Bentornate nella mia Foresta Incantata, creature del bosco!
Torno sul blog con una nuova recensione. Ho terminato da un po' di tempo la lettura di questo libro, che passo subito a recensirvi.
Autore: Alexis M. Smith
Editore: Frassinelli
Pagine: 182
Prezzo: 18,50 euro
Trama: Ci sono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, dove gli affetti hanno preso la forma morbida ed elegante di un libro dedicato con amore, di un abito portato solo una volta, di una cartolina spedita da città magiche riflesse nella luce trasparente di placidi canali. Per Isabel, che ha vent'anni e negli occhi l'immagine struggente della sua terra d'origine costellata dai ghiacci, quei luoghi sono diventati famiglia e amici: nelle botteghe traboccanti di vecchi oggetti, lasciati indietro da altri, cerca e raccoglie le tracce di storie passate e di posti da sogno. Lì, Isabel colleziona piccole cose che qualcuno ha abbandonato, testimoni muti di magnifiche esistenze intorno alle quali la ragazza ricama con fantasia e tenerezza. Per esempio, chi avrà indossato lo splendido vestito esposto nel suo negozio vintage preferito? Forse una donna innamorata, come è lei ora? Isabel si è innamorata. Non sa come sia successo, però Spoke, il collega che le sistema il computer in biblioteca, dove lei restaura testi antichi, le fa venire voglia di appartenergli. È perfetto, così discreto, gentile, disponibile e pieno di attenzioni. Tanto che Isabel comincia a raccontarsi una storia nuova, non intessuta dei ricordi e delle cose altrui, ma quella che potrebbe nascere dall'incontro con Spoke. E per sapere come andrà a finire che un giorno, finalmente, Isabel si compra quel vestito vintage a cui pensava da tempo, entra nel ristorante dove lui sta pranzando, e si siede al suo tavolo... |
Voto:
Recensione:
Non avevo grandi aspettative nei confronti di questo libro e adesso, a lettura conclusa, posso affermare con certezza che il prezzo assegnato a questo volumetto è decisamente eccessivo, ma andiamo con ordine.
Isabel ha 28 anni e lavora in una biblioteca, come restauratrice di volumi antichi e danneggiati.
Un lavoro che ogni bibliofilo del mondo vorrebbe svolgere. Il suo sogno più grande è quello di andare ad Amsterdam, seguito dal desiderio di poter amare apertamente Spoke, suo collega all'interno della biblioteca ed ex soldato. Ma la cosa più particolare di Isabel è che colleziona storie: le piace gironzolare nei negozi dell'usato alla ricerca di oggetti che abbiano storie da raccontare, storie che lei inventa e reinventa grazie alla sua fervida fantasia. E' così che inizia a recuperare vecchie cartoline, foto dimenticate e quant'altro. Isabel ci conduce nel suo mondo delicato, dai contorni sfuocati, a cavallo tra passato e presente, tra sogno e realtà.
Il linguaggio usato dall'autrice è semplice, a tratti metaforico e fiabesco. Lo stile di questo suo romanzo d'esordio è insolito: nonostante la storia in esso contenuta sia molto semplice e lineare, l'autrice riesce ad immergere il lettore in un'atmosfera quasi onirica. Le immagini, i ricordi e gli avvenimenti sembrano delle istantanee dai contorni sfuocati, bozzetti impressionistici dal sapore malinconico e nostalgico. Il ritmo della narrazione è lento, poichè all'interno del romanzo non vi è azione, tuttavia il libro scorre via in poche ore.
Le descrizioni sono precise e minuziose, soprattutto quelle che riguardano le situazioni narrate. Lasciano più adito alla fantasia quelle dei personaggi, la cui fisicità resta appena abbozzata.
Di questi ultimi, non si può dire che siano ben caratterizzati; l'unico personaggio che il lettore riesce a conoscere abbastanza bene a storia conclusa è Isabel, la protagonista, che per certi versi mi ha ricordato me stessa. Sognatrice, ingenua, semplice e fantasiosa, Isabel si dimostra fin dalle prime pagine una compagna di lettura particolare: lavora in biblioteca e vive di storie e di ricordi, che colleziona gelosamente. Ha un carattere dolce, pacato, e un animo raffinato; colleziona storie di vite passate, divertendosi ad immaginare i vecchi proprietari degli oggetti che recupera tra gli scaffali dell'usato. Questo libro è la sua storia, o meglio, una piccola finestra sulla sua vita, di cui l'autrice ci racconta degli sporadici episodi che si susseguono come veloci fotogrammi di un filmato in bianco e nero logorato dal trascorrere del tempo.
Si potrebbe dire che la trama è quasi del tutto inesistente, poichè la storia narrata in questo breve romanzo non conta molti avvenimenti. Le vicende narrate riguardano esclusivamente la vita di Isabel, i suoi ricordi d'infanzia che si intrecciano con il suo trasognato presente senza un vero filo conduttore, quasi come fossero i pensieri raccolti distrattamente dalla protagonista in un diario personale.
E' un libro poco incisivo, che ritengo sia quasi privo di carattere, proprio perchè in esso manca lo scheletro di una trama. Lo stile dell'autrice mi è sembrato immaturo, anche se in questo libro ha gettato le basi per divenire qualcosa di unico, particolare e personalissimo. Infine, la storia non è riuscita a coinvolgermi, mi ha trasmesso poco, lasciandomi una strana sensazione di vuoto.
Come avrete capito, si tratta di un libro particolare; non mi sento di sconsigliarlo, potrebbe essere una lettura adatta a chi desidera qualcosa di molto leggero, anche se non del tutto spensierato, e malinconico come l'ultimo tramonto d'estate.
Se siete persone pretenziose nella lettura vi sconsiglio questo libro, da cui rischiereste di rimanere delusi.
Voi che ne pensate? Lo avete letto?
Non l'ho ancora letto, ma è nella mi lista da un pò. Spero di non rimanerne delusa! :)
RispondiEliminaCome dicevo, a me non ha entusiasmato. E' un libro particolare, ma non escludo che qualcuno possa trovarlo interessante.
Eliminanon l'ho letto ma dato che sto diventando abbastanza pretenziosa in effetti =) mi sa che ascolterò il tuo consiglio!!
RispondiEliminaMmm... considerando che abbiamo gusti molto simili credo anche io che non ti piacerebbe =P
Elimina