mercoledì 21 dicembre 2011

Il Solstizio d'Inverno e la festa di Yule

Benvenuti, miei cari follower! 
Quest'oggi è il 21 dicembre, giorno in cui cade il Solstizio d'Inverno. Ne approfitto dunque per dedicare un post a questa giornata particolare e per "svelarvi" qualche curiosità su questo giorno dell'anno, che i celti festeggiavano sotto il nome di Yule e che in molti ancora festeggiano.


Le origini di Yule sono molto antiche e risalgono alle celebrazioni degli antichi egizi, che duravano 12 giorni e in cui si festeggiava la rinascita del dio Horus.Le fronde degli alberi venivano decorate a simboleggiare la crescita spirituale. Questa festa si diffuse dall'Egitto alla Mesopotamia, poi in Persia e in Grecia per arrivare sino a Roma e in tutta Europa. Si celebravano dei riti per festeggiare la rinascita del Sole e si accendevano dei falò a simboleggiarne la ripresa.
La notte del 21 dicembre infatti è quella più lunga dell'anno, ma dal giorno seguente la luce rinascerà e le notti diverranno sempre più brevi.
L'etimologia della parola Yule non è chiara. Potrebbe derivare dal norreno Hjòl, che significa "ruota", con riferimento al fatto che nel Solstizio d'inverno la ruota dell'anno si trova al suo estremo inferiore e inizia a risalire. I linguisti suggeriscono invece che il nome di questa festività sia stato ereditato dalle lingue germaniche. Nei linguaggi scandinavi, il termine Jul ha lo stesso significato di "Natale" e viene talvolta usato anche per identificare altre festività di dicembre. 
A questo proposito, siamo abituati a considerare il 25 dicembre come il giorno della nascita di Gesù, ma in realtà è ormai risaputo che questa data fu scelta dal pontefice Giulio I (337-352 d.C) per sovrapporre una festività cristiana ad una festa pagana tra le più celebrate del mondo antico, e cioè la festa del Solstizio d'inverno. Il Natale è la versione cristiana della rinascita del Sole ed è quindi legato alle religioni degli antichi Druidi e Romani. 
I Celti durante questa festa si raccontavano diversi miti, come quello della battaglia fra il Re Agrifoglio, che rappresenta l'anno appena trascorso, e il Re Quercia, l'anno che verrà. Ad uscire vincitore sarà proprio quest'ultimo; il Vecchio Sole cede il posto al Sole Bambino, che rinasce dal grembo della Madre Terra. Il Cristianesimo ha mantenuto alcune tradizioni e alcuni simboli dell'antica festa pagana, come le decorazioni con il vischio e l'agrifoglio, ma anche l'abete, albero sempreverde che rappresenta la continuità della vita anche con la rigidità dell'inverno, e la ghirlanda, simbolo della ruota dell'anno.
Un'antica usanza, pervenuta sino ai giorni nostri, era quella di ardere un grosso ceppo nel camino di ogni abitazione. La tradizione voleva che ad accenderlo fosse o il membro più giovane o quello più anziano della famiglia; un pezzo del ceppo veniva conservato fino all'anno successivo per accendere il nuovo ceppo, a simboleggiare il grande cerchio della vita. 
Oggi Yule si festeggia nella religione Wicca: si accendono fuochi e candele per dare il benvenuto alla luce e si festeggia fino a tarda notte per vedere l'alba. Il Sole che sorge è la speranza nella rinascita dopo la morte, la reincarnazione.Si lasciano andare via le paure, i dubbi, le vecchie idee e i progetti finiti; il passato si lascia alle spalle e si inizia a guardare verso il futuro.


Buon Yule a tutti!

Fonti:

- http://forum.premashanti.org/t140-il-solstizio-d-inverno-yule

- http://www.genitori-icdo.org/spip.php?article331

- http://guide.supereva.it/letteratura_fantasy_e_fantascienza/interventi/2005/12/236178.shtml

- http://it.wikipedia.org/wiki/Yule

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