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martedì 14 agosto 2012

Pace nell'anima

Buona sera a tutti voi, carissimi lettori ^^
La vostra Mirial torna a deliziarvi (spero) con qualche scatto fotografico! Questa settimana ho avuto modo di girare un po' e sono finita a Triora, il paese delle streghe di cui tanto vi ho parlato nella rubrica "Il Calderone", ricordate? Ma non ho solo visitato Triora, sono stata anche in mezzo alla natura, vi lascio quindi qualche foto, accompagnata da qualche frase significativa. 


Le vestigia dell'antico castello di Triora.

Vecchio baluardo
di antiche civiltà
domina maestoso
l'immensa vallata.

Dimora inespugnabile
di onorato principe
ridotto in macerie
dal tempo e la gente. [...]
(Ruderi - Saverio Ferrara)

Il castello di Triora è ormai poco più di un rudere, come potete vedere dalla foto. Rimangono pochi resti delle mura che lo circondavano e parte del torrione centrale. E' stato distrutto più volte, sia dalle guerre che dagli stessi abitanti del paese. Anticamente infatti, i signori che lo abitavano opprimevano la popolazione con pesanti tasse, e la gente tentava di farsi ascoltare e farsi giustizia da sola per non morire di fame e di stenti.


Triora vista dal Cimitero.

Il Cimitero di Triora è costruito in un antico fortino. E' situato sul punto più alto e panoramico della città ed è davvero faticoso arrivarci, ma la vista che si ottiene e la pace che si raggiunge valgono la fatica e l'arrampicata. Da lì infatti è possibile osservare tutta la Valle Argentina e soffermarsi a guardare i boschi selvaggi che ricoprono come un manto le montagne circostanti. Il vento accarezza la pelle, dando sollievo in una giornata di caldo come quella che ho affrontato, e sembra cullare il visitatore. La vista si perde e si raggiunge la pace più assoluta, fatta di silenzi e profumi che sanno di antichità.

La porta di un rudere della Cabotina, antico quartiere delle streghe a Triora.

Triora è colma di ruderi e costruzioni del tutto abbandonate a se stesse, e forse è anche questo a conferirle un po' del suo terribile fascino. Ogni pietra sembra voler gridare al cielo una storia, ormai perduta per sempre nei meandri del tempo. Le case e i ruderi si stagliano contro il cielo, a volte azzurro, a volte burrascoso, e sono intrappolate in intrichi di rovi e del tutto infestate dal sambuco, che le invade sia all'esterno che all'interno. 

Staccionata con vista sulla valle presso il Castello, Triora.

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. [...]

(L'infinito - Giacomo Leopardi)


Presso la Cabotina, Triora.

Gli Alberi sono lo sforzo infinito della Terra, nel tentativo di parlare a un cielo in ascolto. (Rabindranath Tagore)

La Cabotina, luogo in cui la leggenda vuole che un tempo vi si riunissero le streghe, è ai margini del paese, a strapiombo sulla valle e al limitare di una foresta fitta e in pendenza. Sebbene sia un luogo del tutto spoglio e costituito pressochè da ruderi ed edifici in stato di semi abbandono, sortisce nel visitatore sempre un certo fascino. Dai monti si leva sempre un vento fresco, inebriante; spesso le nuvole toccano il suolo e strisciano giù dai monti, dando un tocco di magia in più a questo luogo così intriso di storia e mistero.


Lago artificiale di Colle Melosa.

L'uomo è infinitamente piccolo di fronte alla Natura, ma infinitamente grande se accetta di farne parte.

(Blaise Pascal) 

Non molto lontano da Triora, ho scovato questo posto, nascosto, isolato e talmente pacifico da sembrare surreale. Vi ricordate gli ultimi scatti che avevo pubblicato sul blog? (qui) Ebbene, il bosco in cui avevo scattato quelle foto è lo stesso che si deve attraversare per arrivare a questo bel lago artificiale. Un posto magico per la pace che vi si respira e per il silenzio che regna sovrano. Durante la camminata in discesa che mi ha condotta a questo laghetto mi sono fermata a raccogliere qualche nocciola caduta dagli alberi e... ho visto anche un carinissimo scoiattolo ^^



L'indescrivibile innocenza e la beneficenza della natura, del sole, del vento e della pioggia, dell'estate e dell'inverno, concedono eternamente una tale salute e gioiosità. Noi abbiamo bisogno di ciò che è selvaggio: i boschi con i loro alberi, la nube carica di tuono, la pioggia che dura più settimane, talvolta di guardare gli animali nei boschi. Mi piace vedere che la natura sia tanto abbondante di vita con miriadi di esseri, i nostri occhi contemplano con ammirazione e trasmettono all'anima il meraviglioso e vario spettacolo di questo universo.
(Henry David Thoreau)


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