Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Oggi c'è una novità per voi, care creature del bosco, perchè proprio oggi inauguro questa nuova rubrica in collaborazione con Enrico del blog Protestaverde, mio caro amico e gemello di blog con cui avevo già collaborato in passato, ricordate?
L'idea
è nata unendo le nostre passioni comuni, come l'amore per la musica e
per la natura. Abbiamo scelto di aprire questa nuova rubrica, chiamata
Green Music, perchè riteniamo che la musica abbia un grande potere
comunicativo, e possa trasmettere all'ascoltatore oltre che emozioni
anche messaggi importanti.
In questo spazio vi proporremo canzoni che si sono distinte per il proprio impegno nella difesa dell'ambiente, ma anche canzoni che parlino del rapporto uomo-natura in generale. La rubrica non avrà cadenza fissa, ma occasionale.
Vogliamo cominciare?
Per
la prima puntata abbiamo pensato di suggerirvi una canzone che
senz'altro conoscerete già, ma intendiamo rinfrescarvi la memoria... Ecco
"Il ragazzo della via Gluck" di Adriano Celentano:
Pensiero di Enrico:
Sebbene
sia stata scritta circa 50 anni fa, questa canzone ha dimostrato una
lungimiranza incredibile; già allora Celentano è stato in grado di
portare sotto l'occhio di tutti il lato negativo del boom edilizio di
quegli anni.
Se
è vero che l'industria del cemento è stata per anni il motore trainante
della nostra economia, è anche vero che ha portato alla distruzione
dell'ambiente rurale e di grandi aree verdi, come ci narra anche il
cantante in questo brano.
Questa canzone è di forte attualità ancora ai nostri giorni; il nostro è un
paese martoriato da mostri ecologici e costruzioni abusive, che cancellano
parchi naturali e deturpano irrimediabilmente il paesaggio.
Ci
siamo ridotti a vivere in un mondo grigio, dove non lasciamo spazio
alla natura e dove le poche zone verdi delle nostre città sono trascurate e
spesso inquinate.
Celentano ci racconta di un mondo lontano, di un ambiente rurale ormai lontano dalla nostra vita, ma al quale siamo debitori anche ai giorni nostri. E' la natura che ci da il cibo e le materie prime indispensabili per la nostra vita, e la stiamo sfruttando oltre misura. Occorrerebbe un ripensamento generale sul concetto di sviluppo urbano, oltre che una diminuzione di consumo di suolo.
Celentano ci racconta di un mondo lontano, di un ambiente rurale ormai lontano dalla nostra vita, ma al quale siamo debitori anche ai giorni nostri. E' la natura che ci da il cibo e le materie prime indispensabili per la nostra vita, e la stiamo sfruttando oltre misura. Occorrerebbe un ripensamento generale sul concetto di sviluppo urbano, oltre che una diminuzione di consumo di suolo.
Avremmo dovuto dare più importanza alle parole della canzone, quando essa ebbe successo...
Pensiero di Mirial:
Questa canzone ha per me un valore affettivo in un certo senso, perchè mi era stata insegnata alle elementari dalla maestra di musica. Ero bambina è vero, ma non ho mai dimenticato il messaggio di questa canzone, che già allora ritenevo importante e che quasi mi commuoveva (sono sempre stata molto sensibile, fin da bambina, ai problemi della Terra).
Concordo in pieno con Enrico: è una canzone che si dimostra sempre attuale e che sa ancora toccare le corde giuste, in un momento come questo in cui la Natura non è più rispettata, ma deturpata, in cui non si fa altro che costruire, spesso abusivamente, senza curarsi del respiro affannato della terra su cui poggiamo i piedi ogni giorno.
I luoghi in cui viviamo cambiano in brevissimo tempo e quasi non abbiamo tempo di accorgercene, di metabolizzare questo cambiamento che spesso e volentieri ha un impatto ambientale notevole. Un esempio? Nella mia città esiste una zona, in periferia, che potrebbe considerarsi più "verde" rispetto al centro della città. Credevo fosse sempre stata così quella zona, in cui tra l'altro sono nata e cresciuta. Eppure solo un mese fa questa cosa mi è stata smentita dai miei nonni e dai miei genitori, che mi hanno raccontato di come, in quella zona, prima che io nascessi esisteva solo la natura: niente palazzi, niente bungalow, niente hotel nè passeggiata mare nè spiagge curate. Seppure quella zona sia rimasta più a contatto con la natura di tante altre della mia città, mi ha sconcertato immaginare come dovesse apparire un tempo quella zona in cui i miei genitori giocavano a palla da giovani e come i loro ricordi siano stati spazzati via dalle ruspe per far spazio a palazzi e cemento.
Se vi va, lasciate qui sotto le vostre impressioni, emozioni e i vostri pensieri per condividerli con noi =)
Premio per te :)
RispondiEliminahttp://ilportalesegreto.blogspot.it/2013/03/libester-award.html
Grazie Befanina =D
EliminaBella rubricaaa!! :)
RispondiEliminaun idea molto carina!!
Non mi piace molto Celentano, ma questa è una bella canzone!
Grazie =) sono contenta che la rubrica ti piaccia! Celentano non piace molto neppure a me però questa canzone ha un valore affettivo per me e in più trasmette messaggi importanti ;)
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