Bentornati sul blog!
Oggi, come tutte le settimane, è il consueto appuntamento della rubrica Teaser Tuesday. Prima di riportare il Teaser di oggi, ricordo brevemente gli ingredienti di questa rubrica:
- il libro che stai leggendo
- una pagina aperta a caso
- copiane un pezzo evitando accuratamente gli spoiler
- rivelare autore e titolo del libro
Il libro che sto leggendo questa settimana (uno dei tanti) è "La Tempesta" di William Shakespeare, ecco qui l'estratto!
ARIEL:
Questo sì che è il mio nobile padrone!
Che devo fare? Di', che devo fare?
PROSPERO:
Prendi la forma di una ninfa marina:
mantieniti visibile solo per te e per me,
e invisibile ad ogni altra pupilla.
Va', trasformati, e poi ritorna qui.
Va', ora, e fa' attenzione!
(esce Ariel)
Svegliati, cuore mio! Hai ben dormito.
Svegliati!
MIRANDA:
La vostra strana storia
mi ha dato un gran torpore.
PROSPERO:
Scuotilo. Andiamo
a trovare il mio schiavo Caliban
che non risponde mai con cortesia.
MIRANDA:
E' un furfante, signore,
non mi piace guardarlo.
PROSPERO:
Non possiamo,
stando così le cose, farne a meno:
è lui che accende il fuoco, porta dentro la legna
e ci rende degli utili servigi.
Allora? Ehi, schiavo! Caliban!
Pezzo di fango, parla!
CALIBAN (dall'interno):
Legna ce n'è abbastanza!
PROSPERO:
Vieni fuori ti dico! C'è dell'altro da fare:
Esci o no, tartaruga? Ti decidi?
(Rientra Ariel in forma di ninfa marina)
Leggiadra apparizione! Mio Ariel delizioso,
due parole all'orecchio.
ARIEL:
Sarà fatto, signore.
(Esce)
PROSPERO:
Tu, schiavo velenoso, concepito da diavolo in persona
e una madre maligna, vieni fuori!
(Entra Caliban)
CALIBAN:
Una rugiada altrettanto maligna
di quelle che mia madre raccoglieva
con la penna di un corvo da putride paludi
vi piova addosso! Soffi su voi un vento di sud-ovest
e vi copra di pustole!
PROSPERO:
Avrai crampi, stanotte, siine certo, per quello che ci hai detto,
fitte ai fianchi da toglierti il respiro; spiriti porcospino
usciranno di notte alle ore morte
per dedicarsi a te; ti bucheranno come un alveare,
e ogni puntura ti farà più male
delle api che l'hanno fabbricato.
(pagg. 77-79)
Grazie per questa condivisione Shakespeariana che non ci fa mai male :)
RispondiEliminaFigurarsi! E' stato un piacere!
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