Harry sin dal suo primo giorno ad Hogwarts, e Severus Piton, l'odiatissimo insegnante di pozioni. Tuttavia, i tumulti interiori di Harry non si fermano qui, perchè anche in questo capitolo della saga il giovane mago sarà messo ancora una volta alla prova dall'amore, che cresce in lui come un piccolo animale, il quale fa le fusa o ruggisce all'occorrenza. 
La storia si presenta lineare, quasi priva dei colpi di scena che avevano caratterizzato i capitoli precendenti ma, d'altro canto, dopo il ciclone distruttivo Dolores Umbridge, il lettore aveva proprio bisogno di leggere qualcosa di decisamente meno "appariscente". 
Sommariamente, il libro mi è piaciuto, ma a mio parere non è uno dei migliori, anche se è giusto che sia così, dato che il volume sarà seguito dal grande ed attesissimo finale. Un libro di passaggio che emoziona e colpisce a suo modo, nonostante la sua apparente semplicità. 

Il film:
Nonostante il film sia stato abbastanza fedele al libro, non ho approvato granchè la trasposizione cinematografica. Avrei preferito che il regista si concentrasse maggiormente sui ricordi che Silente mostra ad Harry piuttosto che sulle vicende amorose dei diversi personaggi, che sono state un po' ingigantite a mio parere. I ricordi riguardo la vita passata di Lord Voldemort erano di fondamentale importanza per la trama e secondo me sono stati un po' trascurati. Il ricordo legato all'anello dei Gaunt è del tutto assente ed era uno dei principali...
A parte questi particolari, non posso certo dire che sia stato uno dei peggiori film della saga, anzi! Ma non mi ha soddisfatta come pensavo avrebbe fatto.

2 commenti:

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